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  • Venerdì 23 giugno 2017

Le scuole turche smetteranno di insegnare la teoria dell’evoluzione di Darwin

La riforma scolastica proposta dal governo turco dovrebbe essere annunciata alla fine di giugno, nonostante l'opposizione dei laici

Recep Tayyip Erdogan (ADEM ALTAN/AFP/Getty Images)
Recep Tayyip Erdogan (ADEM ALTAN/AFP/Getty Images)

Il funzionario del ministero dell’Istruzione turco che si occupa di programmi scolastici, Alpaslan Durmuş, ha annunciato che dal 2019 la teoria dell’evoluzione di Darwin sarà esclusa dai programmi delle scuole superiori. La novità, che in Turchia è oggetto di grande dibattito da mesi, non è ancora stata approvata in via definitiva, anche se Durmuş ha detto che il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha dato parere positivo. La sua approvazione sarà annunciata probabilmente dopo il Eid al Fitr, una delle feste più importanti della religione islamica, quella che segna la fine del Ramadan e che quest’anno cade la sera del 25 giugno. La teoria dell’evoluzione è quella che descrive le cause e i meccanismi che portano al cambiamento delle caratteristiche ereditarie col passare delle generazioni.

Durmuş ha annunciato le novità sulla teoria dell’evoluzione di Darwin tramite un video pubblicato sul sito internet del ministero dell’Istruzione turco. Nel video, tra le altre cose, Durmuş ha detto che questi temi «vanno al di là della comprensione degli studenti» e ha aggiunto che il loro studio sarà possibile a partire dagli anni universitari. Sembra che la riforma toglierà anche spazio alle tradizioni secolari ispirate al fondatore dello stato turco, Mustafa Kemal Atatürk, a cui si rifanno ancora oggi quelli che si oppongono all’islamizzazione del paese promossa da Erdoğan e dal suo partito, l’AKP (la sigla in turco del Partito per la giustizia e lo sviluppo). Più attenzione verrà data invece al contributo di scienziati musulmani e turchi, e i programmi di storia si allontaneranno da quello che Durmuş ha definito essere un approccio “eurocentrico”.

In Turchia il tema dell’istruzione è molto dibattuto, in particolare tra islamisti (come Erdoğan) e laici. Nel 2009, per esempio, l’agenzia governativa che in Turchia si occupa di ricerca scientifica sospese l’editore del suo magazine mensile perché aveva messo in copertina Darwin, e poi interruppe la pubblicazione di tutti i libri sull’evoluzione. All’inizio di giugno un altro esponente del governo turco, il vice-primo ministro Numan Kurtulmuş, ha criticato la teoria dell’evoluzione, dicendo che è arcaica e che non è sostenuta da prove sufficienti. In passato le novità introdotte dalla riforma erano anche state criticate da diversi docenti universitari turchi, che avevano sottolineato come l’unico altro paese nel quale la teoria dell’evoluzione è stata esclusa dal percorso scolastico obbligatorio è l’Arabia Saudita.