Le foto del Gay Pride nel mondo
È stata la solita gran festa in tantissime città, da New York a Milano ma anche in Sud America e in Asia; in Turchia invece per niente
Giugno è il “mese ufficiale dell’orgoglio LGBT” e in decine di città del mondo si tengono sfilate a sostegno dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender. Le parate principali si tengono tradizionalmente verso la fine del mese per ricordare i cosiddetti “moti di Stonewall”, una serie di violenti scontri fra persone omosessuali e polizia che avvennero il 28 giugno 1969 a New York, in un bar frequentato soprattutto da omosessuali che il presidente Barack Obama ha dichiarato quest’anno monumento nazionale. Nelle prime ore del mattino di quel giorno alcuni agenti irruppero violentemente nel bar Stonewall Inn per identificare i presenti, causando però una specie di rivolta (ai tempi compiere atti omosessuali era ancora considerato un reato in molti stati americani): oggi l’episodio viene considerato simbolicamente come il momento della nascita del movimento a sostegno dei diritti delle persone LGBT nel mondo.
Quest’anno nei cortei delle principali città del mondo sono stati mostrati striscioni e foto in ricordo della strage di Orlando del 12 giugno, in cui 49 persone sono state uccise al Pulse, un locale gay della città. Oltre alle bandiere arcobaleno molti manifestanti avevano addosso qualcosa di arancione, perché in questi giorni l’arancione è diventato il simbolo dei morti di Orlando. Le manifestazioni sono state colorate e pacifiche. A quella di New York ha partecipato anche Hillary Clinton, prima candidata donna alla presidenza degli Stati Uniti, con il Partito Democratico.
A Istanbul, in Turchia, il Gay Pride era stato vietato dal governo per ragioni di sicurezza dopo che alcuni gruppi islamisti e ultranazionalisti ne avevano chiesto l’annullamento minacciando di intervenire. Domenica 19 gli organizzatori avevano comunque deciso di manifestare e il corteo è stato interrotto dalla polizia che aveva usato gas lacrimogeni. Domenica 26 giugno è stata organizzata una nuova manifestazione ma la polizia è intervenuta nuovamente in tenuta antisommossa, per disperdere decine di partecipanti. Ci sono state delle cariche e alcune persone sono rimaste ferite.