Come se la passa Volkswagen

Gli effetti dello scandalo sulle emissioni si fanno sentire: i ricavi del suo marchio più noto negli ultimi tre mesi sono stati un settimo rispetto al 2015

(AP Photo/Markus Schreiber)
(AP Photo/Markus Schreiber)

Nel primo trimestre del 2016 Volkswagen ha prodotto utili operativi per 73 milioni di euro, circa un settimo rispetto ai 514 milioni di euro realizzati nello stesso periodo nel 2015. Il risultato è stato condizionato dallo scandalo sui motori diesel truccati per risultare meno inquinanti, emerso circa nove mesi fa negli Stati Uniti e che ha interessato milioni di automobili vendute dall’azienda in buona parte del mondo. Il margine operativo di Volkswagen – cioè il reddito senza considerare interessi, imposte e ammortamenti – è stato dello 0,3 per cento, molto distante dagli obiettivi fissati dagli analisti al 6 per cento. Le cose sono andate meglio nel complesso per il gruppo Volkswagen AG, che oltre a Volkswagen controlla molti altri marchi come Audi e Porsche: ha prodotto utili operativi per 3,44 miliardi di euro, rispetto al risultato precedente di 3,33 miliardi di euro.

Lo scandalo delle emissioni
Da mesi Volkswagen è al lavoro per rilanciare il suo marchio, riottenere la fiducia dei suoi clienti e aumentare le vendite dei suoi veicoli. Gli sforzi si stanno concentrando soprattutto sul marketing, con campagne per promuovere i modelli più conosciuti e di successo, cercando di lasciare il più possibile in secondo piano i problemi legali che l’azienda deve ancora affrontare per avere truccato i suoi motori diesel. L’azienda finora ha messo da parte circa 16,2 miliardi di euro per la riparazione di 11 milioni di automobili diesel, alle quali devono essere applicate modifiche alle centraline e aggiunto un filtro per renderle meno inquinanti senza incidere troppo sulle loro prestazioni. Il denaro accantonato serve anche per coprire le spese legali e prepararsi al pagamento delle multe.

Verso un accordo negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, Volkswagen dovrebbe trovare un accordo con il governo e i rappresentanti legali dei suoi clienti entro la fine di giugno. Non è però ancora chiaro quanto l’azienda dovrà pagare per risolvere i contenziosi legali né a quanto ammonteranno le multe, decise dal governo federale e dai singoli stati, per avere violato le leggi sulle emissioni. Volkswagen deve inoltre affrontare un’inchiesta da parte del Dipartimento di Giustizia, che potrebbe portare a ulteriori sanzioni nei suoi confronti. I rimborsi per i singoli clienti dovrebbero interessare almeno 482mila proprietari di automobili Volkswagen, con emissioni 40 volte superiori a quelle consentite dalla legge.

Volkswagen per ora ritiene che i 16,2 miliardi di euro accantonati saranno sufficienti per affrontare le spese derivanti dall’accordo negli Stati Uniti. Lo scorso aprile l’azienda aveva già concordato un piano preliminare con le autorità statunitensi per aggiustare, o riacquistare, il quasi mezzo milione di automobili con motori diesel truccati. Ma le spese potrebbero essere molto più alte se l’indagine del Dipartimento di Giustizia portasse a un processo penale e se saranno avviate class action contro l’azienda per la sua condotta, da parte dei clienti. In Europa la campagna di richiamo dei veicoli interessati proseguirà almeno fino al 2017, con ulteriori costi per la società.

Gli altri marchi
Commentando i risultati della trimestrale, il CEO di Volkswagen AG ha detto che l’azienda “ha ottenuto risultati rispettabili in condizioni difficili” e ha annunciato che il 2016 sarà un “anno di transizione” per riorganizzare le attività del gruppo. A metà giugno l’azienda presenterà un nuovo piano strategico per i prossimi dieci anni, con la speranza di spostare l’attenzione verso i progetti futuri dalle vicende degli ultimi mesi. Le iniziative che saranno annunciate dovrebbero comprendere novità sulle automobili elettriche, accordi con fornitori di servizi e sistemi per la guida automatica. Per quest’anno Volkswagen AG non esclude comunque un calo dei ricavi complessivo intorno al 5 per cento.

Volkswagen è il marchio più in difficoltà di Volkswagen AG a causa dello scandalo sulle emissioni e la scarsa fiducia da parte dei clienti, che secondo gli analisti condizionerà le vendite dell’azienda ancora per mesi. Gli altri marchi hanno fatto registrare risultati positivi grazie a una lieve ripresa del mercato dell’auto e una crescita della domanda in Cina. Nei primi tre mesi del 2016, le 12 società sotto Volkswagen AG hanno venduto lo 0,8 per cento di veicoli in più in tutto il mondo rispetto ai primi tre mesi del 2015. Le vendite sono state pari a 2,5 milioni di automobili contro i 2,46 milioni venduti da Toyota, il principale concorrenze dell’azienda tedesca.

Porsche ha raggiunto gli 895 milioni di euro di utiii operativi, rispetto ai 765 milioni di euro nello stesso periodo nel 2015. Skoda ha raggiunto i 315 milioni di euro, con un aumento del 30 per cento in un anno. Audi ha prodotto utili operativi per 1,3 miliardi di euro, in linea con i primi tre mesi dell’anno precedente, mentre Seat è passata dai 33 milioni di euro del primo trimestre del 2015 a 54 milioni di euro di quest’anno.