È iniziato in Turchia il processo contro 11 attivisti per i diritti umani accusati di avere dei legami con il terrorismo

Membri di Amnesty International protestano contro l'arresto della direttrice locale della ONG, Istanbul, 31 luglio 2017.
(BERNARDO MONTOYA/AFP/Getty Images)
Membri di Amnesty International protestano contro l'arresto della direttrice locale della ONG, Istanbul, 31 luglio 2017. (BERNARDO MONTOYA/AFP/Getty Images)

In Turchia inizia oggi il processo contro undici attivisti per i diritti umani fermati con l’accusa di terrorismo e di avere dei collegamenti con il fallito colpo di stato dello scorso luglio contro il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

Otto degli accusati sono tuttora in carcere: tra loro ci sono Idil Eser e Taner Kiliç, rispettivamente direttrice e presidente di Amnesty International Turchia, Peter Steudtner, attivista tedesco per i diritti umani, e un cittadino svedese. Kiliç è accusato di «appartenenza a un’organizzazione terroristica armata». Gli altri dieci sono sospettati di aver favorito delle organizzazioni terroristiche volendo creare “caos” nella società per promuovere dimostrazioni antigovernative. Gli imputati erano stati arrestati lo scorso luglio durante un seminario di formazione sulla sicurezza digitale che si era tenuto su un’isola vicina a Istanbul. Ora rischiano fino a quindici anni di carcere. Fuori dall’aula del tribunale, questa mattina, ci sono state manifestazioni e proteste a sostegno degli attivisti.