Cosa portarsi dietro in caso di emergenza

Consigli del New York Times su come prepararsi la borsa per situazioni estreme, che siano un terremoto o un attentato terroristico

Per la sua sezione “Smarter Living”, nella quale dà consigli su vari aspetti pratici della vita quotidiana, il New York Times ha raccolto una lista di istruzioni su come gestire quella che per molti è una paranoia, ma che almeno negli Stati Uniti è una questione piuttosto sentita: l’organizzazione in caso di un’emergenza, che sia un uragano, un terremoto, un’alluvione o un attentato terroristico. Parlando con diversi esperti, e riportando i consigli dell’agenzia federale statunitense che si occupa delle emergenze (FEMA), ne è uscita una lista piuttosto completa di cose fondamentali da avere con sé nel caso si debba passare qualche giorno in un bosco, o in un bunker, o comunque in un posto isolato e senza alcun tipo di infrastruttura o comodità. Molti dei consigli valgono anche per chi ama fare escursioni di più giorni in montagna, per esempio. Lo sapete che si può rendere potabile l’acqua con la candeggina (in situazioni di emergenza, certo)? E che un filtro per bere dai torrenti o dai laghi non costa molto? E anche: avere nello zaino una coperta isotermica è sempre una buona cosa.

L’essenziale

Il governo statunitense ha addirittura un sito dedicato alla preparazione per le emergenze, di ogni tipo: contiene moltissimi consigli e istruzioni, compresi quelli sulla preparazione di un kit di emergenza. Partendo da queste liste, il New York Times ha compilato un elenco basilare di oggetti fondamentali per tutte le emergenze:

  • acqua: portarsi dietro diversi litri d’acqua è probabilmente il primo consiglio che viene dato in questi casi. Se però bisogna spostarsi, è più utile un filtro portatile. I più diffusi sono piccoli tubi da usare come cannucce, capaci di filtrare l’acqua – di torrenti e laghi, per esempio – rendendola potabile. «La gente pensa che si debbano ammassare litri e litri d’acqua, ma un filtro è più agile da portare e consente di avere una scorta d’acqua praticamente illimitata, finché hai accesso all’acqua corrente» ha spiegato Will Egensteiner di Outside Magazine. Il New York Times consiglia il LifeStraw, o in alternativa, se si deve bere da una cisterna, le pastiglie allo iodio;
  • cibo: il consiglio è di portarsi dietro cibo sufficiente per almeno tre giorni, e che non si deteriori nel tempo. Visto che deve anche essere leggero, la soluzione migliore sono le barrette energetiche, che possono contenere fino a 2000 calorie ciascuna;
  • luce: una torcia è importante, così come una candela. Ma le pile frontali sono più leggere e si possono usare mentre si fa altro con le mani. Il consiglio di Rik Paul del sito di recensioni di prodotti The Wirecutter, di proprietà del New York Times, è la Black Diamond Spot, che può durare fino a 200 ore con tre pile, oppure 50 se accesa alla massima luminosità:
  • un fischietto d’emergenza: serve per provare a chiedere aiuto se il telefono non prende. Quelli più indicati sono quelli senza pallina, per evitare che possano rompersi: tipo questo;
  • una mascherina filtrante: le cose che potreste aver bisogno di filtrare dall’aria sono tante: per alcune basta una di quelle mascherine usate dagli imbianchini o dai chirurghi, per altre è meglio orientarsi su quelle più professionali, con una valvola in plastica, usate per esempio da chi lavora nel traffico tutto il giorno, che durano anche di più;
  •  un carica batterie a energia solare: è plausibile che in molti casi, nelle emergenze, non abbiate a portata di mano la corrente elettrica. Vi serve quindi un carica batterie a pannelli solari, oppure un carica batterie ricaricabile portatile per i giorni in cui il sole non c’è. Tra i primi, il New York Times consiglia questo, mentre tra i secondi ne ha testati diversi. Ricordate di controllare ogni due anni la borsa, per vedere se il carica batterie funziona ancora;
  • varie ed eventuali: medicinali, un paio di occhiali di riserva (se li portate), un kit per l’igiene personale, una mappa della zona in cui si vive, pinzette, forbici, nastro adesivo, fiammiferi, contanti.

Se si è da soli

William Booher, portavoce della FEMA, ha spiegato al New York Times che si dovrebbe avere anche un piano per un’emergenza che capiti in un momento in cui si è da soli. Secondo Booher, dovremmo discutere di quest’eventualità con famigliari, amici e colleghi, per abbozzare un piano. Se è improbabile che chiunque di noi faccia una cosa del genere, ci sono alcune precauzioni che si possono prendere, tipo aggiungere questi oggetti alla borsa per le emergenze.

  • un coltellino multifunzione: il New York Times consiglia il Leatherman New Wave, che può servire anche per il primo soccorso e per alcune semplici riparazioni.
  • abbigliamento: non si può sapere quando capiterà un’emergenza, quindi il modo migliore per prepararsi i vestiti da portarsi dietro è sceglierli in base al clima più comune nella propria zona. La regola base è che a contatto con la pelle dovrebbe esserci uno strato che asciughi il sudore e mantenga la temperatura corporea, come la lana merino o un tessuto sintetico. Poi ci vuole uno strato di isolamento, che può essere un giubbotto imbottito con lana o piume, oppure una felpa. Per lo strato esterno, invece, scegliete una giacca che sia resistente alla pioggia e al vento, ma che sia anche traspirante;
  • una radio d’emergenza: è la migliore possibilità di avere informazioni sul tempo, sulle istruzioni delle autorità e sulle ultime notizie sull’emergenza in corso. Quella che consiglia il New York Times, la Midland ER310, è molto costosa, anche se può essere ricaricata in molti modi diversi, compresa l’energia solare.

Se si è con la famiglia

Il New York Times consiglia, se si devono organizzare le borse d’emergenza per una famiglia, di farle persona per persona, per poi moltiplicare per i componenti le provviste preparate.

  • coperte isotermiche: sono molto più leggere e meno ingombranti dei sacchi a pelo, sono resistenti al vento, all’acqua, e riducono del 90 per cento la trasmissione di calore dal corpo. E costano poco.
  •  candeggina: come spiega la FEMA, la candeggina diluita nell’acqua (una parte ogni nove) può essere usata come disinfettante. Addirittura può essere usata per purificare l’acqua, in caso di vera emergenza: 4 gocce per litro;
  • contenitore ermetico: può servire a conservare del cibo che si deteriora od oggetti delicati, ma anche documenti per evitare che si bagnino;
  • varie ed eventuali: qui ci stanno tutti gli oggetti particolari di cui hanno bisogno i vostri famigliari: pannolini, se avete con voi bambini piccoli. Libri o giochi, se ne avete di un po’ più grandi: utili per tenerli occupati e distrarli in situazioni di stress. Delle gamelle e qualche snack più gustoso possono rendere più piacevoli e pratici i pasti, per lo stesso motivo.

Animali

Se si hanno animali domestici, bisogna preoccuparsi anche di loro: il che significa portarsi dietro il loro cibo e dell’acqua in più, e qualche medicina. Per chi ha un cane e vive in una zona fredda può essere utile un giubbotto per animali, come questo o questo. Se invece avete gatti o animali più piccoli, il New York Times consiglia di mettere qualche coperta nel loro trasportino, in modo da attutire i colpi se li si porta in giro in situazioni concitate.

Primo soccorso

Esistono molti kit di primo soccorso già preparati e venduti in borse apposite: come questo, pensato per un weekend in montagna, che contiene una guida alle medicazioni più comuni, del paracetamolo, un termometro, delle forbici da pronto soccorso, e molti altri oggetti e medicinali. Per chi vuole assemblarsi da solo il proprio kit, Frank Smyth, che si occupa di sicurezza dei giornalisti che lavorano in zone di guerra o comunque ostili, ha dato alcuni consigli al New York Times. Tra le cose più importanti da ricordarsi ci sono Mercuriocromo, cerotti vari, compresi quelli per le vesciche, garze di tipi diversi, nastro adesivo, punti di sutura adesivi, bendaggi per sostenere braccia rotte, tamponi imbevuti nell’alcol, salviette antisettiche, antibiotico da ferite in pomata come Bacitracina, una pomata per le ustioni, collirio, un termometro, vaselina, antinfiammatorio, farmaci anti-diarrea, lassativi e contro l’acidità di stomaco. Anche in questo caso, è importante controllare periodicamente la borsa per vedere se ci siano farmaci scaduti.