Il Movimento 5 Stelle ha cambiato idea sulle unioni civili?

Il blog di Grillo ha annunciato che sul ddl Cirinnà i senatori del M5S avranno libertà di coscienza: fino a ieri dicevano che avrebbero votato "sì", e Grillo stesso aveva idee diverse

Questa mattina in un post non firmato pubblicato sul blog di Beppe Grillo è stato annunciato che il Movimento 5 Stelle lascerà libertà di coscienza ai propri senatori nel voto sul DDL Cirinnà, quello che propone l’introduzione delle unioni civili ed è attualmente in discussione al Senato. Nel post, lungo circa venti righe, lo staff di Grillo – a cui sono riconducibili tutti i post non firmati – scrive che il DDL introduce la “stepchild adoption”, o adozione del figlio del partner, un tema su cui «le sensibilità degli elettori, degli iscritti e dei portavoce MoVimento 5 Stelle sono varie per questioni di coscienza». Per questa ragione, continua il post, «si lascia pertanto libertà di coscienza ai portavoce M5S al Senato sulle votazioni agli emendamenti della legge Cirinnà e alla legge nel suo complesso anche se modificata dagli emendamenti». Ma in passato sia Grillo sia i membri del M5S si erano espressi in maniera molto diversa, anche se la questione era già stata molto discussa.

In passato
In molti hanno fatto notare che la posizione attuale è molto diversa da quella assunta dal M5S e da diversi suoi membri in passato: in un post non firmato pubblicato il 15 luglio 2012 sul blog di Beppe Grillo, c’era scritto: «L’Italia non ha una legislazione per le unioni di fatto. E’ una vergogna che va attribuita in ugual misura al pdmenoelle, al pdl e a Santa Madre Chiesa, la convitata di pietra. […] Quanti sono gay nel pdmenoelle e non lo dichiarano? Fate outing, vi farà bene. I vostri nomi sono già conosciuti. Non c’è nulla di male a essere gay. Fa invece schifo negare diritti sacrosanti per un pugno di voti». Nelle ultime settimane inoltre numerosi esponenti del M5S, compresi diversi membri del “direttorio”, cioè l’organo dirigenziale del movimento, avevano invece confermato che al Senato avrebbero votato a favore della Cirinnà. La Stampa ha raccolto circa una decina di dichiarazioni su questo punto, tutte risalenti a poche giorni fa ultima settimana.

Fra l’altro sul tema, gli iscritti al M5S si erano già espressi in una votazione online nell’ottobre 2014, quando i “sì” alle unioni civili avevano ottenuto una netta maggioranza. Nel post di oggi, lo staff di Grillo specifica che in quella votazione «non era presente alcun accenno alle adozioni e gli iscritti del M5S non hanno potuto dibattere su questo argomento specifico». Non è vero perché nel quesito posto all’epoca si faceva riferimento proprio alle adozioni “interne” interessate dalla stepchild adoption.

Sei favorevole all’introduzione nel nostro ordinamento giuridico delle unioni civili fra persone dello stesso sesso (diritti e doveri della coppia equiparati al matrimonio ma con esclusione della possibilità di adottare figli estranei alla coppia)?

La stepchild adoption consiste nell’adozione di un figlio “interno” alla coppia, cioè il figlio di uno dei due partner ed è un diritto di cui già oggi godono le coppie eterosessuali. Quindi in realtà era un tema già previsto, in maniera implicita, nella votazione dell’ottobre 2014. All’epoca c’era anche stato un piccolo caso riguardante il quesito del sondaggio online: a un certo punto, come ammesso dallo stesso Movimento 5 Stelle, è stato cambiato a votazioni ancora aperte e sostituito con un link a un post esplicativo del senatore del M5S Alberto Airola.

Lo staff di Grillo specifica che questa volta sul tema non si terrà una votazione online tra gli iscritti perché «su un tema etico di questa portata i portavoce M5S al Senato [cioè i senatori] possono comunque, in base ai dettami della loro coscienza, votare in maniera difforme dal gruppo qualunque sia il risultato delle votazioni».