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  • Giovedì 10 marzo 2016

L’ultima telefonata di Salvatore Failla alla famiglia

La moglie di uno dei due ostaggi italiani uccisi in Libia ha fatto ascoltare ai giornalisti la voce registrata del marito che chiede aiuto, in una telefonata dello scorso ottobre

Rosalba Failla durante la conferenza stampa a Roma.
Rosalba Failla durante la conferenza stampa a Roma.

Rosalba Failla – moglie di Salvatore Failla, uno dei due ostaggi italiani uccisi in Libia la scorsa settimana in circostanze ancora poco chiare – ha fatto ascoltare ai giornalisti l’ultima telefonata che ha ricevuto dal marito, risalente all’ottobre scorso. Failla era stato rapito a luglio del 2015 insieme ad altri tre cittadini italiani che come lui lavoravano per la società di costruzioni “Bonatti”. Nella telefonata si sente la voce pre-registrata di Salvatore Failla che dice alla moglie di non stare bene e di avere bisogno di cure mediche, e aggiunge di avvertire i giornali e i telegiornali per accelerare la sua liberazione. Si sente anche la moglie che chiede di parlare direttamente con il marito, e la voce di uno dei sequestratori che dice qualcosa in italiano. Dopo quella telefonata, Rosalba Failla non ha più risposto al telefono su richiesta del ministero degli Esteri italiano (a eccezione di una volta sola, quando però non è riuscita a parlare con il marito).

I corpi di Salvatore Failla e Fausto Piano, l’altro italiano ucciso probabilmente durante una sparatoria vicino alla città libica di Sabrata, sono arrivati questa notte a Roma, dove verranno sottoposti all’autopsia. Gli altri due italiani, Filippo Calcagno e Gino Pollicardo, erano invece tornati in Italia venerdì 4 marzo dopo essere stati liberati (o essere riusciti a scappare, non è ancora chiaro).