“TIM PRIME go”: cos’è e come si disattiva

È un servizio a pagamento che si applicherà automaticamente a chiunque abbia un piano tariffario base: si attiverà dal 15 giugno, se non fate niente

(GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
(GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)

“TiM PRIME go” è il nuovo servizio di TIM che, a partire dal 15 giugno, sarà applicato automaticamente agli utenti con un piano tariffario base ricaricabile. “TIM PRIME go” avrà un costo di 49 centesimi a settimana, che si aggiungeranno al costo del piano tariffario base (che è quello che si applica se non ci sono altre offerte attive sulla linea – come TIM Special, Young, etc. – o quando si esaurisce la quantità di minuti, SMS o giga prevista dalla propria offerta). Per verificare se il proprio piano tariffario rientra tra quelli coinvolti da “TIM PRIME go” si può chiamare il 409162 o accedere alla sezione My TIM Mobile.

In cosa consiste e come si disattiva “TIM PRIME go”

Con “TIM PRIME go” resteranno invariate tutte le altre condizioni economiche del proprio contratto telefonico. Non subiranno variazioni eventuali offerte con minuti, SMS e giga inclusi, attive sulla linea. Il nuovo servizio di TIM darà agli utenti la possibilità di richiedere alcuni vantaggi: biglietti 2×1 per andare al cinema; si potranno guardare gratis tutti i contenuti premium dell’APP Serie A TIM, l’applicazione ufficiale del campionato di calcio di Serie A, e seguire il calciomercato, le news e il campionato della Serie A TIM 2016/2017;  si potrà scegliere, inoltre, un numero preferito a cui poiter destinare chiamate e SMS illimitati (Il primo inserimento è gratuito, le successive modifiche avranno un costo di 2 €).

Se non si vuole avere “TIM PRIME go” si può passare a un altro piano tariffario base. Per farlo si deve chiamare il 409162 o il 119, oppure compilare l’apposito modulo, o inviare un SMS al 119 con testo “CESSAZIONE SIM”. La disattivazione del servizio non comporta penali se la si effettua entro la data riportata nell’SMS che TIM sta inviando in questi giorni ai suoi utenti.

Il precedente di “TIM PRIME” e la sospensione da parte dell’Agcom

Poche settimane fa TIM aveva introdotto un servizio quasi identico a questo, “TIM PRIME”, che una volta attivato, al costo di 49 centesimi a settimana, avrebbe permesso agli utenti TIM di avere chiamate e SMS illimitati verso un numero TIM a scelta, l’attivazione gratuita della navigazione 4G, l’attivazione di una funzione che permetteva di vincere dei premi per ogni ricarica e l’accesso ad un’assistenza tecnica dedicata. Secondo i piani dell’azienda, “TIM PRIME” si sarebbe dovuta attivare automaticamente dal 10 aprile per tutti i clienti con una tariffa prepagata.

L’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, lo aveva sospeso sostenendo che TIM proponesse in maniera illegittima l’attivazione della promozione con l’opt-out: cioè il sistema con cui tutti gli utenti con una tariffa prepagata avrebbero automaticamente accettato l’attivazione di “TIM PRIME” senza dare il proprio consenso diretto, salvo tirarsene fuori. Le promozioni opt-out non sono tutte bandite: in questo caso però “TIM PRIME” avrebbe avuto un costo troppo alto per essere attivata con questo sistema. Secondo il presidente dell’Agcom, Angelo Marcello Cardani, l’attivazione del servizio non rappresentava “una modifica del prezzo o delle caratteristiche dei servizi per i quali l’utente ha fornito il proprio consenso contrattuale, bensì una vera e propria introduzione di prestazioni (e costi) nuovi e mai richiesti dall’utente”.