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  • Lunedì 6 marzo 2017

Carlo Tavecchio è stato rieletto presidente della FIGC

Alla terza votazione ha ottenuto il 54,03 per cento dei voti contro il 45,97 per cento di Andrea Abodi: rimarrà in carica fino al 2020

Carlo Tavecchio all'assemblea elettiva della FIGC (Roberto Monaldo / LaPresse
Carlo Tavecchio all'assemblea elettiva della FIGC (Roberto Monaldo / LaPresse

Carlo Tavecchio è stato rieletto presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio — la FIGC — al terzo scrutinio delle votazioni che si sono tenute questo pomeriggio a Roma nel corso dell’Assemblea Elettiva della Federazione. Tavecchio è stato rieletto con il 54,3 per cento dei voti; il suo sfidante, Andrea Abodi, presidente della Lega Serie B dal 2010, ha ottenuto il 45,97 per cento.

Ci sono volute tre votazioni per eleggerlo: nella prima Tavecchio ha ottenuto il 56,49 per cento dei voti mentre Abodi il 42,91, ma era richiesta la maggioranza di tre quarti dei voti validamente espressi; nella seconda votazione era necessaria la maggioranza di due terzi dei voti, ma Tavecchio ha ottenuto solo il 53,70 per cento mentre Abodi il 45,41. Per essere eletti nella terza votazione era necessario ottenere la maggioranza semplice dei voti espressi, che Tavecchio ha raggiunto prendendo il 54,03 per cento dei voti.

Con l’elezione di oggi, quindi, Tavecchio sarà a capo della FIGC per i prossimi quattro anni. L’esito delle elezioni non è stata una sorpresa, perché Abodi era dato da giorni come sfavorito. Dell’assemblea elettiva hanno fatto parte 279 delegati, provenienti dalle diverse leghe o dalle associazioni sportive, che sono: Serie A, Serie B, Lega Pro, Lega Nazionale Dilettanti, Associazione Italiana Calciatori, Associazione Italiana Allenatori e Associazione Italiana Arbitri. Nel caso delle leghe i delegati sono i rappresentanti di ciascuna squadra – i presidenti delle società di calcio, solitamente – mentre nel caso delle associazioni i delegati sono i membri eletti da ciascuna associazione secondo il proprio regolamento.

Secondo lo statuto della FIGC, il presidente ha la facoltà di nominare «i direttori tecnici delle squadre nazionali previa consultazione con il CONI e sentito il Consiglio Federale»; «ha la responsabilità generale dell’area tecnico-sportiva ed esercita le funzioni apicali di programmazione, indirizzo e controllo relative al perseguimento dei risultati agonistici a livello nazionale e internazionale». In pratica, oltre a sovrintendere ai doveri organizzativi della FIGC, organizza fra le altre cose il programma della Nazionale e propone al Consiglio federale il presidente del Settore Tecnico, la struttura che «ha competenza nei rapporti internazionali nelle materie attinenti la formazione del giuoco e le tecniche di formazione di tecnici e atleti».