I migranti bloccati a Como

Sono circa 500 e da settimane stanno cercando di arrivare in Svizzera: ieri hanno provato salire in massa a bordo di un treno, ma sono stati fermati dalla polizia

(EPA/FRANCESCA AGOSTA/TI-PRESS)
(EPA/FRANCESCA AGOSTA/TI-PRESS)

Sabato 20 agosto, alcune decine di migranti che da settimane sono accampati vicino alla stazione di Como hanno provato a salire a bordo di un treno diretto in Svizzera, e sono stati bloccati dalla polizia schierata in tenuta anti sommossa. Secondo alcuni giornalisti che si trovano sul posto, il tentativo è iniziato quando si è diffusa la falsa voce che alcune centinaia di migranti fossero riusciti a oltrepassare il confine svizzero salendo a bordo di un treno.

La situazione a Como è complicata sin dalla fine di luglio, quando la polizia svizzera ha iniziato a controllare il confine in maniera sistematica bloccando la strada ai migranti che cercavano di raggiungere il paese. In pochi giorni, nel parco davanti alla stazione ferroviaria di Como si è formato un accampamento dove al momento vivono circa 500 persone. Si tratta di un numero a spanne, visto che ci sono continui arrivi e partenza. Venerdì, poche ore prima di cercare di salire sul treno, i migranti avevano scritto una lettera al prefetto della città chiedendogli di fare pressioni affinché il confine venisse riaperto e lamentando che alcuni di loro sono stati trasferiti con la forza “al sud Italia”, probabilmente in alcuni centri hotspot. Nella lettera, si legge:

«Chiediamo il rispetto delle leggi che riconoscono il nostro diritto di movimento, che sono in questo momento violate dalla Svizzera. Chiediamo un provvedimento straordinario che possa permetterci di muoverci o almeno che la sua voce possa unirsi alla nostra, per fare pressione sulle autorità svizzere e europee, provando a sbloccare questa insostenibile situazione che sta rovinando le nostre vite e ci sta rendendo un fastidio per gli abitanti della città»

Venerdì, il prefetto Bruno Corda e il sindaco di Como Mario Lucini hanno detto che 300 dei 500 migranti accampati davanti alla stazione saranno trasferiti in un campo provvisorio allestito in un’area di proprietà comunale di circa 2.500 metri quadrati, dove saranno sistemati alcuni moduli abitativi, un presidio sanitario e un servizio per fornire informazioni legali. L’area sarà gestita dalla Croce Rossa e ci vorranno ancora alcune settimane per renderla completamente operativa. Fino ad oggi, i migranti presenti in stazione vengono seguiti e aiutati da associazioni locali e dalla Croce Rossa: prima di sabato, non erano stati causa di nessun problema rilevante di ordine pubblico.

A Ventimiglia, in Liguria, la decisione del governo francese di chiudere il confine ha creato in diverse occasioni una situazione simile, con centinaia di migranti bloccati in città e sistemati in accampamenti di fortuna. All’inizio del mese, i migranti avevano tentato di forzare il confine, causando una serie di incidenti con la polizia.