Perché gli studenti del Sud vanno meglio alla maturità?

Il sito "noiseFromAmeriKa" ha cercato di capire, dati alla mano, se ha ragione chi accusa i professori meridionali di essere più lassisti di quelli del Nord

(Dan Kitwood/Getty Images)
(Dan Kitwood/Getty Images)

Come ogni anno, il ministero dell’Istruzione ha pubblicato uno studio sui risultati degli esami di stato dell’ultimo anno scolastico: e mostra, come da molti anni, un evidente divario tra i voti ricevuti dagli studenti del Nord Italia e quelli del Sud, che sono decisamente più alti. I dati sono stati accompagnati dalle solite polemiche, con politici e opinionisti che accusano i professori meridionali di essere lassisti e troppo generosi. Marco Bollettino, che insegna matematica in una scuola secondaria (le vecchie superiori) ed è sindaco di Parella (un piccolo comune in Piemonte), ha confrontato i dati su noiseFromAmeriKa per capire le ragioni di questa discrepanza. Bollettino sottolinea, per esempio, che nei test INVALSI e in quelli OCSE – che sono standardizzati e permettono una valutazione dei risultati piuttosto obiettiva – sono gli studenti del Sud ad andare peggio, mentre quelli del Nord sono sopra la media italiana; ne deriva tra le altre cose una critica ai metodi di valutazione della maturità, che dipendono troppo dalle decisioni dei professori.

Ogni anno alla pubblicazione del report del Miur sugli esiti degli Esami di Stato si ripropone la stessa litania: le agenzie di stampa rilanciano la notizia rimarcando il record di “super meritevoli” nelle regioni meridionali, i governatori leghisti delle regioni del nord protestano citando i risultati dei test INVALSI e sui social si scatenano i commenti con le spiegazioni più fantasiose. Ma perché gli studenti del Sud ottengono voti più alti?

Come ogni anno, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha pubblicato il rapporto preliminare sugli esiti dell’Esame di Stato della scuola secondaria di II grado per l’anno 2015/2016.

Anche quest’anno si è confermato il trend che vede un’Italia spaccata in due, con le regioni del Sud che ottengono i risultati migliori, sia come voto medio, sia come numero di eccellenze, e quelle del Nord che si attestano su valori notevolmente inferiori. Particolarmente clamorosa è la situazione di Puglia e Calabria in cui circa un diplomato su dieci si è diplomato con un voto di 100/100 e dove moltissimi studenti (934 in Puglia e 334 in Calabria) sono riusciti ad ottenere addirittura la lode».

(Si ingrandisce con un clic)
tabella

«Puntuali, alla pubblicazione dei dati sono seguite le polemiche di Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto.

“Come è possibile che vi siano tanti 100 e lode nelle province del Sud quando queste ultime sono costantemente sotto la media nei Test Invalsi? O i test non funzionano o c’è qualche lassismo di troppo negli esaminatori”.

Al Governatore del Veneto si è contrapposto l’ex Ministro dell’Istruzione Beppe Fioroni, che in un’intervista a Lettera43.it ha definito come “bislacca” la tesi “di un Nord rigoroso e di un Sud che i voti li regala”.

Chi ha ragione? Per rispondere, vediamo di analizzare cosa dicono i dati a nostra disposizione.

(Continua a leggere sul sito di noiseFromAmeriKa)