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  • Mercoledì 16 agosto 2017

Cosa sappiamo finora della morte dei 64 bambini in un ospedale indiano

Non molto, ma intanto il capo dell'ospedale è stato sospeso dal suo incarico

Un gruppo di attivisti e studenti protestano contro la morte di almeno 64 bambini nell'ospedale Baba Raghav Das il 13 agosto 2017 a New Delhi (SAJJAD HUSSAIN/AFP/Getty Images)
Un gruppo di attivisti e studenti protestano contro la morte di almeno 64 bambini nell'ospedale Baba Raghav Das il 13 agosto 2017 a New Delhi (SAJJAD HUSSAIN/AFP/Getty Images)

Il capo dell’ospedale Baba Raghav Das, che si trova vicino alla città di Gorakhpur, in India, è stato sospeso dal suo incarico a causa della morte di almeno 64 bambini, tra cui alcuni neonati, avvenuta nel giro di sei giorni la settimana scorsa. I giornali indiani hanno legato la morte di almeno trenta di questi bambini alla carenza di ossigeno nell’ospedale, dopo che la società fornitrice aveva smesso di portarne a causa di pagamenti non evasi dalla gestione della struttura. Dopo la fine delle riserve di ossigeno molti genitori hanno dovuto usare pompe manuali per dare ossigeno ai propri figli; altri sono andati in giro per la città in cerca di siringhe e altri strumenti mancanti nell’ospedale. Molte persone, non solo nello stato settentrionale dell’Uttar Pradesh, dove si trova l’ospedale, stanno protestando e hanno chiesto le dimissioni del primo ministro locale.

Alcuni genitori dei bambini morti hanno detto ai giornalisti di essere stati mandati via dall’ospedale dalla polizia subito dopo la morte dei propri figli. Un uomo di nome Vijay Lal ha raccontato che subito dopo la morte di sua figlia, che aveva 16 giorni, dei poliziotti lo hanno portato alla stazione dei treni in un tuk-tuk e gli hanno detto di non tornare indietro. Un altro padre, che aveva portato all’ospedale i suoi gemelli di 10 giorni, ha detto che i medici non gli hanno spiegato perché uno dei suoi figli fosse morto.

Molti dei bambini che sono morti avevano l’encefalite, una malattia causata da un virus trasmesso dalle zanzare. Durante il fine settimana moltissime persone hanno portato i propri figli al Baba Raghav Das a causa di questa malattia: solo sabato 450 pazienti affetti da encefalite sono stati ricoverati e 200 di loro sono bambini con meno di 12 anni. A causa del sovraffollamento dell’ospedale alcuni sono stati assistiti sul pavimento della struttura. I funzionari del Baba Raghav Das imputano all’encefalite e non alla carenza di ossigeno le morti della settimana scorsa: dicono che l’ospedale aveva scorte d’emergenza di ossigeno che sono state usate nel reparto di terapia intensiva.

Domenica il ministro della Sanità indiano, Jagat Prakash Nadda, ha fatto visita all’ospedale insieme al primo ministro locale,Yogi Adityanath, che ha invitato i cittadini ad avere pazienza fino alla fine di un’indagine sulla morte dei bambini. Adityanath ha detto: «Sapremo se sia stato a causa di una carenza di ossigeno oppure perché i bambini non sono stati curati adeguatamente e i responsabili saranno puniti».

L’Uttar Pradesh è una delle regioni più povere dell’India ed è il suo stato più popoloso. Ogni anno centinaia di bambini dell’Uttar Pradesh muoiono a causa di diverse malattie, tra cui l’encefalite. Negli ultimi tre anni durante il mese di agosto dai 19 ai 22 bambini sono morti all’ospedale Baba Raghav Das.