Michael Fassbender ha 40 anni ma lo conosciamo da molto meno

A guardarlo ora sembra parte del panorama da un pezzo, ma non è molto che ci siamo accorti di lui (anche se abbiamo recuperato in fretta)

Michael Fassbender alla premiere del film Prometheus a Londra, nel 2012
(Getty)
Michael Fassbender alla premiere del film Prometheus a Londra, nel 2012 (Getty)

A pensarci poco verrebbe da dire che Michael Fassbender è parte del paesaggio da un bel po’ di tempo, e che lo sappiamo da anni attore molto capace e uomo molto bello. La verità invece è che ci abbiamo messo un po’ ad accorgerci di lui. Il suo primo film importante lo ha fatto una decina di anni fa, ed era 300 di Zack Snyder: ma interpretava una parte secondaria, in cui – come per quasi tutti nel film, a essere onesti – emergevano più i suoi muscoli che il suo talento. Ma in questi dieci anni ha recuperato in fretta, spiegando a tutti che dietro ai suoi meriti più superficialmente riscontrabili c’era uno bravo sul serio. E da questa combinazione fortunata ne è uscito uno di quei non molti attori di Hollywood la cui sola presenza in un film può deciderne le fortune al botteghino. Oggi compie 40 anni, in cui ha fatto stare film di ogni tipo, non tutti belli, ma pur sempre tutti film con Michael Fassbender, appunto.

Fassbender è nato a Heidelberg, in Germania, curiosamente la stessa città in cui è nato il cantautore americano Jackson Browne. Il padre era tedesco e la madre irlandese, e la sua famiglia si trasferì poco dopo la sua nascita in Irlanda, a Killarney. Finita la scuola si trasferì a Londra per studiare recitazione, al Drama Centre London, ma dopo qualche anno la lasciò per unirsi a una compagnia teatrale. Il suo primo ruolo in una produzione importante fu in Band of Brothers, la serie sulla Seconda guerra mondiale trasmessa nel 2001 da HBO e prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks. Ma il suo era un ruolo secondario: ne ebbe uno più importante in Hex, una serie fantasy britannica che fu poi trasmessa anche in Italia. Nella prima metà degli anni Duemila fece qualche altro film, qualche altra serie, qualche spettacolo teatrale e qualche pubblicità, senza farsi notare troppo.

La svolta arrivò prima con 300, nel 2006, e poi due anni dopo con Hunger del regista Steve McQueen (che avrebbe poi vinto l’Oscar per 12 anni schiavo), il primo film importante in cui Fassbender è stato protagonista. Interpretava Bobby Sands, un (vero) attivista nordirlandese dell’IRA che morì in carcere dopo uno sciopero della fame: Fassbender perse un sacco di peso, facendo una dieta per la quale assunse meno di 900 calorie al giorno per dieci settimane. Era il primo film di McQueen, che vinse la Caméra d’Or a Cannes: e Fassbender divenne ufficialmente famoso. Tanto famoso che l’anno dopo finì in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, interpretando un ufficiale inglese che sa parlare tedesco, più o meno come Fassbender, che infatti nel film parla davvero tedesco.

I ruoli cominciarono a piovergli addosso da lì in poi: e tra gli altri ci fu quello di Magneto da giovane in X-Men – l’Inizio, ruolo che avrebbe mantenuto anche nei due sequel successivi. Poi fece lo psicologo Carl Jung in A Dangerous Method di David Cronenberg e tornò a lavorare con McQueen in Shame, nel quale interpretò – con scene molto esplicite – un uomo dipendente dal sesso, ottenendo un gran successo di critica e venendo candidato al Golden Globe. Prometheus di Ridley Scott fu un film brutto secondo quasi tutti, e Fassbender secondo molti aiutò a salvare il salvabile, anche in termini commerciali. 12 anni schiavo è invece un film molto bello, anche al di là della performance di Fassbender, che fu giudicata comunque fenomenale e che gli valse la sua prima nomination all’Oscar, come migliore attore non protagonista. Nello stesso periodo fece anche Frank, un film strano e un po’ di nicchia in cui interpretò un cantante che non si toglie mai una grossa maschera di cartapesta dalla testa.

La prima grande produzione che ha ruotato interamente intorno alla sua interpretazione è stata Steve Jobs di Danny Boyle, del 2015: Fassbender è stato nominato anche all’Oscar, ma era l’anno di Leonardo DiCaprio e non c’era molto margine. Da allora ha fatto Assassin’s Creed, e quest’anno sarà in Song To Song, il nuovo film di Terrence Malick, in Alien: Covenant, il nuovo Alien diretto da Ridley Scott, e in The Snowmen, il primo film tratto dai romanzi thriller dello scrittore norvegese Jo Nesbø. E dato che forse ve lo state chiedendo, ha una relazione con Alicia Vikander, l’attrice svedese di Ex Machina Danish Girl.