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  • Domenica 18 giugno 2017

I morti per gli incendi in Portogallo sono 62

Il più esteso si è sviluppato a sud est di Coimbra, a causa del gran caldo degli ultimi giorni

Automobili bruciate sulla strada tra Castanheira de Pera e Figueiro dos Vinhos, nel Portogallo centrale, il 18 giugno 2017 (AP Photo/Armando Franca)
Automobili bruciate sulla strada tra Castanheira de Pera e Figueiro dos Vinhos, nel Portogallo centrale, il 18 giugno 2017 (AP Photo/Armando Franca)

Soltanto nelle ultime ventiquattro ore circa sessanta incendi si sono sviluppati in tutto il Portogallo, a causa delle elevate temperature raggiunte nel paese, che in varie regioni — soprattutto in quelle centrali — sono arrivate ai quaranta gradi. Domenica mattina il governo portoghese ha comunicato che le persone morte negli incendi sono 62. Quello più esteso si è sviluppato nella municipalità di Pedrógão Grande, nel distretto settentrionale di Leira. Il primo ministro portoghese Antonio Costa ha detto gli incendi potrebbero essere stati causati dai fulmini “secchi”, ovvero delle scariche elettriche atmosferiche che si verificano senza la presenza di piogge; il governo ha escluso l’ipotesi che gli incendi possano essere dolosi. Ci sono 54 feriti, fra cui quattro vigili del fuoco rimasti intossicati dal fumo. I pompieri che stanno lavorando per spegnere gli incendi – undici, di cui due «preoccupanti» secondo Costa, non sono ancora stati spenti – sono più di 1.700.

Nella conferenza stampa convocata nella sede della protezione civile a Lisbona, Costa ha riferito che delle 62 persone morte, almeno 22 sono state prese alla sprovvista dalle fiamme mentre percorrevano in macchina le strade tra i boschi nella zona compresa fra Pedrógão Grande, Figueiró dos Vinhos e Castanheira de Pera. La velocità con cui gli incendi sono avanzati non avrebbe nemmeno dato loro il tempo di uscire dalle proprie macchine: i loro corpi sono stati trovati ancora dentro ai veicoli. Tutti i centri abitati della zona sono stati evacuati nella notte. Tra i morti ci sono quattro bambini.

Costa ha detto che «il numero di morti può ancora salire. Ora la priorità è salvare le persone che potrebbero trovarsi ancora in pericolo», definendo gli incendi divampati nelle ultime ore i più grandi mai visti negli ultimi decenni. Il governo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, a partire da oggi. La Spagna ha mandato in Portogallo due aerei cisterna, la Francia tre e l’Unione Europea sta coordinando un’operazione internazionale per aiutare i vigili del fuoco portoghesi.