Una mostra sul sesso a Vienna

Dove la storia della sessualità è particolarmente articolata: l'abitudine degli amanti di incontrarsi in carrozza, lo sviluppo della pornografia, la nascita della psicanalisi

Una cartolina che raffigura una “passeggiata di porcellana“ (Peter Payer Collection)
Una cartolina che raffigura una “passeggiata di porcellana“ (Peter Payer Collection)

Al Museo di Vienna è in corso fino al 22 gennaio la mostra Sex in Vienna, che esplora il rapporto della città con il sesso dall’Ottocento a oggi, con più di 500 fotografie, cartoline, film, documenti dagli archivi della polizia e oggetti vari, come i primi contraccettivi e gli indumenti indossati dalle prostitute. La mostra, vietata ai minori di 18 anni, affronta la storia del sesso in città sotto molti aspetti: i luoghi dedicati, come le zone dei bordelli o le carrozze, dove gli amanti si incontravano di notte a inizio Novecento (c’era anche un codice da dire all’autista per farlo guidare con la prudenza del caso: “trasporto di porcellana”); i precetti della Chiesa, le regole morali e al contempo la notevole libertà sessuale, soprattutto se paragonato alle altri capitali dell’epoca; lo sviluppo dell’industria pornografica; le malattie veneree; la nascita della psicanalisi con Sigmund Freud, e la storia dell’omosessualità in città.