Otto morti nel crollo della palazzina a Torre Annunziata

I soccorritori hanno lavorato tutta la notte, sono stati trovati i corpi di tutte le persone considerate disperse

ANSA/ CESARE ABBATE
ANSA/ CESARE ABBATE

Aggiornamento di sabato 8 luglio: i Vigili del Fuoco hanno recuperato otto corpi fra le macerie del palazzo. Gli otto morti sono i membri della famiglia – il tecnico del Comune Giacomo Cuccurullo, sua moglie Eddy Laiola e il loro figlio 25enne – e quelli della famiglia Guida, compresi due ragazzi di 8 e 11 anni. Nel crollo del palazzo è morta anche una donna di 65 anni. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di crollo colposo.

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Questa mattina intorno alle 6 e mezza è crollato il lato nord di una palazzina di quattro piani a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. I vigili del fuoco, che sono al lavoro per i soccorsi anche con l’aiuto dei cani, hanno detto che da un primo bilancio risulterebbero disperse otto persone. Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione ha parlato invece di sette dispersi dicendo però che la notizia non è definitiva. Dopo ore di ricerche è stato individuato il corpo di una persona, trovata morta sotto le macerie.

I dispersi
I vigili del fuoco hanno fatto sapere che le persone disperse potrebbero essere otto. Il sindaco di Torre Annunziata ha detto che «al momento non abbiamo notizie certe», ma che i dispersi potrebbero essere sette: «Secondo le prime informazioni, mancano all’appello una famiglia con due bambini e un’altra famiglia di un tecnico del Comune». Rai News 24 dice che gli appartamenti che occupavano il terzo e il quarto piano della palazzina erano tre: nel primo viveva una famiglia con due bambini di 8 e 11 anni, nella seconda una coppia con un figlio di 25 anni e nel terzo una donna di 65 anni che però non è chiaro se al momento del crollo si trovasse a casa o se invece fosse uscita molto presto e non abbia ancora fatto avere sue notizie.

Le cause e l’inchiesta
La palazzina – che si trova lungo la Rampa Nunziante, in zona Litoranea – è crollata per cause ancora da chiarire intorno alle 6.20 del mattino. Il crollo della parte nord della struttura è stato preceduto da un boato e a cedere sono stati il terzo e il quarto piano dell’edificio. Questa mattina, in collegamento telefonico con la trasmissione televisiva Agorà su Rai 3, il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione ha smentito che ci fosse un’ordinanza di evacuazione per la palazzina crollata, notizia che era circolata su alcuni siti di news. Ha detto che non ci sarebbe stata un’esplosione causata ad esempio da una fuga di gas e che «i primi due piani dello stabile erano disabitati e interessati da lavori di ristrutturazione». Diversi quotidiani dicono che recentemente alcuni inquilini si erano lamentati di alcuni danni ai loro appartamenti, ma non c’è ancora niente di certo. Il sindaco ha anche precisato che in comune erano state presentate delle richieste per «una manutenzione ordinaria e non straordinaria». L’ipotesi che sta circolando maggiormente sui giornali è quella di un crollo strutturale, ma appunto si tratta solo di un’ipotesi che non ha per ora alcuna conferma ufficiale.

Da uno dei palazzi di fronte alla palazzina crollata gli uomini della polizia scientifica hanno cominciato i loro rilievi. Nel frattempo, la Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti per crollo colposo acquisendo i documenti dell’ufficio tecnico del comune sui lavori di ristrutturazione concessi nella palazzina.

I soccorsi
Sul posto sono al lavoro squadre miste: oltre ai vigili del fuoco ci sono polizia, carabinieri, almeno quattro ambulanze a cui nelle prime ore si erano uniti anche dei cittadini volontari. In totale sono al lavoro circa 70 persone e sono arrivate delle unità di soccorso anche dalle città vicine. I vigili del fuoco stanno scavando a mani nude e il luogo non è stato ancora messo in sicurezza. Una ruspa ha sgomberato invece alcuni accessi per rendere più semplice il lavoro dei soccorritori e consentire il passaggio di un eventuale mezzo meccanico.

Durante le operazioni un cane soccorritore è precipitato dalla palazzina su alcuni soccorritori: un vigile del fuoco è rimasto infortunato ed è stato portato in ospedale con l’ambulanza, ma Luca Cari, portavoce dei vigili del fuoco, ha detto che le sue condizioni non sono preoccupanti. Un altro vigile del fuoco ha una semplice contusione al ginocchio. Del cane non ci sono notizie.

Il traffico ferroviario e alcune precisazioni
Dalle 6.45 è stato interrotto anche il traffico ferroviario tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna per la presenza di calcinacci sui binari e sono stati attivati degli autobus sostitutivi tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna. Subito dopo il crollo diversi testimoni e siti di news hanno raccontato che poco prima sulla linea ferroviaria vicina alla palazzina era transitato un treno merci ed era stata fatta l’ipotesi che le vibrazioni potessero aver contribuito al collasso. Rete Ferroviaria Italiana ha però pubblicato una precisazione in cui dice:

«In merito alle notizie diffuse da alcuni organi di stampa, Rete Ferroviaria Italiana precisa che i treni merci non transitano sulla linea tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna e che l’esercizio ferroviario è abitualmente sospeso dalle 23 alle 5 (come è stato per la notte 6/7 luglio 2017). La linea Napoli – Salerno, infatti, è utilizzata per il trasporto passeggeri regionale. Le vibrazioni emesse dal passaggio dei treni non hanno alcun effetto sulla stabilità dei fabbricati adiacenti la linea ferroviaria, né tantomeno su quelli posti in alto. Le deboli vibrazioni dovute al passaggio dei treni vengono infatti assorbite dalla massicciata e dal pietrisco che ne impediscono la propagazione. Rete Ferroviaria Italiana offrirà, in caso necessario, la massima collaborazione agli inquirenti».