Giuliano Pisapia dice che non vuole candidarsi

Il leader di Campo Progressista dice di voler evitare «personalismi e polemiche»

(ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
(ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano e promotore di Campo Progressista, un movimento che ha l’obiettivo di riunificare le forze del centrosinistra esterne al PD, ha annunciato oggi che non intende candidarsi alle prossime elezioni. Durante il suo intervento ad un convegno organizzato dalla Filt-Cgil, Pisapia ha detto:

«Non penso nemmeno lontanamente di candidarmi alle prossime elezioni»

Il Corriere della Sera ha scritto che la platea è rimasta “stupefatta” di fronte all’annuncio dell’ex sindaco di Milano. Pisapia non è nuovo a questo tipo di iniziative improvvise. Due anni fa, nel pieno dell’EXPO 2015, annunciò altrettanto a sorpresa che non si sarebbe candidato per un secondo mandato a sindaco di Milano.

Da mesi Pisapia sta lavorando a un progetto politico che ha lo scopo di ricostruire una grande alleanza di centrosinistra che ricalchi l’Ulivo, la coalizione con cui Romano Prodi vinse le elezioni del 1996. Dopo un tentativo infruttuoso di coinvolgere il PD, Pisapia è riuscito ad avvicinare al suo progetto quasi tutte le forze del centrosinistra. I fuoriusciti dal PD, che hanno formato MDP, sono i suoi più convinti sostenitori, ma nelle ultime settimane ci sono stati segnali di avvicinamento anche da parte delle forze della sinistra radicale, come Sinistra Italiana e Possibile (qui avevamo fatto un quadro della situazione della sinistra fuori dal PD).

Pisapia ha spiegato la sua scelta di non candidarsi dicendo che vuole evitare «personalismi e polemiche» e aggiungendo che «ho un impegno a cui credo ma non ho incarichi istituzionali e non ambisco a nessun ruolo». È probabile che Pisapia intenda continuare la sua opera di unificazione del centrosinistra, ma che voglia farlo da una posizione più defilata di quella che gli hanno spesso attribuito i giornali, che lo hanno descritto in diverse occasioni come il possibile “candidato presidente del Consiglio” di un raggruppamento di centrosinistra alternativo al PD (per quanto potenzialmente alleato del PD dopo le elezioni).