You don’t have to be rich

Trent'anni fa oggi uscì la canzone di Prince più famosa di tutte, e successe un po' per caso

You don’t have to be beautiful
To turn me on

Il 5 febbraio 1986, trent’anni fa oggi, in tutto il mondo si cominciò a sentire la canzone “Kiss” di Prince, e poi non si smise più. Cominciava in un modo che sarebbe diventato inconfondibile, e riconoscibile immediatamente, con una specie di giochetto di chitarra, il rantolo di Prince, e l’entrata del ritmo cadenzato che poi non si sposta di un centesimo per tutto il pezzo. Niente basso. E quei primi versi, anche quelli l’inizio di un elenco ripetitivo di cose che la ragazza destinataria del testo non ha bisogno di fare o essere, deve solo dare questo benedetto bacio. Niente ritornello, solo una parziale declinazione della strofa che culmina in quel “kiss”, staccato, definitivo, che si tuffa dal trampolino del solito giro di chitarra.

You don’t have to watch Dynasty
To have an attitude

Diventò appunto una delle canzoni più famose e suonate del mondo (prima nelle classifiche americane di vendita, celebrata in molte classifiche storiche di singoli e canzoni), ma non è che avesse convinto tanto da subito. Prince stesso l’aveva data, in una forma molto più semplificata (“sembrava una canzone folk“), a una band del suo giro che si chiamava Mazarati. Con l’aiuto del produttore David Z loro la truccarono come si trucca una macchina truccata, gliela fecero sentire e lui decise di riprendersela, e infilarla nel suo disco Parade che era già bell’e quasi pronto (e che avrebbe avuto un successo mondiale enorme). La casa discografica poi non era convinta né del disco né di usare “Kiss” come primo singolo (tirava un’aria un po’ così, intorno a Prince e al deludente risultato del suo disco precedente: bello, peraltro): e invece fece sfracelli, già nei due mesi prima dell’uscita di Parade, e poi nei trent’anni dopo.

You don’t have to be rich
To be my girl
You don’t have to be cool
To rule my world
Ain’t no particular sign I’m more compatible with
I just want your extra time and your
Kiss

Poi, tra le tante cover e celebrazioni, ce n’è una in particolare che ha aggiunto un altro pezzo di fama pop alla canzone, nel 1990.