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  • Venerdì 3 marzo 2017

Banksy ha aperto un albergo a Betlemme

Contiene decine di sue opere e sarà possibile prenotare un posto dalla fine di marzo

(AP Photo/Dusan Vranic)
(AP Photo/Dusan Vranic)

Banksy, uno degli artisti contemporanei più famosi al mondo, ha aperto a sorpresa un piccolo albergo a Betlemme, in Palestina. L’albergo si chiama Walled Off Hotel, ha 10 stanze ed è stato presentato stamattina ai giornalisti: secondo le poche persone che finora hanno potuto visitarlo, contiene “decine” di opere di Banksy.

Nessuno o quasi sapeva di questa nuova installazione di Banksy, che già in passato ha lavorato in Palestina ed è da anni sensibile al tema del conflitto israelo-palestinese: la sua apertura è stata tenuta segreta per più di un anno, e persino ai dipendenti dell’albergo è stata rivelata solo oggi. Emma Graham-Harrison del Guardian, una delle giornaliste che ha visitato l’albergo, ha raccontato che secondo lo staff di Banksy l’albergo non è solo un’installazione artistica, ma che funzionerà davvero. Sarà possibile prenotare un posto dal sito dell’albergo a partire da fine marzo: un posto in una camerata, probabilmente la sistemazione più economica, costerà circa 35 euro.

– Leggi anche: le opere di Banksy a Gaza

Non è chiaro perché Banksy abbia scelto proprio Betlemme per aprire il suo albergo, anche se possiamo fare qualche ipotesi: a causa della presenza della Basilica della Natività, una delle chiese più visitate dai cattolici di tutto il mondo, Betlemme è l’unica città a vocazione turistica della Palestina, oltre ad essere raramente interessata dagli scontri fra palestinesi e soldati israeliani. Betlemme è inoltre facilmente raggiungibile da Gerusalemme, da dove dista una ventina di minuti di automobile. Ma Betlemme ha anche un altro valore simbolico: parte del suo territorio è attraversato dal muro costruito da Israele che separa la città palestinese dai territori di Gerusalemme Est, formalmente riconosciuti ai palestinesi ma occupati ormai da decenni da insediamenti israeliani. L’unica camera con vista del Walled Off Hotel dà infatti sul muro di separazione. Il nome stesso dell’albergo – “Walled off”, traducibile all’incirca con “murato”– è un riferimento al muro, oltre che un gioco di parole con la catena Waldorf Hotel.

Banksy Hotel
(AP Photo/Dusan Vranic)

A giudicare dalle prime fotografie degli interni, ciascuna stanza è una piccola installazione artistica. La camera più costosa, la suite, è dipinta interamente di rosso e sopra il letto è esposto un quadro con un cuore metallico avvolto da filo spinato e una vasca idromasaggio in finta pietra. Nel corridoio c’è un finto ascensore murato e un busto greco con parte del volto coperto, nella sala cinematografica un quadro particolarmente inquietante con una bambina e un clown, e così via.

Non tutte le stanze sono state arredate da Banksy: una, ad esempio, è stata decorata dall’artista canadese Dominique Pétrin.

Banksy, come suo solito, non ha commentato l’apertura del Walled Off Hotel: stamattina si è limitato a postare sul suo profilo ufficiale di Instagram un particolare di un’opera esposta in una delle stanze.

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