Fotografe italiane

La Triennale di Milano raccoglie i lavori di 50 di loro, dagli anni Sessanta alle sperimentazioni contemporanee

Anna Di Prospero, Self-portrait with my Mother, 2011
Anna Di Prospero, Self-portrait with my Mother, 2011

Fino all’8 gennaio 2017 la Triennale di Milano ospiterà la mostra L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015, che raccoglie più di centocinquanta foto e libri di fotografe italiane dalla metà degli anni Sessanta al 2015.
In Italia le donne iniziarono a lavorare come fotografe professioniste negli anni Sessanta, con le lotte per l’emancipazione e l’uguaglianza di genere. La mostra espone i lavori di cinquanta fotografe di diverse generazioni: dai lavori delle prime – come Paola Agosti, Letizia Battaglia e Lisetta Carmi – alle ultime sperimentazioni condotte tra gli anni Novanta e il 2015 da Marina Ballo Charmet, Silvia Camporesi, Monica Carocci, Gea Casolaro e Paola Di Bello, tra le altre. Il materiale viene dalla Collezione Donata Pizzi.

Una delle più famose fotografe in mostra è Letizia Battaglia: nata a Palermo nel 1935 cominciò a lavorare per il giornale L’Ora nel 1969; è conosciuta soprattutto per il suo lavoro sulla mafia siciliana. Di lei si ricordano le foto all’hotel Zagarella che ritraevano gli esattori mafiosi Ignazio e Nino Salvo insieme ad Andreotti, e anche le molte fotografie in bianco e nero di Palermo. Nel 1985 Battaglia è stata la prima donna europea a ricevere (parimerito con l’americana Donna Ferrato) il Premio Eugene Smith, un riconoscimento internazionale in ricordo dell’omonimo fotografo di Life.

Nella mostra sarà esposta anche l’installazione Parlando con voi, costituita da trenta schermi ciascuno con un’intervista a una fotografa e con una sequenza di sue opere e pubblicazioni.