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  • Domenica 15 gennaio 2017

Come va fatto il sito di una squadra di calcio

Uno dei migliori in circolazione è quello del Southampton, squadra di metà classifica della Premier League: non ne va solamente dell'estetica

Da qualche giorno è online il nuovo sito del Southampton, squadra di calcio della Premier League inglese. La notizia di per sé avrebbe poco valore, se non fosse che il nuovo sito del Southampton è nettamente diverso rispetto ai normali siti delle squadre di calcio. Il Southampton ha voluto trasformare il sito da semplice “vetrina” della squadra a luogo principale a cui i tifosi si possano rivolgere per ottenere informazioni sulla squadra, di qualsiasi tipo: cioè normalmente quello che fanno i siti dedicati ai tifosi e spesso scritti da loro stessi, ma col vantaggio di avere a disposizione materiali e informazioni di prima mano. La trasformazione dei siti delle squadre in siti di news sta avvenendo già da qualche tempo – il sito internazionale del Real Madrid, ad esempio, è fatto quasi solo di notizie – ma è significativo che fra i migliori esempi ci sia una squadra che non è fra le venti squadre più forti o conosciute al mondo.

La questione del sito ufficiale va oltre l’estetica: il Southampton, per l’appunto, è una squadra di medie dimensioni, non particolarmente famosa all’estero e in difficoltà nel competere con colossi come Manchester United, Manchester City o Chelsea nell’attrarre tifosi, e quindi sponsor. Il nuovo sito, elaborato dalla società di consulenza Delete, avrà come obbiettivo quello di rendere più accessibili le informazioni sul Southampton, nella speranza così di allargare la base dei propri fan, anche in giro per il mondo.

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Una delle modifiche più rilevanti è stata fatta sull’homepage che troppo spesso nei siti delle altre squadre è un miscuglio confuso di informazioni. Il Southampton l’ha fatta diventare un newsfeed, chiamato “Saints Live” (“Saints” è il nome con cui i tifosi del Southampton chiamano la loro squadra) con le notizie sui giocatori, gli aggiornamenti dai loro profili sui social network e i video degli allenamenti e delle conferenze stampa. È una strategia di comunicazione completamente nuova, che ribalta la funzione di un sito di una società di calcio: al centro del sito non c’è più la squadra – cioè il prodotto – ma il tifoso, a cui vengono forniti tutti gli strumenti per essere costantemente aggiornato (che altrimenti cercherebbe altrove, come ad esempio nei siti di news sportive). Delete ha anche lavorato per rendere più pulito e leggero il sito: per esempio è caricato tutto sulla stessa applicazione, e quindi per passare da una sezione all’altra non ha bisogno di ricaricare la pagina. A fianco delle notizie, quindi sulla stessa piattaforma, ci sono anche le pagine per acquistare i biglietti delle partite e il merchandising, che solitamente altrove occupano sezioni o siti separati.

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Il sito integra inoltre le consuete notizie sulla squadra con statistiche aggiornate, storie particolari, programmi di allenamento e di alimentazione, e aggiornamenti sulle squadre giovanili. Ogni giocatore, inoltre, ha una propria pagina con le proprie statistiche e tutte le notizie che lo riguardano. Quando poi è il giorno della partita il sito cambia design, proponendo prima di tutto quello che i fan vorrebbero sapere sulla partita in programma – come le informazioni base sull’avversario, ad esempio – mentre durante la partita vera e propria il sito mostra gli aggiornamenti in tempo reale, micro-analisi e statistiche.

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Anche graficamente poi è fatto per ricordare siti di informazione sportiva familiari ai tifosi: a qualcuno potrebbe ricordare anche il design di Football Manager, il popolare gioco manageriale di calcio. Anche se è ancora presto si possono già vedere i primi risultati di queste modifiche: in questi giorni il traffico sul sito è aumentato dell’80 per cento rispetto all’anno e del 362 per cento se si tiene conto solamente degli orari in cui si giocano le partite. Operazioni simili in Italia sono state fatte con i siti della Roma e del Milan, anche se in scala minore: e in generale in Serie A c’è ancora molta arretratezza da questo punto di vista.