8 film di Ettore Scola

Scelti per chi ne ha solo sentito parlare o per chi li conosce tutti, ma se li rivedrebbe volentieri

Una scena di "Una giornata particolare"
Una scena di "Una giornata particolare"

Martedì 19 gennaio è morto Ettore Scola, uno dei più importanti e famosi registi italiani. Aveva 84 anni e da domenica scorsa era ricoverato in coma al Policlinico di Roma. Scola è considerato uno dei maestri della commedia all’italiana, genere per il quale era diventato molto popolare anche fuori dall’Italia, in particolare in Francia. Aveva iniziato come attore e sceneggiatore per poi diventare regista nel 1964 dopo essere stato convinto dall’amico Vittorio Gassman. In tutto Scola ha diretto 39 film, sceneggiandone molti di più: alcuni sono famosissimi, altri lo sono meno. Qui ne abbiamo scelti 8, tra quelli più famosi e tra quelli meno: per chi non conosce la sua cinematografia o per chi invece lo ha sempre apprezzato e vuole riguardarsene qualcuno.

Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?

Girato da Scola nel 1968 e scritto insieme al duo di sceneggiatori “Age&Scarpelli” (Agenore Incrocci e Furio Scarpelli), racconta la storia di un ricco e annoiato romano, interpretato da Alberto Sordi, che parte per l’Angola alla ricerca del cognato, interpretato da Nino Manfredi, di cui non riceve notizie da più di tre anni. Il cognato, si scoprirà è diventato una sorta di stregone per una tribù locale. Durante il viaggio il personaggio interpretato da Sordi farà nuove esperienze e cambierà tanto da prendere in considerazione di restare in Africa.

C’eravamo tanto amati

Uno dei film più famosi di Scola, sempre scritto insieme a “Age&Scarpelli”, con un cast che comprendeva Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Nino Manfredi, Stefano Satta Flores e Aldo Fabrizi. Il film è del 1974 ed è una commedia di critica sociale. Parla di tre amici che insieme hanno combattuto la guerra come partigiani e che in seguito hanno intrapreso strade molto diverse: i tre litigheranno e si riappacificheranno più volte, senza mai dirsi tutta la verità sulle loro vite.

Brutti, sporchi e cattivi

Fece vincere a Scola il Festival di Cannes per la Miglior Regia nel 1976. Il film racconta la periferia di Roma degli anni Settanta attraverso le vicende della famiglia di Giacinto Mazzatella, interpretato da Nino Manfredi. Tutti i membri della famiglia sono molto poveri, tranne Giacinto, che conserva nascondendolo continuamente in posti diversi un milione di lire di risarcimento, ottenuto dall’assicurazione per la perdita dell’occhio avvenuta anni prima. Come Manfredi, anche gli altri attori sono truccati con difetti fisici evidenti per l’interpretazione dei loro personaggi “brutti, sporchi e cattivi”.

Una giornata particolare

Uscito nel 1977 il film vinse un Golden Globe come miglior film straniero e fu candidato nella stessa categoria anche per gli Oscar. Il film racconta l’incontro tra Gabriele (Marcello Mastroianni) e Antonietta (Sophia Loren), il giorno della visita di Adolf Hitler a Roma nel 1938. I due sono dirimpettai e sono anche fra gli unici rimasti nel palazzo, poiché tutta la famiglia di Antonietta – sposata con un impiegato statale fascista – è andata a vedere l’arrivo di Hitler e Gabriele, che vive solo, non sembra molto entusiasta dell’evento.

La terrazza

Il film vinse il premio per la Miglior sceneggiatura, scritta da Scola con “Age&Scarpelli”, al Festival di Cannes del 1980 e fece vincere quello di Miglior attrice non protagonista al Festival di Cannes a Carla Gravina. È composto da cinque racconti da parte di soggetti diversi sullo stesso evento, una festa in terrazza a casa di una coppia di Roma. La festa viene raccontata da un parlamentare del Partito Comunista (Vittorio Gassman), da uno scrittore in crisi d’ispirazione, da un funzionario RAI, da un giornalista che cerca di riconquistare la moglie e da un produttore cinematografico.

Ballando ballando

Uscito nel 1983, valse a Scola un’altra nomination agli Oscar come Miglior film straniero oltre che il premio come Miglior regia del David di Donatello e del Festival di Berlino. Il film è sonoro, privo di dialoghi e mostra una sala da ballo di Parigi in epoche diverse con alcuni personaggi mostrati sia da giovani che da vecchi.

Maccheroni

Film del 1985 con protagonisti Jack Lemmon e Marcello Mastroianni, ambientato a Napoli dove il personaggio di Lemmon era stato da giovane come soldato americano durante la Liberazione, innamorandosi di una ragazza del luogo. Ci ritorna molti anni dopo come uomo d’affari per stipulare alcuni contratti e rincontra il fratello della donna, interpretato da Mastroianni, con il quale si mette a girare per la città e a rivivere vecchi ricordi.

La famiglia

Uscito nel 1987, racconta la storia di una famiglia romana del quartiere Prati. Il film è diviso in 9 parti che raccontano le varie fasi della vita di Carlo, interpretato da Vittorio Gassman, da quando è bambino fino al suo ottantesimo compleanno; più o meno dall’inizio del novecento fino a metà degli anni ottanta. Il cognome di Carlo, e quindi della famiglia protagonista, non viene mai detto, così come è fittizia la via dell’indirizzo della casa dove vivono.