Oggi ad Amatrice e nelle altre zone interessate dal terremoto di magnitudo 6 di mercoledì 24 agosto si è continuato a lavorare tra le macerie, per sgomberare le vie di accesso agli edifici danneggiati, mettere in sicurezza alcuni palazzi e per cercare ancora eventuali persone rimaste tra i detriti dei crolli. Nel suo ultimo bilancio provvisorio la Protezione Civile ha annunciato che le persone morte a causa del terremoto sono almeno 284, ma le stime potrebbero cambiare ancora nelle prossime ore. Le persone ferite, in parte già curate e dimesse dagli ospedali, sono state quasi 400.
Alle 6:28 di questa mattina ad Amatrice c’è stata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.8, che ha causato ulteriori crolli in uno dei comuni già danneggiati più seriamente dal sisma di mercoledì. Non ci sono stati feriti tra i vigili del fuoco e gli altri soccorritori che da più di due giorni lavorano tra le macerie per cercare persone e mettere in sicurezza la zona.
Ieri, intanto, il Consiglio dei ministri ha assicurato risorse economiche e assistenza alle zone terremotate: è stato stanziato un primo fondo di 50 milioni di euro ed è previsto un piano per l’emergenza e la gestione delle centinaia di sfollati, che hanno passato la loro seconda notte nei campi di accoglienza allestiti dalla Protezione Civile. Il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti ha parlato ieri dopo una giunta straordinaria dedicata al terremoto: la decisione più importante che è stata presa è lo stanziamento di 5 milioni di euro per la gestione dell’emergenza «e per le esigenze che si potrebbero presentare nelle prossime ore».
La Protezione Civile ha detto che circa 2.100 sfollati hanno trascorso la notte nei campi allestiti con tende, e che la capienza massima è intorno ai 3.500 posti, quindi non dovrebbero esserci problemi di sovraffollamento. Sono inoltre in corso l’organizzazione di sistemazioni alternative non in tenda per parte della popolazione. Nel complesso nelle Marche sono stati messi a disposizione degli sfollati 900 posti letto, tra tende approntate dalla Protezione Civile e altre sistemazioni. In Umbria sono ospitate 719 persone, concentrate per oltre la metà nella zona di Norcia.
Domani, sabato 27 agosto, sarà giornata di lutto nazionale. Alle 11.30 ad Ascoli Piceno si svolgeranno anche i primi funerali delle persone morte nel terremoto. Alla cerimonia prenderà parte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che andrà anche ad Amatrice e nelle zone colpite. La messa verrà celebrata dal vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole e si svolgerà nel palazzetto dello sport. Ai funerali sarà presente anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Le notizie di oggi pubblicate nel liveblog del Post.
Vvff e esercito al lavoro per costruire ponte sostitutivo a quello franato #terremoto #amatrice @Radio1Rai pic.twitter.com/RKLWLx5Nb4
— Francesca Malaguti (@Framalaguti) August 26, 2016
Il ponte sostitutivo di #amatrice dovrebbe essere pronto in una settimana circa #terremoto @Radio1Rai pic.twitter.com/QjIQ5RMuSv
— Francesca Malaguti (@Framalaguti) August 26, 2016
Leo il labrador dei #Cinofili di Pescara che ieri ha trovato la piccola Giorgia viva sotto le macerie del #terremoto pic.twitter.com/tAQXaB79O6
— Polizia di Stato (@poliziadistato) August 26, 2016
INGV ha pubblicato alcune informazioni sulla storia sismica delle zone di Amatrice e Accumoli.
La sequenza in corso in questi giorni interessa l’area fra i Monti della Laga e la Valnerina, dove anche in passato ci sono stati numerosi forti terremoti. L’evento che al momento risulta il principale della sequenza (24 agosto, ore 03.36 italiane) è localizzato in una zona che ha una storia sismica piuttosto lacunosa.
Secondo il più recente catalogo sismico CPTI15 (Rovida et al., 2016, aggiornato al 2015) il più antico tra i terremoti locali oggi noti avvenne nel luglio 1627 (Accumoli, Io 7-8 MCS, Mw 5.3); di esso si hanno scarse notizie sul danneggiamento di pochi edifici importanti di Accumoli (Monachesi e Castelli, 1992).
In seguito al terremoto del 24 agosto, il suolo in alcune zone di Accumoli si è abbassato di circa 20 centimetri, ha stimato l’INGV sulla base di rilevazioni effettuate dai suoi tecnici e dagli esperti del CNR e della Protezione Civile. Negli ultimi giorni i ricercatori hanno raccolto migliaia di dati ed effettuato sopralluoghi per analizzare l’area del sisma e comprendere meglio le dinamiche degli eventi sismici che si sono verificati.
Questa tabella è stata realizzata dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e mostra i finanziamenti stanziati per le emergenze e la ricostruzione dopo i terremoti in Italia tra il 1968 e il 2012. È opinione diffusa che realizzando adeguamenti antisismici negli edifici si potrebbe risparmiare molto denaro, rendendo inoltre più sicure le abitazioni per chi ci vive dentro.
Il 24 agosto il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato il numero di telefono 45500 per raccogliere donazioni destinate alle regioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Per fare una donazione di 2 euro basta mandare un SMS vuoto al 45500, oppure chiamare da rete fissa lo stesso numero: si sente una voce registrata che spiega che le donazioni saranno devolute alle popolazioni delle regioni colpite e che per procedere con la donazione bisogna premere il tasto 1.
Questa modalità di donazione molto veloce è possibile grazie alla collaborazione degli operatori telefonici – Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, CloudItalia e PosteMobile – che una volta raccolti i fondi li trasferiranno gratuitamente su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Protezione Civile, che poi li trasferirà alle regioni (in questo caso Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo) dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Comitato dei Garanti.
La #PoliziaScientifica e le unità #DVI specializzate nell'identificazione delle vittime sui luoghi del #terremoto pic.twitter.com/9kVY4QDwgH
— Polizia di Stato (@poliziadistato) August 26, 2016
Siamo giovani ma con grandi responsabilità. Abbiamo il privilegio di essere lì, pronti ad aiutare #sismacentroItalia pic.twitter.com/O2EPDYNJxa
— ItalianRedCrossYouth (@giovanicri) August 26, 2016
SkyTg24 ha sorvolato in elicottero le aree danneggiate dal terremoto.
Nel complesso nelle Marche sono stati messi a disposizione degli sfollati 900 posti letto, tra tende approntate dalla Protezione Civile e altre sistemazioni. In Umbria sono ospitate 719 persone, concentrate per oltre la metà nella zona di Norcia.
INPS e Poste Italiane si sono organizzate per rendere possibile la riscossione delle pensioni in qualsiasi sportello postale, per le popolazioni interessate dal terremoto.
L’Inps, in collaborazione con Poste Italiane, ha attivato il “pagamento in circolarità” di prestazioni pensionistiche e non pensionistiche temporanee ed occasionali – limitatamente a quelle riscosse in contanti agli sportelli – modalità che consente la riscossione della pensione e delle altre prestazioni presso qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale.
Tale modalità è consentita per tutti i pagamenti localizzati presso uffici postali ubicati nei comuni colpiti dal terremoto.
I beneficiari sono esonerati dall’obbligo della presentazione del certificato di pensione e della lettera di avviso.
Al momento del pagamento, il pensionato – o la persona delegata alla riscossione – dovrà esibire un documento d’identità valido o un documento sostitutivo rilasciato dagli uffici anagrafici attivati nei comuni colpiti.
Tale modalità sarà operante fino al ripristino della funzionalità degli uffici postali dichiarati inagibili.
Sindaco #Amatrice #Pirozzi:"Ponte 3 Occhi da sistemare,ma temo per Ponte Rosa. Se crolla siamo isolati". #Terremoto pic.twitter.com/RAt50vDm0l
— Tgr Rai Lazio (@TgrRaiLazio) August 26, 2016
La Protezione Civile ha annunciato che finora sono stati raccolti quasi 2,6 milioni di euro grazie alle donazioni fatte tramite il numero 45500. Le donazioni da due euro possono essere effettuate inviando un SMS a quel numero, o chiamandolo da telefono fisso.
È pari a 2.563.352 euro la cifra già raccolta a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto grazie al numero solidale 45500, attivo dalle 15 dello scorso 24 agosto.
Puoi donare dall’estero via @crocerossa per sostenere le persone colpite dal #terremoto #ItalyEarthquake pic.twitter.com/4l8fmuUPjB
— Farnesina (@ItalyMFA) August 26, 2016
La Regina Elisabetta II del Regno Unito ha fatto una donazione personale alla Croce Rossa in aiuto delle popolazioni del terremoto.
The Queen has made a personal donation to support the work of the Italian Red Cross in the search and rescue effort after #ItalyEarthquake
— Sky News Newsdesk (@SkyNewsBreak) August 26, 2016
#Terremoto: già operativo l'Ufficio Postale mobile di Visso (Macerata) https://t.co/kWpI421yQZ pic.twitter.com/RVMFzYB2Yk
— Poste Italiane (@PosteNews) August 26, 2016
Nelle ultime ore c’è stato un confronto polemico tra il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e il sindaco della città di Milano, Beppe Sala. Maroni con questo messaggio su Facebook ha proposto di usare alcune delle strutture di EXPO Milano 2015 per gli sfollati del terremoto:
Mettiamo a disposizione il Campo Base di Expo per ospitare gli sfollati del terremoto. Mi pare una destinazione idonea, invece che farci un campo “profughi”. Possiamo ospitare qui chi è stato colpito dal sisma oppure procedere rapidamente allo smontaggio e al rimontaggio delle strutture abitative nell’area colpita dal terremoto. Ho chiesto al mio assessore Simona Bordonali di sentire la Protezione civile nazionale, che ha subito accolto la nostra idea con entusiasmo. Bene, partiamo subito.
Sala ha risposto facendo notare che bisogna prima capire se sia fattibile ed economicamente sostenibile lo smontaggio e rimontaggio di quelle strutture, criticando l’annuncio di Maroni.
Questo terremoto è un dramma da non strumentalizzare.
La proposta di Maroni di utilizzare il campo base o i suoi moduli per gli sfollati del terribile terremoto sembra una delle tante dichiarazioni politiche che la Regione non ci fa mai mancare. Questa volta tentando anche una strumentalizzazione su una tragedia come quella che ha colpito il centro Italia. Consiglio quindi a Maroni di verificare con la società Expo 2015 SpA, proprietaria del campo base, la fattibilità dello smontaggio e rimontaggio delle strutture abitative. In ogni caso Milano farà di tutto per essere vicina ai nostri connazionali colpiti da questo dramma.
Maroni ha rilanciato l’iniziativa dicendo di non avere capito molto le critiche di Sala.
I vigili del fuoco hanno intanto annunciato che non risultano più persone disperse nelle Marche.
Il sindaco di Amatrice stima che in città ci siano ancora circa 15 persone disperse dopo il terremoto. Secondo il bilancio provvisorio della Protezione Civile, ad Amatrice sono morte 207 persone.
Da qualche giorno circolano messaggi, tweet e post su Facebook secondo cui il governo italiano e l’INGV (l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) avrebbero di proposito abbassato la magnitudo del terremoto nel Centro Italia del 24 agosto. I messaggi – non tutti uguali, ma comunque molto simili – sostengono che la magnitudo sarebbe stata abbassata da 6.2 a 6.0: questo perché, dicono quei messaggi, c’è una legge del maggio 2012 in base alla quale se la magnitudo è inferiore a 6.1 lo Stato non deve pagare i danni ed è tutto a carico degli enti locali. È una bufala: non è vero che la magnitudo è stata “abbassata” e non è vero che lo Stato italiano non pagherà i danni; i risarcimenti dei danni non si calcolano in base alla magnitudo e comunque quella legge del maggio 2012 fu soppressa pochi mesi dopo.
Ora incontro con @emergenzavvf ad #Arquata. Si fa recupero beni e mappatura territorio per riaprire centri storici pic.twitter.com/lkx8nN5j6h
— laura boldrini (@lauraboldrini) August 26, 2016
NEWS/ #Terremoto: stop assoluto invio aiuti ad Amatrice e Accumoli per evitare l'accumularsi di generi alimentari non necessari.
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) August 26, 2016
#SocialProCiv #terremoto: biglietti del treno gratuiti per sfollati e operatori della Protezione Civile #FS https://t.co/wXMXCX85hJ
— FSNews (@fsnews_it) August 26, 2016
L’INGV ha realizzato il video dell’animazione della propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto di Mw 6.0 delle ore 03.36 del 24 agosto 2016 che ha coinvolto le province di Rieti, L’Aquila, Perugia, Ascoli Piceno, Teramo.
Le onde di colore blu indicano che il suolo si sta muovendo velocemente verso il basso, quelle di colore rosso indicano che il suolo si sta muovendo verso l’alto. L’intensità del colore è maggiore per spostamenti verticali più veloci.
Ogni secondo dell’animazione rappresenta un secondo in tempo reale.
La velocità e l’ampiezza delle onde sismiche dipende dalle caratteristiche della sorgente sismica, dal tipo di suolo che attraversano e anche dalla topografia. Esse, quindi, non si propagano in maniera uniforme nello spazio e luoghi posti alla stessa distanza dall’epicentro risentono del terremoto in maniera completamente diversa.
In seguito al terremoto nel Centro Italia di mercoledì 24 agosto, in molti si sono chiesti a che punto è la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto del 2012 che interessò le province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna, il terremoto con più danni precedente a quello di questi giorni.
Il 25 agosto l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha approvato un provvedimento urgente per sospendere a partire dal 24 agosto, giorno del terremoto, la fatturazione e il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua per chi vive nelle zone colpite.
Il 24 agosto il sito News 24 Roma ha pubblicato un articolo intitolato “Putin: ‘Inviati 10 mila uomini della protezione civile russa per aiutare l’Italia’”. L’articolo è circolato molto sui social network, ma non ha alcun fondamento. L’agenzia di stampa russa Interfax nelle ore seguenti al terremoto ha pubblicato due notizie: la prima dice che Vladmir Putin ha inviato al presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi le proprie condoglianze dicendo di essere disposto ad offrire assistenza e la seconda dice che il ministro delle Emergenze russo ha scritto un telegramma al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio rinnovando l’offerta di assistenza per le operazioni di rimozione delle macerie e di ricerca dei dispersi. Per ora, non c’è alcuna notizia dell’invio di aiuti o soccorritori da parte della Russia.
La scorsa notte ad Amatrice la temperatura minima registrata è stata di 9 gradi, ad Arquata del Tronto e Accumoli di 10 gradi. Per i prossimi cinque giorni le temperature dovrebbero aumentare, e questa è una buona notizia per gli sfollati che dormono nelle tende dei campi allestiti dalla Protezione Civile. Amatrice si trova a quasi 1000 metri di altitudine, Arquata del Tronto a 780 e Accumoli a 860.
Testimonianze raccolte da Elisabetta Faraglia di Rieti Life, che si trova ad Amatrice:
Ora sono nei pressi del campanile: sono stanchi gli uomini dei vigili del fuoco de L’Aquila, i primi a intervenire insieme ai vigili di Rieti. “Cosa vuoi che ti racconto? – dice il caposquadra – Il terremoto mi accompagna da sempre, mia figlia è viva per miracolo e oggi ha 8 anni. Un momento difficile quello del primo intervento: è buio, c’è polvere, tutti ti chiamano, c’è paura e grida, tante. Chi vive non solo da operatore ma anche da cittadino colpito dal terremoto sa come stanno le cose e soprattutto sente il dolore delle persone che ancora non sanno cosa sarà. Già il problema è il futuro, come si vivrà nei prossimi anni”. Il caposquadra aquilano già intervistato dalle tv nazionali chiede di non essere menzionato, perché a lui non interessa la gloria. Però è stato disponibile e ci ha consegnato la sua viva esperienza. Lui è stato anche soccorritore in Puglia, nel disastro ferroviario delle settimane scorse. È rientrato da pochi giorni nella sua casa. Oggi è ad Amatrice e i suoi occhi parlano chiaro.
Sui luoghi da cui partono i soccorsi. Accanto ai nostri eroi in divisa. Tutti al lavoro, ciascuno al proprio posto. pic.twitter.com/lai7X2DvMo
— Angelino Alfano (@angealfa) August 26, 2016
#sismacentroitalia 06,28 scossa 4.8 Richter. Strada #Amatrice bloccata #genieri EI al lavoro per viabilità #soccorsi pic.twitter.com/Lrjgjgzqjl
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) August 26, 2016
#sismacentroitalia @Esercito nella rimozione delle macerie #Amatrice nella notte #ItalyEarthquake pic.twitter.com/x8itdKBKGZ
— StatoMaggioreDifesa (@SM_Difesa) August 26, 2016
La conferenza stampa delle 8:30 di questa mattina organizzata dalla Protezione Civile, dove tra le altre cose è stato annunciato il nuovo bilancio provvisorio di 267 persone morte a causa del terremoto.
Leonardo Nuccetelli sovrintendente del DVI, Disaster victim’s identification, il gruppo della polizia che si occupa dell’identificazione dei corpi, ha spiegato a SkyTg24 che molte persone morte nel terremoto sono state riconosciute dai familiari mentre altre non sono ancora state identificate. In questo caso, ha spiegato Nuccetelli, viene attivato un protocollo che prevede un’ispezione medica o in qualche caso un’autopsia, il prelievo delle impronte digitali e di un campione di DNA che viene inviato alla polizia scientifica per le analisi. Questo è naturalmente un procedimento più lungo rispetto al riconoscimento visivo.
Oltre a Sergio Mattarella anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi parteciperà domani mattina ad Ascoli Piceno ai funerali delle persone morte nel terremoto.
ANSA scrive che il duomo di Macerata, San Giuliano, è stato dichiarato inagibile per i danni «importanti e strutturali» causati dal terremoto in Centro Italia. Lo ha fatto sapere la Diocesi, dopo l’ultimo sopralluogo fatto insieme ai tecnici del Comune. Le fondamenta di San Giuliano risalgono al X secolo, mentre l’edificio attuale, in stile neoclassico, è un rifacimento settecentesco.
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano è stato intervistato su SkyTg24: è in visita ad Arquata del Tronto, ha parlato del cane Leo che ha partecipato ai soccorsi e «dell’immenso buio di questo dolore che ha comunque un bagliore di luce». Alfano ha ringraziato i soccorritori («215 soccorsi sono un miracolo laico») e ha detto che la filiera della Protezione Civile ha funzionato perfettamente.
Questa mattina il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha dichiarato all’ANSA che «bisogna radere al suolo il paese e ricostruirlo da capo, seguendo il modello originale del 1400». Ha anche precisato che la volontà sarebbe quella di «ricostruirlo nello stesso posto». In un’intervista di oggi al Corriere della Sera anche il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha parlato di ricostruzione e delle cosiddette “new town”: «Ogni terremoto ha la sua storia, non voglio giudicare le scelte fatte nel 2009 all’Aquila. Però stavolta a decidere saranno i sindaci. E credo che tutti preferiranno ricostruire il proprio paese lì dov’era». E ancora: «La decisione verrà presa quando usciremo dall’emergenza vera e propria. Quando imposteremo la ricostruzione daremo la parola a chi rappresenta la gente del posto. (…) So per esperienza che ha funzionato bene il modello dell’Emilia Romagna dove il commissario era il presidente della Regione. Le scelte vanno concordate con il territorio, fatte insieme e non calate dall’alto. Altrimenti non funzionano».
Domani, sabato 27 agosto, sarà giornata di lutto nazionale. Alle 11.30 ad Ascoli Piceno si svolgeranno anche i primi funerali delle persone morte nel terremoto. Alla cerimonia prenderà parte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che andrà anche ad Amatrice e nelle zone colpite. La messa verrà celebrata dal vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole e si svolgerà nel palazzetto dello sport.
Terremoto, la stima dei costi per rendere gli edifici sicuri https://t.co/NDdn86dbzp pic.twitter.com/5OwjpLeTAv
— InfoDataBlog (@24infodata) August 26, 2016
Si vedono chiaramente i danni provocati dal terremoto e i tendoni allestiti dalla Protezione Civile per chi è rimasto senza casa
Dopo l’ultima scossa di magnitudo 4.8 delle 6:28 di questa mattina è stato chiuso il Ponte a Tre Occhi su una strada regionale che è una delle principali vie di accesso verso Amatrice, anche per i soccorsi. Sono attualmente in corso verifiche per individuare vie di accesso alternative. Immacolata Postiglione, responsabile dell’ufficio emergenze della Protezione civile, ha detto: «Ieri notte abbiamo registrato un danno al ponte Tre occhi sulla strada regionale 260 che si è acutizzato con l’ultima scossa di stamane e che rende ora quel ponte non percorribile e chiuso».
#Terremoto #VigilidelFuoco la mappa con uomini e mezzi al lavoro (aggiornata al 25/8 ore 14) https://t.co/eW6CzBkLD1 pic.twitter.com/ilpO8nCUi9
— Il Viminale (@Viminale) August 26, 2016
Rispetto alla prima notte dopo il terremoto sono aumentate le persone che hanno deciso di dormire nei campi allestiti in diverse zone dalla Protezione Civile e che si trovano ad Accumoli, Amatrice, Arcuata e Montegallo (per il Lazio e le Marche) e in altri cinque comuni dell’Umbria. Sono stati resi disponibili 3400 posti letto in totale, secondo quanto dichiarato ieri dalla Protezione Civile: la prima notte ne sono stati usati circa 1200, la scorsa notte invece 2100. Molte persone hanno infatti deciso di dormire fuori casa anche nelle zone non gravemente colpite per la paura di nuove scosse e per un maggior senso di sicurezza
Il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti ha parlato ieri dopo una giunta straordinaria dedicata al terremoto: la decisione più importante che è stata presa è lo stanziamento di 5 milioni di euro per la gestione dell’emergenza «e per le esigenze che si potrebbero presentare nelle prossime ore».
Zingaretti ha anche parlato nello specifico del caso della scuola di Amatrice ristrutturata con criteri antisismici nel 2012 con fondi del Miur e seriamente danneggiata dal terremoto. Zingaretti ha poi spiegato che «tutta l’amministrazione si sta attivando per quel che riguarda la formazione, la scuola, in modo da garantire ai bambini di Amatrice ed Accumoli di non perdere neanche un minuto di lezione e così limitando al massimo i disagi». Ha infine ribadito quanto dichiarato già da altri presidenti di Regione e dalla Protezione Civile: «Non servono raccolte di abiti o di cibo perché le strutture della Protezione Civile hanno meccanismi di approvvigionamento strutturati e a volte le donazioni non coordinate rischiano involontariamente di creare problemi». Le priorità indicate da Zingaretti sono la raccolta di sangue (sono circa 2000 le sacche raccolte finora) e la raccolta di fondi.
Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 6 di mercoledì 24 agosto, sono circolate nuovamente informazioni non fondate e polemiche sulla mancata previsione della scossa. Il fatto è che, allo stato delle conoscenze attuali e delle tecnologie disponibili, non è possibile prevedere quando si verificherà un terremoto, come hanno spiegato più volte i ricercatori dell’INGV:
Cosa vuol dire in questo caso la parola “prevedere”? Si vuole qui intendere anno, mese, ora, luogo e magnitudo di una futura scossa di terremoto? In tal caso, gli americani, ad esempio, userebbero il termine “prediction”. Il termine “forecast” indica invece una previsione approssimativa che ci dice intervalli di tempo, di spazio e di magnitudo entro i quali si può verificare con maggiore probabilità della media un evento sismico. Val la pena di fare questa premessa perché possiamo ora rispondere alla domanda. La risposta è no, quando intendiamo previsioni del primo tipo. La risposta non può essere un “no” deciso nel secondo caso. Numerosi sono i precursori sismici, ossia quelle anomalie di alcuni parametri geofisici, osservate prima di alcuni terremoti. Un esempio di anomalia potrebbe essere una quiescenza sismica ovvero l’assenza di terremoti per un determinato periodo di tempo in un’ area considerata sismica. Studi per l’identificazione di precursori sismici sono condotti anche in Italia, grazie alla collaborazione con esperti di altri paesi dove questo tipo di metodologia è già collaudata. Si tratta comunque di previsioni approssimative che non possono essere utilizzate per dare un allarme alla popolazione. Altri esempi di precursori sismici sono la variazione inconsueta della velocità delle onde sismiche, variazioni nel contenuto di gas radon nelle acque di pozzi profondi, mutamenti nel livello delle acque di fiumi e di laghi, movimenti crostali.
Oltre ai fenomeni cosiddetti precursori è anche possibile attraverso l’ individuazione delle aree sismogenetiche, lo studio della loro sismicità storica e recente, dell’assetto tettonico e geologico, definire la pericolosità sismica del territorio in base alla quale adottare adeguate misure di prevenzione che possano ridurre gli effetti dei terremoti.
Ieri la procura di Rieti, nell’ambito delle indagini già in corso sul terremoto che ha colpito la zona di Amatrice, ha aperto un unico fascicolo con l’ipotesi di reato di disastro colposo. L’inchiesta è coordinata dal procuratore capo Giuseppe Saieva che ha parlato di un «fascicolo contenitore». Saieva ha compiuto un primo sopralluogo mercoledì 24 agosto disponendo una serie di sequestri. Ora la polizia scientifica dovrà effettuare i rilievi fotografici. L’inchiesta dovrà chiarire innanzitutto la questione dei crolli negli edifici ristrutturati di recente, come la scuola di Amatrice e il campanile di Accumoli.
Il campanile
Il campanile di Accumoli è crollato su una casa dove si trovavano una coppia e i loro due figli. Nessuno è sopravvissuto. Il campanile era stato restaurato da poco secondo criteri antisismici e con i fondi del terremoto del 1997. Il sindaco Stefano Petrucci ha detto che «non c’è stata imperizia nel restauro: un campanile anche restaurato da poco con il terremoto è lecito che crolli, lo dico da tecnico». Petrucci ha comunque ricordato che non è stato il Comune a occuparsi dei lavori.
La scuola
Il “Romolo Capranica” era invece l’edificio che ospitava le scuole materne, elementari e medie di Amatrice e che era stato inaugurato nel settembre del 2012 dopo una ristrutturazione per adeguarlo ai criteri anti sismici decisa in seguito al terremoto dell’Aquila. Ieri, durante la scossa delle 14.36 ci sono stati ulteriori crolli nella scuola, già parzialmente crollata nel terremoto di mercoledì. Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha fatto sapere che il comune si è costituito parte civile per la vicenda della scuola crollata «perché siamo parte lesa: se qualcuno ha imbrogliato, ha imbrogliato noi».
Secondo il Consiglio nazionale dei geologi, in Italia almeno 24 mila scuole sono in aree a rischio sismico. Il 60 per cento degli edifici che le ospitano è stato costruito prima del 1974, e dunque prima dell’introduzione delle norme antisismiche.
#terremoto raccolte più di 2000 sacche sangue. Per donare fissa appuntamento. Contatti qui https://t.co/mlDiiwy7hu pic.twitter.com/6HkQ2DZwSN
— Regione Lazio (@RegioneLazio) August 26, 2016
#Terremoto, un lavoro condiviso quello dei #vigilidelfuoco, #protezionecivile, forze dell'ordine e volontari #CRI. pic.twitter.com/JW3I19IxWg
— Croce Rossa Italiana (@crocerossa) August 25, 2016
Il direttore del Festival del cinema di Venezia, Alberto Barbera, ha annunciato che la cena di gala e il ricevimento sulla spiaggia per l’apertura della manifestazione sono stati annullati “in rispetto e solidarietà alle vittime del terremoto”. La Mostra del Cinema inizierà il prossimo 31 agosto.
Annullata cena di gala e ricevimento sulla spiaggia per l'apertura di #Venezia73 in rispetto e solidarietà alle vittime del terremoto
— Alberto Barbera (@AlbertoBarbera2) August 25, 2016
Continua la nostra ricognizione dall'alto della zona interessata dal #terremoto. Anche oggi saremo in volo pic.twitter.com/moMbXNbrx6
— Polizia di Stato (@poliziadistato) August 26, 2016
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, domani sarà ad Ascoli Piceno per partecipare ai funerali delle persone morte nelle Marche a causa del terremoto.
Il peraltro direttore del Post, Luca Sofri, ha letto questi titoli sulla homepage di una grande testata d’informazione in Italia:
“Amatrice, la scossa è in diretta: da paura il rombo”
“Amatrice, salvato il cane: il commovente incontro con il padrone”
“Gli sfollati e il doloroso recupero dei loro oggetti”
“Gli applausi, le lacrime: il salvataggio di Giorgia e Giulia emoziona il mondo”
“Pescara del Tronto, le terribili immagini del drone”.
E ha fatto un po’ di valutazioni: potete leggerle qui.
Rainews24 ha mostrato le immagini del recupero del corpo di una persona da un edificio crollato ad Amatrice. Secondo la testata, il conteggio fornito dalla Protezione Civile dovrebbe quindi essere aggiornato, passando da 267 a 268. È probabile che nei prossimi aggiornamenti forniti dalle autorità ci siano ulteriori variazioni nel bilancio dei morti a causa del terremoto, che continua a essere provvisorio.
Un aggiornamento dell’INGV sugli eventi sismici delle ultime ore nel Centro Italia:
Alle ore 8.00 del 26 agosto sono stati localizzati complessivamente circa 928 eventi: 100 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 10 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0.
Le persone salvate dalle macerie sono in tutto 238, ha detto la Protezione Civile: 215 grazie agli interventi dei vigili del fuoco e 23 grazie al lavoro degli operatori del soccorso alpino.
No, il governo non può destinare la vincita del SuperEnalotto al dopo-terremoto: è una proposta che circola da ieri soprattutto sui social network, ma non è fattibile perché – per cominciare – il SuperEnalotto è gestito da un’azienda privata.
#museums4italy Gli incassi dei musei statali di questa domenica saranno destinati alla ricostruzione. #terremoto pic.twitter.com/DoxtG75rQK
— MiBACT (@MiBACT) August 26, 2016
ANSA riferisce che ieri sera ad Amatrice c’è stato un “primo arresto per sciacallaggio”:
I carabinieri hanno arrestato un 45enne originario di Napoli, pluripregiudicato, che tentava di introdursi in un’abitazione disabitata a seguito del sisma, forzandone la porta con un cacciavite. Visti i militari, l’uomo si è dato alla fuga. Bloccato, ha ingaggiato una colluttazione con i carabinieri, che lo hanno arrestato.
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#TerremotoItalia, scossa ore 6.28, nuovi crolli edifici già lesionati: illesi tutti i #vigilidelfuoco al lavoro pic.twitter.com/79YN5ODUL0
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) August 26, 2016
La Protezione Civile ha anche dato qualche informazione aggiuntiva sui morti nei comuni più interessati dal terremoto:
• Amatrice 207
• Accumoli 11
• Arquata del Tronto 49.
La Protezione Civile ha appena comunicato il nuovo bilancio provvisorio: 267 morti. Le persone che sono state ricoverate in ospedale finora sono quasi 387, per le ferite subite a causa dei crolli: alcune di loro sono state già dimesse.
Nell’ultima notte, la Protezione Civile ha assistito nei campi di accoglienza 2.100 sfollati, i posti complessivamente disponibili sono più di 3mila.
La scossa delle 6:28 di magnitudo 4.8 ripresa dalla telecamera di SkyTg24 ad Amatrice.
Il terremoto non ha causato danni solamente alle abitazioni, ma anche a numerosi edifici del patrimonio storico-artistico della zona. Giovedì nel corso di una conferenza stampa, il ministro per i Beni e le attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha spiegato che sono “293 i beni culturali colpiti solo nella zona più ristretta, di cui 50 gravemente danneggiati o crollati”:
È certamente un numero destinato a salire vista la vastità della zona colpita dal sisma. I Comuni ci chiedono una ricostruzione dei borghi storici che sia fedele all’immagine che nei secoli questi centri storici hanno conservato, credo che sia una sfida che dovremmo raccogliere. Si può ricostruire garantendo anche la sicurezza antisismica. Quei luoghi devono tornare ad essere così come sono stati. È una sfida, ma l’Italia la deve a quelle comunità.
Tutti gli incassi dei musei statali della prossima domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati.
Le persone estratte vive dalle macerie negli ultimi due giorni sono state in tutto 215, hanno riferito i vigili del fuoco. Negli ospedali sono ricoverate circa 365 persone, rimaste ferite a causa dei crolli, alcune in modo grave.
Sempre durante il Consiglio dei ministri, si è deciso di adottare un decreto per il rinvio del pagamento di tasse e imposte a carico delle persone “residenti nei Comuni nei quali il terremoto ha provocato danni strutturali di gravità tale da impedire l’assolvimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini”.
I Comuni interessati sono:
Marche
Arquata del Tronto (AP), Acquasanta Terme (AP), Montegallo (AP), Montefortino (FM), Montemonaco (AP)
Abruzzo
Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Campotosto (AQ), Valle Castellana (TE), Rocca Santa Maria (TE)
Lazio
Accumoli (RI), Amatrice (RI)
Umbria
Preci (PG), Norcia (PG), Cascia (PG), Monteleone di Spoleto (PG).
La conferenza stampa tenuta ieri sera dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri. Durante la riunione si è deciso, tra le altre cose, di stanziare un primo fondo di emergenza da 50 milioni di euro per affrontare le prime necessità nei comuni interessati dal terremoto. Renzi ha anche annunciato di volere organizzare un piano che ha chiamato “Casa Italia” per affrontare in modo più sistematico, e fuori dalle emergenze, il tema degli adeguamenti antisismici e della messa in sicurezza del territorio nazionale.
La scossa delle 6:28 di magnitudo 4.8 ha avuto come epicentro un punto ad appena 3 chilometri di distanza da Amatrice, segnala l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ed è avvenuto a una profondità di 11 chilometri. È stata la scossa più intensa delle ultime ore, e superiore a quella di magnitudo 4.4 registrata ieri alle 14:36 che aveva causato altri crolli sempre ad Amatrice. INGV negli ultimi giorni ha segnalato centinaia di terremoti nella zona, con magnitudo comunque inferiore a quella dell’evento sismico principale di mercoledì notte, pari a 6.
#terremoto ML:4.8 2016-08-26 04:28:25 UTC Lat=42.60 Lon=13.29 Prof=11Km Zona=Rieti. https://t.co/gvcPDPDwxG
— INGVterremoti (@INGVterremoti) August 26, 2016