C’è un gigantesco incendio nell’Alberta

Nella provincia dell’Alberta, una delle più ricche del Canada, è stato dichiarato lo stato di emergenza per un grande incendio che si è sviluppato negli ultimi giorni, rendendo necessaria l’evacuazione di quasi 90mila persone nella zona di Fort McMurray famosa per la produzione del petrolio dalle sabbie bituminose. L’incendio è iniziato domenica 1 maggio e si è propagato rapidamente: ha già distrutto circa 1.600 edifici e secondo gli esperti potrebbe bruciare buona parte della città, se non si troverà il modo di rallentare la sua avanzata nelle prossime 24 ore. Per precauzione, diverse aziende petrolifere hanno sospeso le loro attività estrattive e chiuso gli oleodotti. Le aree urbane nel raggio di 50 chilometri a sud di Fort McMurray hanno ricevuto l’ordine di evacuazione mercoledì 4 maggio, per ora non ci sono notizie né di morti né di feriti.

L’incendio è ormai visibile a decine di chilometri di distanza e ha prodotto un’enorme quantità di polvere e fumo. James Cook di BBC News ha raggiunto la zona e spiega che sembra di avere a che fare con un’eruzione vulcanica: il fumo è molto denso e talvolta si sviluppano fulmini al suo interno, proprio come accade nelle alte colonne di cenere prodotte dai vulcani. A Fort McMurray lavorano decine di vigili del fuoco, ma per il resto la città appare piuttosto deserta. L’incendio occupa una superficie stimata di 100 chilometri quadrati.

Complici i giorni ventosi e le temperature superiori alla media stagionale, l’incendio si è diffuso molto rapidamente e per ora non si è riusciti a contenerlo. Il vento l’ha spinto verso nord-est, mettendo in pericolo le aree di Thickwood e Timberlea, nei pressi delle quali c’è un aeroporto. Il problema è che più passa il tempo senza riuscire a fermare l’avanzata delle fiamme, più diventa difficile farlo; le autorità si stanno preparando all’eventualità di perdere buona parte di Fort McMurray e delle aree confinanti.