• Sport
  • Domenica 28 febbraio 2016

L’imprevedibile gara di surf dello Eddie

Si tiene in una baia delle Hawaii solo quando le sue onde superano i nove metri e ci partecipano i migliori surfisti al mondo: ed è sempre uno spettacolo

(Cal Sport Media via AP Images)
(Cal Sport Media via AP Images)

Giovedì 25 febbraio si è tenuto per la prima volta in sette anni lo “Eddie”, una storica competizione di surf che viene indetta solamente quando le onde della Waimea Bay, che si trova nell’isola Oahu delle Hawaii, raggiungono e mantengono un’altezza compresa fra i 9 e i 12 metri. Nella sua storia lo Eddie è stato organizzato solamente nove volte, cosa che lo ha reso una competizione attesissima sia dai migliori surfisti professionisti che dagli abitanti di Oahu. Alla gara, sponsorizzata dalla marca di abbigliamento sportivo Quiksilver, hanno assistito circa 25mila persone, tutte sistemate all’interno della baia. Alla gara vera e proprio hanno partecipato 28 surfisti, fra cui i migliori al mondo: c’erano per esempio Kelly Slater e Shane Dorian, ma un po’ a sorpresa ha vinto il 23enne hawaiano John John Florence, uno dei più talentuosi surfisti americani di oggi.

Il Guardian ha raccontato che lo Eddie fu organizzato per la prima volta a metà degli anni Ottanta. Si chiama così perché è un torneo celebrativo in memoria di Eddie Aikau, un ex surfista e bagnino hawaiano che nel corso della sua carriera salvò più di 500 persone, e che morì durante un’operazione di salvataggio nel 1978. Uno dei partecipanti più acclamati all’Eddie del 2016 è stato Clyde Aikau, il fratello di Eddie: Clyde ha 66 anni, è stato un surfista professionista e ha gareggiato in tutti gli Eddie organizzati finora (vincendo il secondo, che si tenne nel 1986). Aikau ha annunciato che questo è stato il suo ultimo Eddie, ma ha aggiunto che giovedì è stato «uno dei migliori giorni [per surfare] che ho visto in 40 anni a Waimea Bay».

Ma lo Eddie è un’occasione importante soprattutto per gli abitanti di Oahu, come ha raccontato il Guardian:

«Tutti sono così su di giri», ha raccontato Maria Reed, che la notte prima dello Eddie ha dormito nei pressi della spiaggia su una coperta, a lato della strada. «È come se Babbo Natale arrivasse in città. Persino gli anziani hanno una scintilla negli occhi, come se avessero cinque anni». In effetti lo Eddie sembra sprigionare un’aura di meraviglia ed eccitazione infantile nella folla. Molti adulti si arrampicano sugli alberi per avere una vista migliore della gara. La polizia deve mandare via le persone e ciascuno riempie ogni punto d’osservazione che dà sulla baia.

Molte delle persone fra la folla dicono di aver aspettato parecchi anni prima di vedere il loro primo Eddie. Sarah Wyliee, una donna del posto, ha spiegato che per lei si tratta dell’«occasione di una vita»: dice di essere cresciuta ascoltando racconti sullo Eddie, ma di essersi sempre trovata fuori dall’isola quando si è tenuto le ultime volte.

La competizione è durata circa otto ore e si è divisa in due fasi. Per ogni surfista sono state considerate le migliori quattro performance, a cui una giuria ha assegnato un punteggio da 0 a 100. Florence ha ottenuto un punteggio complessivo di 301. Al secondo posto è arrivato il surfista australiano Ross Clarke-Jones con 278 punti, al terzo l’australiano Jamie Mitchell con 249 punti.