Oggi c’è stata la direzione nazionale del PD

La prima dopo le elezioni amministrative: Renzi e Cuperlo hanno discusso di nuovo sul fatto che il presidente del Consiglio è anche il segretario del PD

(ANSA/ GIUSEPPE LAMI)
(ANSA/ GIUSEPPE LAMI)

Aggiornamento: Oggi c’è stata a Roma la direzione nazionale del Partito Democratico, la prima dopo le elezioni amministrative di giugno. Il presidente del Consiglio e segretario del PD Matteo Renzi ha parlato del referendum costituzionale di ottobre, con cui verrà deciso se approvare o respingere la legge Boschi. Renzi ha detto che il referendum è importante «non per i destini di qualcuno ma per il futuro della credibilità della classe politica italiana», e ha ribadito che in caso di vittoria dei “no” si dimetterà da presidente del Consiglio. Parlando di Brexit, il referendum con cui il Regno Unito ha deciso di lasciare l’Unione Europea, Renzi ha detto che da tempo il PD dice che l’Unione Europea «così com’è non va», e che «la flessibilità non è una concessione all’Italia ma dovere di buon senso per l’UE».

La direzione del PD ha votato contro l’ordine del giorno, che era stato presentato dall’ex capogruppo del PD alla Camera Roberto Speranza, che chiedeva che il PD concedesse “piena cittadinanza alle ragioni del no al referendum costituzionale”. Gianni Cuperlo, uno dei principali esponenti della cosiddetta minoranza del PD, ha criticato il fatto che Renzi sia capo del governo e contemporaneamente segretario del PD, e ha detto che al prossimo congresso non sosterrà «un capo ma un ticket composto da una candidatura solida per la guida del governo e una personalità diversa per la guida del partito». Secondo Cuperlo, «la teoria del doppio incarico ha vissuto finalmente una sperimentazione e l’esperimento è fallito perché è sbagliato costringere un partito solo nella dimensione del governo». Renzi ha risposto che se la minoranza del PD vuole un altro segretario deve chiedere un congresso e vincerlo, e se vuole separare la carica di segretario da quella di presidente del Consiglio deve proporre una modifica dello statuto del PD. Renzi ha anche sostenuto che finché sarà segretario «le correnti non torneranno a guidare il partito».

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Oggi pomeriggio a partire dalle 15 si riunirà la direzione nazionale del Partito Democratico, la prima dopo le elezioni amministrative dello scorso giugno, dove il PD è andato così così, perdendo sorprendentemente a Torino, meno sorprendentemente a Roma e vincendo per un pelo a Milano. L’assemblea sarà ospitata nella sala convegni del Rome Life Hotel.