• Mondo
  • Martedì 22 marzo 2016

Le foto dell’ultimo giorno di Obama a Cuba

È ripartito oggi dopo aver fatto un discorso al popolo cubano, aver incontrato alcuni dissidenti e aver guardato allo stadio una partita di baseball

Barack Obama e Raul Castro allo stadio durante la partita di baseball tra i Tampa Bay Rays (squadra della Florida) e la nazionale cubana, L'Avana, 22 marzo 2016 (Chip Somodevilla/Getty Images)
Barack Obama e Raul Castro allo stadio durante la partita di baseball tra i Tampa Bay Rays (squadra della Florida) e la nazionale cubana, L'Avana, 22 marzo 2016 (Chip Somodevilla/Getty Images)

Domenica 20 marzo Barack Obama è diventato il primo presidente statunitense in carica a visitare l’isola negli ultimi 88 anni e dai tempi della rivoluzione comunista di Fidel Castro. L’ultima visita di un presidente risale al 1928, quando Calvin Coolidge vi inaugurò il congresso Panamericano. Il viaggio di Obama è finito oggi, martedì 22 marzo. Dopo la notizia degli attentati di Bruxelles il presidente degli Stati Uniti ha parlato durante una conferenza stampa dicendo: «Faremo tutto quello che è necessario per aiutare i nostri amici e alleati del Belgio per consegnare alla giustizia i responsabili», e ha aggiunto che l’attentato deve ricordare che «dobbiamo stare uniti, indipendentemente dalla nazionalità, etnia o religione, per combattere contro la piaga del terrorismo: possiamo sconfiggere chi minaccia la sicurezza delle persone nel mondo, e lo faremo».

Subito dopo il suo arrivo Obama ha visitato la Città Vecchia dell’Avana, il Museo de la Ciudad dove, nel cortile, si è fermato davanti a una statua di Cristoforo Colombo. Poi alla Cattedrale dell’Avana ha incontrato il cardinale Jaime Ortega, che ha avuto un ruolo importante nella svolta diplomatica del dicembre 2014 quando gli Stati Uniti annunciarono la fine di cinquant’anni di ostilità. Lunedì Obama ha incontrato Raul Castro e il presidente cubano ha diffuso un comunicato nel quale si è detto felice della decisione del presidente degli Stati Uniti di permettere i voli commerciali a Cuba. Castro ha anche ammesso che Obama vorrebbe togliere completamente l’embargo, ma che il Congresso non glielo permette. Dopo l’incontro, Castro e Obama hanno tenuto una conferenza stampa congiunta alla presenza dei giornalisti, durante la quale, come ha spiegato Politico Obama ha approfittato per tendere una piccola trappola a Raul Castro costringendolo a rispondere pubblicamente – probabilmente per la prima volta – a domande sulle violazioni dei diritti umani a Cuba e sui suoi prigionieri politici.

Il momento più importante della visita di Barack Obama è stato oggi con il “discorso al popolo cubano” dal teatro dell’Avana che è stato trasmesso anche in diretta dalla televisione di stato. Obama ha detto di essere venuto a Cuba «per seppellire le ultime tracce della Guerra Fredda», ha spiegato che «spetta ai cubani scegliere il proprio futuro» e che «l’embargo finirà», nonostante sui tempi non possa dare una risposta precisa: «Quello che abbiamo fatto per cinquant’anni non è servito né ai nostri interessi né agli interessi del popolo cubano». Nel pomeriggio, il presidente USA ha incontrato alcuni dissidenti cubani tra i quali la leader delle Damas de Blanco, Berta Soler, arrestata domenica 20 marzo durante una manifestazione e rilasciata lunedì. Infine ha assistito con Castro a una partita di baseball tra i Tampa Bay Rays (squadra della Florida) e la nazionale cubana.