ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Le multe dell’AGCM per i diritti televisivi della Serie A

Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e Infront dovranno pagare in tutto più di 60 milioni di euro

L’AGCM, l’autorità che si occupa di tutelare la concorrenza sul mercato italiano, ha deciso di multare Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e Infront al termine di un’indagine sulla gara per l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A relativi al triennio 2015-2018. Nel 2014 Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e Infront si erano accordate per suddividersi i diritti televisivi in modo lesivo del regime di concorrenza del mercato, ha stabilito l’autorità. Questo vuol dire, in altre parole, che Sky e Mediaset si sarebbero illegalmente accordate per spartirsi i diritti per le partite di Serie A e che l’avrebbero fatto per escludere dall’asta altri “concorrenti” (per esempio Eurosport) e ridurre i costi per l’acquisto dei diritti. Mediaset dovrà pagare 51,5 milioni di euro di multa, mentre la Lega, Infront e Sky – come spiega il Fatto Quotidiano – dovranno versare rispettivamente 1,9, 9 e 4 milioni di euro.

Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e Infront: tutti condannati a pagare una multa record di 66 milioni di euro per aver alterato nel 2014 la gara sui diritti televisivi sul campionato di Serie A per il triennio 2015-2018. Era il tassello mancante. Ed è arrivato oggi. La decisione dell’Antitrust non ha precedenti: secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’intesa tra concorrenti si è realizzata sostituendo con una soluzione concordata l’esito dell’assegnazione dei pacchetti A, B e D che discendeva dal confronto delle offerte presentate dai broadcaster il 5 giugno di quello stesso anno. In base a quanto detto, l’Agcm ha condannato Mediaset Premium a pagare 51,5 milioni di euro di multa, mentre la Lega, Infront e Sky dovranno versare rispettivamente 1.9, 9 e 4 milioni di euro.

La sentenza è arrivata a conclusione del procedimento avviato il 13 maggio 2015 e che ha appurato l’intesa restrittiva della concorrenza. Gli operatori, secondo l’antitrust, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, hanno alterato la gara. La Lega calcio, su suggerimento e con l’ausilio di Infront, invece di aggiudicare su questa base i diritti ha promosso – secondo l’Agcm – una soluzione negoziale che, in contrasto con le regole del bando, ha recepito l’assegnazione concordata con i due principali concorrenti. Per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, RTI/Mediaset Premium ha condiviso la soluzione concordata per l’assegnazione dei diritti fin dall’apertura delle buste, in ragione delle offerte da essa presentate. Né l’autorizzazione ricevuta a concedere la sub-licenza sul pacchetto D avrebbe potuto ingenerare alcun affidamento sulla liceità delle condotte assunte dalle parti, emerse solo in seguito agli accertamenti ispettivi svolti dall’Autorità.

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