Il 10 gennaio 1927 uscì in Germania Metropolis, un film muto di fantascienza diretto dal regista austriaco Fritz Lang e ambientato nel 2026 – 100 anni dopo l’anno in cui fu girato – in un futuro distopico in cui l’immaginaria città di Metropolis è nettamente divisa tra la classe operaia e i più ricchi. È un film da cui a un certo punto passa per forza chiunque studi o si appassioni di cinema, soprattutto per la complessità e la qualità di alcune sue invenzioni tecniche e visive: effetti speciali, anche se fatti 90 anni fa.
Ci fu però anche chi ne parlò male: «un film piuttosto sciocco», disse lo scrittore britannico H. G. Wells; «un gigante con i piedi d’argilla», scrisse il critico del New York Times. Metropolis è comunque un film fondamentale per la storia del cinema e soprattutto del cinema di fantascienza. C’è molto di Fritz Lang in Blade Runner, ed è evidente che C-3PO di Star Wars deve qualcosa del suo aspetto al robot di Metropolis. Su Imgur e Reddit sta girando una raccolta di immagini realizzate nel 1927 da una rivista di scienza, per spiegare come erano state fatte certe scene di Metropolis. Le immagini sono accompagnate da GIF che mostrano com’è quella scena nel film, che riuscì, con le tecnologie di 90 anni fa, a rappresentare un ipotetico mondo di 100 anni dopo.
Il robot era un manichino e i “cerchi luminosi” mossi su e giù a mano da appositi operatori
Per fare questo effetto fu usato il tubo di Geissler, una sorta di antenato del tubo al neon
Un modellino, con treni e arei spostati attraverso dei cavi
In questo caso basta il disegno
Una questione di prospettiva: i “lampi” erano in realtà piccoli e in primo piano
Un altro modellino
Sembra di sì, ma non era davvero un videotelefono