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  • Mercoledì 16 novembre 2016

Tre relitti olandesi sono scomparsi dal fondo dell’oceano

Erano navi affondate durante la Seconda guerra mondiale al largo dell'Indonesia, sono probabilmente state recuperate illegalmente

La HNLMS Kortenaer, una delle navi da guerra olandesi che affondarono nel mare di Giava nel 1942 (Wikimedia Commons)
La HNLMS Kortenaer, una delle navi da guerra olandesi che affondarono nel mare di Giava nel 1942 (Wikimedia Commons)

Nel 1942 tre navi da guerra olandesi affondarono nel mar di Giava, la parte di Oceano Pacifico che si trova tra le principali isole dell’Indonesia. I loro relitti furono scoperti intatti nel 2002 da un gruppo di appassionati di immersioni ma ora due delle tre navi sono sparite dal fondo del mare, come molte parti della terza: lo ha confermato la ministra della Difesa olandese Jeanine Hennis-Plasschaert. La sparizione dei relitti è stata scoperta da una spedizione organizzata in preparazione delle celebrazioni per il 75esimo anniversario della Battaglia del Mare di Giava, che avvenne il 27 febbraio 1942 e durante la quale le navi affondarono. Fu una grande battaglia navale della Seconda guerra mondiale in cui Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti e Australia combatterono, sotto il comando olandese, la marina giapponese. Per le forze alleate fu una grossa sconfitta, dopo la quale i giapponesi occuparono tutta l’Indonesia, che allora faceva parte delle Indie orientali olandesi, le colonie dei Paesi Bassi nel sud est asiatico.

Le tre navi si chiamavano HNLMS De Ruyter, HNLMS Java e HNLMS Kortenaer; quest’ultima è quella di cui ci sono ancora dei pezzi. L’assenza dei relitti dal fondo del mare è stata scoperta analizzando con il sonar i fondali, dove sono comunque stati trovati i segni lasciati dalle navi. Sono stati fatti ulteriori accertamenti anche grazie a fotografie subacquee. Jeanine Hennis-Plasschaert ha annunciato che è stata avviata un’indagine per scoprire cosa sia successo. Si pensa che siano state recuperate dai fondali illegalmente, cosa che sarebbe un grave reato dato che le tre navi erano state dichiarate cimiteri di guerra dai Paesi Bassi: 2.200 marinai morirono nei naufragi delle navi, tra cui 900 olandesi e 250 di origine indonesiana.

Non sarebbe la prima volta che dei relitti di navi sul fondo dei mari attorno all’Indonesia, a Singapore e alla Malesia vengono saccheggiati o fatti riemergere in modo illegale. Per anni gruppi di saccheggiatori hanno localizzato relitti in questa zona – dove durante la Seconda guerra mondiale affondarono più di 100 navi – per rubarne alcune parti, tra cui pezzi di acciaio, alluminio o ottone. Nel 2014 l’esercito statunitense scoprì che alcuni di questi tombaroli avevano saccheggiato il relitto della USS Houston che affondò, sempre nel mare di Giava, durante la Battaglia dello Stretto della Sonda, che avvenne il primo marzo 1942 e in cui morirono 650 marinai. L’anno scorso il quotidiano malese New Straits Times spiegò che molti saccheggiatori fingono di essere pescatori e usano l’esplosivo per fare a pezzi i relitti e recuperare più facilmente le parti che gli interessano.