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  • Lunedì 24 aprile 2017

Pensate di essere Messi: come vorreste fare il vostro 500esimo gol nel Barcellona?

In trasferta, al Real Madrid, all'ultimo minuto di partita: è successo ieri sera, ed è andata proprio così

(OSCAR DEL POZO/AFP/Getty Images)
(OSCAR DEL POZO/AFP/Getty Images)

All’86esimo minuto di Real Madrid-Barcellona, giocata ieri sera allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, la Liga sembrava quasi chiusa. Il Real Madrid aveva appena segnato il gol del 2-2, riportando il suo vantaggio in classifica a tre punti dal Barcellona. Ma al 92esimo, all’ultimo minuto dei due di recupero, Messi ha segnato il gol del 3-2. Il suo 47esimo in questa stagione (definita sottotono rispetto alle precedenti), il suo 23esimo contro il Real Madrid e il suo gol numero 500 con il Barcellona; e tutto alla fine di una grande partita. Grazie alla vittoria di ieri sera, il Barcellona ha raggiunto il Real Madrid a 75 punti, anche se il Real ha una partita in più da giocare. La Liga di fatto è stata riaperta.

Prima della partita si diceva: il Real è solido (anche in difesa), ben allenato da Zinedine Zidane, arriva da due vittorie in Champions League contro il fortissimo Bayern Monaco, ha tutti i suoi migliori giocatori a disposizione; il Barcellona ha grandi problemi in difesa, non ha Neymar (uno dei suoi migliori giocatori), è stato eliminato dalla Champions League dalla Juventus e ha un allenatore, Luis Enrique, che ha già detto che a fine stagione lascerà la squadra. Parte di queste cose sono ancora vere così come lo erano ieri, ma Real Madrid-Barcellona è stata – come altre volte e come spesso capita in partite di questo tipo – una partita a sé: vivacissima e piena di grandi giocate.

Come è andata la partita
È iniziata molto bene per il Real Madrid, meno per il Barcellona, che ha avuto diverse difficoltà in difesa e nel possesso e circolazione della palla, una cosa piuttosto rara per la squadra catalana. Il Real Madrid è andato in vantaggio al 28esimo minuto su un calcio d’angolo, grazie a un assist di testa del difensore Sergio Ramos seguito dal gol di Casemiro. Messi, che fino a quel momento aveva combinato poco, ha segnato il gol del pareggio al 33esimo: di sinistro, da fuori area, dopo un paio di dribbling. In quel momento la partita è cambiata e il Barcellona ha iniziato a giocare meglio, creando più occasioni. Poi sono successe altre cose: per esempio il Real Madrid ha chiesto un rigore per un fallo di Umtiti su Cristiano Ronaldo e Messi si è preso una gomitata da Marcelo.

Nel secondo tempo la partita è stata particolarmente bella e piena di occasioni da gol per entrambe le squadre e di grandi parate per entrambi i portieri: Ter Stegen del Barcellona e Navas del Real Madrid. Questa è la parata di Navas su Pique/ Suarez: al 59esimo, 69esimo.

Cristiano Ronaldo – si dice che anche lui stia giocando sottotono rispetto al passato (e ha fatto 31 gol) – ha sbagliato un gol al 67esimo, Messi ne ha quasi segnato uno al 70esimo; Asensio e Marcelo del Real Madrid hanno messo più volte in difficoltà la difesa del Barcellona; Paco Alcácer (che ha giocato al posto di Neymar) ha sbagliato un gol e Rakitic, centrocampista del Barcellona, ne ha fatto uno – di sinistro, da fuori area – al 73esimo. 2-1 per il Barcellona, Liga riaperta. Poco dopo Sergio Ramos è stato espulso per un brutto e pericoloso fallo su Messi.

 

Poco prima della fine, è arrivato il gol del 2-2 (Liga quasi ri-chiusa) di James Rodríguez, dopo una bella azione sulla fascia di Marcelo.

 

Il Barcellona è sembrato tramortito, ma all’ultimo minuto il terzino destro del Barcellona Sergi Roberto è uscito palla al piede dalla difesa, creando un’interessante superiorità numerica. La palla è arrivata a Messi che ha fatto il gol del 3-2 rasoterra, di sinistro e di prima. Ha festeggiato togliendosi la maglia e mostrandola ai tifosi del Real Madrid.

 

Messi iniziò a segnare fin da piccolo, comunque, e già allora di lui si parlava un gran bene. Il suo primo gol lo segnò nel 2005 contro l’Albacete: un gol tutt’altro che banale, a scavalcare il portiere, dopo un assist, per niente brutto nemmeno quello, di Ronaldinho.