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  • Sabato 2 settembre 2017

In Texas qualcuno torna a casa

Nelle zone colpite dall'uragano Harvey le acque si stanno ritirando, e molti texani stanno raggiungendo le proprie abitazioni per verificare i danni

Jenna Fountain e suo padre Kevin in Regency Drive, una strada di Port Arthur, in Texas, cercano di raggiungere la loro casa per recuperare alcuni oggetti, il primo settembre 2017 (EMILY KASK/AFP/Getty Images)
Jenna Fountain e suo padre Kevin in Regency Drive, una strada di Port Arthur, in Texas, cercano di raggiungere la loro casa per recuperare alcuni oggetti, il primo settembre 2017 (EMILY KASK/AFP/Getty Images)

Negli ultimi giorni l’uragano Harvey, che ha colpito il Texas, nel sud degli Stati Uniti, e in particolare la città di Houston, causando la morte di almeno 47 persone, si è spostato verso la Louisiana e il Mississippi perdendo intensità. L’acqua che nei giorni scorsi ha inondato strade ed edifici ha cominciato a ritirarsi, e parte delle persone che avevano dovuto abbandonare le proprie case a causa delle alluvioni provocate dall’uragano sta tornando nelle proprie abitazioni: per controllare quanto siano state danneggiate, capire se è possibile tornare a viverci e recuperare i propri oggetti. Nella Contea di Harris, quella in cui si trova Houston, la città più popolosa del Texas, si stima che le abitazioni colpite dalle alluvioni siano 136mila; 185mila, di cui novemila completamente distrutte, in tutto lo stato. Il primo settembre il numero di persone ospitate negli alloggi di emergenza è cresciuto ulteriormente, e ora sono più di 42mila.

Intanto l’aeroporto di Houston ha ripreso a funzionare ma ancora molte case in città sono senza corrente elettrica. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump chiederà al Congresso di stanziare 7,8 miliardi di dollari (quasi 6,6 miliardi di euro) nei prossimi giorni per aiutare il Texas e i suoi abitanti ad affrontare i danni causati dall’uragano Harvey; per lo stesso scopo altri 6,7 miliardi di dollari (5,6 miliardi di euro) saranno invece chiesti da Trump entro la fine di settembre. Il governatore del Texas Greg Abbott ha detto che riparare i danni di Harvey sarà più impegnativo di quanto non fosse stato dopo l’uragano Katrina, nel 2005, perché Harvey ha colpito un’area molto più vasta. Oggi il presidente visiterà il Texas e la Louisiana: sarà il suo secondo viaggio nelle aree alluvionate.

Harvey Chemical PlantUna colonna di fumo si alza dall’impianto industriale Arkema di Crosby, il primo settembre 2017 (KTRK via AP)

Tra le conseguenze dell’uragano Harvey ci sono state le esplosioni e l’incendio all’impianto chimico Arkema che si trova a Crosby, vicino a Houston: l’alluvione causata dall’uragano ha provocato lo spegnimento degli impianti di raffreddamento di alcuni magazzini (lo stabilimento è rimasto senza corrente elettrica per tre giorni), necessario per evitare che alcune sostanze chimiche lì contenute prendessero fuoco. Le esplosioni sono cominciate il 31 agosto, e sono continuate anche ieri.