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  • Sabato 26 agosto 2017

L’uragano Harvey è arrivato in Texas

È considerato uno dei più potenti degli ultimi anni: nelle ultime ore ha perso intensità, ma causerà comunque intense piogge e alluvioni

(Nick Wagner /Austin American-Statesman via AP)
(Nick Wagner /Austin American-Statesman via AP)

Ieri sera l’urgano noto come “Harvey” è arrivato in Texas, negli Stati Uniti: gli esperti lo considerano uno fra i più potenti nel paese negli ultimi anni, e temono gravi danni a persone ed edifici. Nei giorni scorsi decine di migliaia di persone erano già state evacuate, e in Texas sono già arrivati rinforzi dall’esercito e dalla Guardia Nazionale. Per ora non ci sono notizie di morti o dispersi, anche se le raffiche hanno già causato alcuni danni e disagi: si stima che circa 293mila persone siano rimaste senza corrente elettrica. Il presidente americano Donald Trump ha proclamato lo stato di calamità per il Texas.

L’ultimo uragano di intensità paragonabile ad Harvey ad aver attraversato gli Stati Uniti è stato Wilma, che negli ultimi mesi del 2005 – pochi mesi dopo l’uragano Katrina – causò la morte di 87 persone.

Poco prima di atterrare, l’uragano “Harvey” aveva raggiunto il livello 4 della scala Saffir–Simpson, che classifica l’intensità degli uragani (e arriva fino al 5). Sabato mattina l’intensità è arrivata al livello 1, ma resta il rischio dovuto alle forti piogge: solamente nell’area di Houston, nei prossimi sette giorni potrebbero cadere fra i 60 e i 90 centimetri di pioggia. Sulle aree costiere del Texas – che è nel sud degli Stati Uniti e si affaccia sul Golfo del Messico – i venti sono stati di circa 215 chilometri all’ora. Le città più colpite sono state Rockport e Corpus Christi, una città di mare del sud del Texas, abitata da circa 300mila persone.

Già il 25 agosto, Patrick Rios, il sindaco di Rockport, aveva invitato i circa 10mila abitanti della città ad allontanarsi e a quelli che avevano scelto di restare aveva consigliato di scriversi sul braccio il loro Social security number – una specie di codice fiscale, ma con più funzioni – per poter essere meglio riconosciuti e soccorsi. Il National Hurricane Center aveva avvisato che avrebbero potuto formarsi alcuni tornado, e in effetti ne è stato registrato uno verso le 8 di mattina italiane.

Uno dei rischi più gravi lo corre il Texas Medical Center di Houston, che il New York Times ha definito «una delle più grandi strutture mediche del mondo». Il National Hurricane Center ha detto che in quell’area sono attese forti piogge e la città è considerata a rischio alluvioni.

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