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I componenti dell’ultimo consiglio di amministrazione di Banca Etruria sono indagati per bancarotta fraudolenta: nel registro degli indagati c’è anche Pier Luigi Boschi, padre della ministra delle Riforme

La Procura di Arezzo ha iscritto nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta i 15 componenti dell’ultimo consiglio di amministrazione di Banca Etruria in carica dal 4 maggio 2014 all’11 febbraio 2015 prima del commissariamento deciso proprio nel febbraio del 2015. Il cda era guidato da Lorenzo Rosi, presidente, e dai suoi vice Alfredo Berni e Pier Luigi Boschi, padre della ministra per le Riforme Maria Elena.

Nella dichiarazione di insolvenza del tribunale e nella relazione degli ispettori di Bankitalia, i filoni principali dell’indagine sono tre: gli esborsi per gli «stipendi d’oro», per le consulenze e i finanziamenti concessi ad alcune società che erano in conflitto di interessi con gli amministratori.

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