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  • Lunedì 9 ottobre 2017

Queste squadre rischiano di non andare ai Mondiali

E si giocano tutto fra oggi e domani: Argentina e Croazia rischiano parecchio, l'Olanda è quasi fuori

(STRINGER/AFP/Getty Images)
(STRINGER/AFP/Getty Images)

Fra oggi e domani molte nazionali maschili di calcio potrebbero essere eliminate dalle qualificazioni dei Mondiali di Russia 2018, che sono entrate nella fase finale. In questi giorni si disputeranno le ultime partite sia dei gironi europei sia di quello sudamericani, che contengono le squadre più forti e che probabilmente si contenderanno la vittoria finale del torneo. Diverse cose sono già definite: alcune squadre si sono già qualificate matematicamente – fra cui Francia, Brasile, Inghilterra e Germania – e altre sono almeno sicure di disputare i playoff – come l’Italia – ma molto rimane aperto. Come la situazione del Portogallo, che domani sera deve vincere contro la Svizzera per evitare i playoff e accedere subito alla fase finale. Ma ci sono altre squadre forti che sono messe molto peggio, e che rischiano seriamente di venire eliminate: i casi più gravi sono quelli della Croazia e dell’Argentina, obbligate a vincere contro avversari pericolosi, e dell’Olanda, che è quasi fuori.

Olanda
La squadra arrivata terza agli ultimi Mondiali, quelli giocati nel 2014 in Brasile, quasi certamente rimarrà fuori dall’edizione del 2018 (un anno dopo aver fallito la qualificazione agli Europei 2016). La crisi della squadra è evidente da tempo: i suoi giocatori migliori sono gli stessi di qualche anno fa – Arjen Robben, Robin Van Persie e Wesley Sneijder su tutti – ma nel frattempo sono diventati più vecchi e meno decisivi. Di quelli nati dopo il 1990, solo Kevin Strootman può considerarsi fra i migliori al mondo nel suo ruolo. Al momento nel gruppo A l’Olanda è terza dietro la Svezia, che ha 3 punti in più e una differenza reti di gran lunga migliore. Domani sera si giocherà proprio Olanda-Svezia: per passare il turno, dovrebbero vincere con almeno sette gol di scarto, eventualità che lo stesso Robben ha definito “non realistica”.

(FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)

Argentina
Per accedere direttamente ai Mondiali la squadra vice-campione deve battere l’Ecuador nell’ultimo turno di partite del girone sudamericano e sperare che Perù e Colombia pareggino (oppure che il Cile non perda contro il Brasile). In caso di vittoria con pochi gol di scarto, l’Argentina probabilmente andrà allo spareggio intercontinentale contro la Nuova Zelanda. La situazione in cui si trova l’Argentina è la conseguenza dei tanti problemi con cui è alle prese la squadra da quando sono iniziate le qualificazioni, nel 2015. Da allora ha cambiato ben tre allenatori ma ha comunque faticato ad essere costante nei risultati e nel far coesistere i tanti campioni di cui dispone, in particolare in attacco, a partire da Lionel Messi, Paulo Dybala e Mauro Icardi. Di questi tre, solo il primo partirà titolare domani contro l’Ecuador.

(RODRIGO BUENDIA/AFP/Getty Images)

Una fra Croazia e Ucraina
Entrambe le squadre sono a 17 punti nel gruppo I delle qualificazioni europee, in cui l’Islanda è prima e quasi qualificata alla fase finale, e stasera giocheranno contro nell’ultima partita del girone. L’Ucraina è una buona squadra, anche se decisamente meno forte di qualche anno fa: era previsto che si giocasse fino all’ultimo il secondo posto. A essere in difficoltà è la squadra che all’inizio della fase di qualificazione era considerata la netta favorita: proprio la Croazia, una delle nazionali più forti al mondo. Dopo aver deluso agli Europei 2016 – fu eliminata agli ottavi di finale dal Portogallo – non si è più ripresa, e ultimamente sta andando molto male.

Nelle ultime tre partite ha vinto a fatica in casa contro il Kosovo, pareggiato contro la Finlandia e perso con la Turchia. L’altroieri la federazione croata ha esonerato l’allenatore Ante Cacic, poco apprezzato sia dalla squadra sia dai tifosi. Il capitano Luka Modric ha ammesso che la situazione è “catastrofica”, ma ha aggiunto che potrebbe bastare una buona partita per mettere le cose a posto. A nessuna delle due squadre serve il pareggio: la Croazia rischierebbe di diventare la peggior seconda dei giorni europei, finendo così fuori anche dai playoff, e l’Ucraina rimarrebbe terza per la peggiore differenza reti.

Una fra Marocco e Costa d’Avorio
Le fase finale delle qualificazioni africane funziona così: le venti squadre che hanno superato le eliminatorie vengono divise in cinque gruppi da quattro. Le prime classificate di ogni gruppo si qualificano ai Mondiali. Il gruppo più combattuto è stato l’I: il Gabon, campione in carica della Coppa d’Africa, è terzo a 5 punti a una partita dalla fine, e non può più qualificarsi. Il primo posto se lo giocano Marocco e Costa d’Avorio, due delle squadre storicamente più forti in Africa, che giocheranno contro il 6 novembre. Chi vince va ai Mondiali, chi perde resta fuori.

(ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images)

Una fra Galles e Irlanda
Le due squadre si giocano l’accesso ai playoff nell’ultimo turno del gruppo H, in cui giocheranno una contro l’altra. La partita è in programma stasera a Cardiff, in Galles. Al momento al secondo posto c’è proprio il Galles, a 17 punti: l’Irlanda ne ha solo uno in meno, e vincendo stasera tornerebbe seconda. Il Galles ha disputato una sola edizione dei Mondiali, nel 1958, ma è stata una delle sorprese degli ultimi Europei del 2016 (in cui batté il Belgio ai quarti di finale in una delle partite più belle del torneo). L’Irlanda è una squadra discreta e molto rodata. Ha però un paio di svantaggi: il suo attaccante migliore, Shane Long, sarà fuori per infortunio, e anche in caso di vittoria dovrebbero sperare in un cattivo risultato di Croazia e Grecia per evitare di diventare la peggior seconda classificata dei gironi europei.

Australia
Un po’ a sorpresa è finita terza nel suo girone del terzo turno delle qualificazioni asiatiche, cosa che l’ha costretta a giocare uno spareggio interno contro la terza dell’altro girone. La squadra vincitrice giocherà poi contro la terza del girone centramericano nello spareggio intercontinentale per accedere ai Mondiali. La prima partita del girone interno asiatico si è giocato il 5 ottobre: l’Australia ha pareggiato 1-1 contro la Siria, che è arrivata fino a questo turno nonostante la guerra civile e una squadra composta perlopiù da semi-dilettanti. Il ritorno si giocherà il 10 ottobre a Sydney.

La nazionale siriana si allena nello stadio di Sydney il giorno prima della partita contro l’Australia (SAEED KHAN/AFP/Getty Images)

Stati Uniti
Ai Mondiali del 2014 furono una delle sorprese, ma ultimamente non se la stanno passando bene: a novembre la federazione ha esonerato Jürgen Klinsmann, che allenava la squadra dal 2011, e richiamato Bruce Arena, già commissario tecnico dal 1998 al 2006. È andata così così: gli Stati Uniti hanno alternato buoni risultati a cattive prestazioni, come la sconfitta per 2-0 in casa contro la Costa Rica all’inizio di settembre. Al momento sono terzi nel girone centramericano, ma per qualificarsi devono fare risultato all’ultimo turno in trasferta contro Trinidad e Tobago. Panama e Honduras, che potrebbero superarli, giocano rispettivamente contro Costa Rica e Messico, che sono già qualificate.