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  • Domenica 27 agosto 2017

Ci sono cinque morti per l’uragano Harvey

Il più forte uragano negli Stati Uniti degli ultimi 13 anni ha colpito le coste del Texas e sta facendo molti danni anche a Houston

Una casa mobile del Paradise Lagoons RV Resort distrutta dal passaggio dell'uragano Harvey, in Texas (DANIEL KRAMER/AFP/Getty Images)
Una casa mobile del Paradise Lagoons RV Resort distrutta dal passaggio dell'uragano Harvey, in Texas (DANIEL KRAMER/AFP/Getty Images)

L’uragano noto come “Harvey”, che venerdì sera è arrivato in Texas e che è il più forte uragano a colpire gli Stati Uniti da 13 anni a questa parte, ha già provocato la morte di cinque persone. Poco prima di arrivare in Texas, l’uragano Harvey aveva raggiunto il livello 4 della scala Saffir Simpson, che classifica l’intensità degli uragani (e arriva fino al 5), e aveva causato venti superiori ai 200 chilometri all’ora: da ieri ha perso intensità, trasformandosi in tempesta tropicale, ma ha continuato a provocare danni molto gravi nella zona attorno a Houston, una delle città più grandi e popolate del Texas: finora i feriti sono qualche decina, mentre un migliaio di persone è stato soccorso dalle autorità locali.

Tra le città più colpite ci sono Rockport, piccola cittadina con meno di 10mila abitanti della contea di Aransas, e Corpus Christi, una cinquantina di chilometri più a sud. Nelle due città le raffiche dell’uragano hanno sollevato i tetti di molte case e strappato via i segnali stradali e gli alberi: il sindaco di Rockport Charles J. Wax ha detto che le condizioni erano troppo pericolose per far uscire una squadra di emergenza, ma che dalle prime informazioni raccolte ci sarebbero “estesi danni”.

In Texas decine di migliaia di persone sono rimaste senza elettricità: a un certo punto ieri è mancata la corrente a circa 293mila cittadini. Centinaia di voli diretti o in partenza dall’aeroporto George Bush Intercontinental, l’aeroporto di Houston, sono stati cancellati e intere aree cittadine sono state evacuate. Anche le operazioni delle compagnie petrolifere che operano nel Golfo del Messico sono state sospese.

Il National Hurricane Center di Miami, la divisione specializzata in uragani dell’agenzia federale National Weather Service, ha avvertito che nei prossimi giorni Harvey potrebbe causare “alluvioni catastrofiche”. L’uragano “Harvey” è anche il primo grande disastro naturale che si trova a dover gestire l’amministrazione di Donald Trump, che ieri ha scritto su Twitter di stare monitorando la situazione da Camp David, nel Maryland.