Cosa sta facendo questa orca?

Vive in un parco acquatico, un video la mostra uscire dall'acqua dopo uno spettacolo e restare sul bordo per dieci minuti: alcuni parlano di "tentato suicidio"

di Ben Guarino − The Washington Post

Un video a bassa qualità mostra un’orca sdraiata su una banchina di cemento in un acquario di Tenerife, nelle isole Canarie, con la pancia a terra e la testa che si muove lentamente. Secondo “Dolphin Project”, l’organizzazione animalista no-profit che ha diffuso il video, l’orca − una femmina in cattività chiamata Morgan − è uscita dall’acqua dopo uno spettacolo all’acquario Loro Parque ed è rimasta sul bordo della vasca per dieci minuti. «In natura non si vedrebbe mai un comportamento del genere», ha detto in un comunicato Richard O’Barry, fondatore di “Dolphin Project” e animalista che in passato ha addestrato i delfini della serie televisiva Flipper. “Dolphin Project” ha detto di non essere in grado di spiegare per quale motivo Morgan sia uscita dall’acqua, ma ha definito la scena «inquietante».

A seconda di chi lo guardi, il filmato mostra un comportamento innaturale o, forse, un tentativo di suicidio dell’orca. Oppure è un comportamento normale, come ha scritto Loro Parque in un comunicato. Un esperto di orche contattato dal Washington Post non ha voluto commentare il video, e ha detto che senza contesto non è possibile capire quale fosse l’intenzione dell’animale. «È del tutto illogico e assurdo sostenere che la lunghezza e la qualità del video siano sufficienti per trarre conclusioni e fare dichiarazioni di questo tipo», si legge nel comunicato dell’aquario. «Per le orche che vivono in natura lo spiaggiamento è un comportamento naturale. Nella regione argentina di Valdes, per esempio, vive un gruppo di orche che ha imparato a cacciare i cuccioli di leone di mare nelle acque basse vicino alla costa».

In generale non c’è consenso scientifico sul fenomeno degli spiaggiamenti dei cetacei, soprattutto quelli di massa. «Ci sono molte ragioni che spiegano gli spiaggiamenti di gruppo, ma gli esperti non sono d’accordo», aveva detto il biologo marino della Oregon State University al sito di notizie scientifiche LiveScience nel 2010. In un’intervista di gennaio Rob Deaville, responsabile del programma d’indagine sugli spiaggiamenti dei cetacei del Regno Unito, aveva detto al settimanale scientifico New Scientist che i cetacei potrebbero arenarsi sulla costa dopo aver perso l’orientamento, per colpa del rumore o dell’inquinamento. Nei casi di spiaggiamenti singoli, tra le cause sono state indicate malattie, ferite e l’età avanzata degli animali.

Spesso gli spiaggiamenti sono mortali. In molti casi i veterinari che si occupano di animali selvatici sostengono che la procedura migliore per i cetacei spiaggiati sia l’eutanasia, anche quando gli animali vengono trovati prima che inizino a disidratarsi: a causa della loro enorme massa, le orche hanno bisogno dell’acqua per sostenere il loro corpo; sulla terra il loro stesso peso comprime gli organi e altri tessuti −  racconta New Scientist − e si riempie di mioglobina, una proteina tossica per i reni. Dopo aver passato un’ora a terra, i danni ai reni potrebbero essere talmente gravi da non permettere agli animali di sopravvivere anche se dovessero essere riportati in acqua. Le orche non sembrano fare eccezione: uno studio del 2013 sui casi di spiaggiamenti di orche a partire dal 1925 ha scoperto che solo il 12 per cento delle orche sopravvivono a uno spiaggiamento. Lo studio però specifica che non è chiaro se il restante 88 per cento sia morto sulla terra o in mare, dal momento che storicamente poche orche vengono sottoposte a necropsia.

Non è chiaro se il video di Morgan mostri davvero un tentativo di spiaggiamento. L’acquario sostiene che le sue orche possono uscire dall’acqua in sicurezza per brevi periodi di tempo. «Le orche di Loro Parque sono addestrate per uscire dall’acqua spontaneamente», si legge nel comunicato dell’acquario. «Questo comportamento ha diversi scopi: per esempio, presentare l’animale al pubblico, svolgere esami medici, esaminare lo sfiatatoio, oppure verificare il loro udito». Il video, però, ha riacceso le polemiche intorno allo stato di cattività di Morgan, l’unica delle sei orche dell’acquario nata in natura (le altre sono in prestito da SeaWorld, una famosa catena di parchi marini americana). Morgan fu catturata in stato di malnutrizione e disidratazione nel 2010, al largo della costa dei Paesi Bassi. Nonostante in molti paesi esistano norme che vietano la cattura di mammiferi marini, Morgan fu catturata grazie a un permesso di “salvataggio, riabilitazione e liberazione”, stando alla Free Morgan Foundation, un gruppo fondato dalla biologa marina Ingrid Visser che si adopera per la liberazione dell’orca da Loro Parque.

La permanenza di Morgan a Loro Parque è da tempo un argomento di discussione: secondo i critici l’orca è trattenuta illegalmente. Uno studio pubblicato nel 2012 dalla rivista Transanational Environmental Law ha concluso che «la decisione finale delle autorità dei Paesi Bassi» di dare Morgan all’acquario, invece di liberarla una volta conclusa la riabilitazione, «fu sbagliata da un punto di vista giuridico». Al sito neozelandese Stuff.co.nz, Visser ha detto che le azioni di Morgan nel video sono «completamente sbagliate: in nessuna parte del mondo un’orca in natura si metterebbe su una banchina di cemento».

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