Il governo a gennaio “non paga le pensioni”?

Lo dice oggi il Giornale in prima pagina, ma ovviamente non è andata così (e le pensioni sono state regolarmente pagate)

(Gian Mattia D'Alberto / lapresse)
(Gian Mattia D'Alberto / lapresse)

Il titolo di apertura sulla prima pagina del Giornale di oggi, martedì 5 gennaio, dice: “Il governo non paga le pensioni”. In realtà le pensioni di gennaio sono state pagate, ma con qualche ritardo dipeso dalla distribuzione dei giorni festivi in questo inizio di gennaio.

Dallo scorso giugno infatti l’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, versa le pensioni il primo giorno del mese. Il primo gennaio però era festa, ed era venerdì; il 2 gennaio era sabato, il 3 gennaio era domenica: nessuno di questi era un giorno “bancabile”, cioè in cui poter effettuare operazioni in banca. Per chi riceve le pensioni con un bonifico sul conto corrente bancario, il pagamento è stato posticipato allora al secondo giorno “bancabile” di gennaio: cioè oggi, martedì 5 gennaio. Chi riceve la pensione attraverso le Poste, invece, ha ottenuto il pagamento della pensione ieri, 4 gennaio, perché anche il sabato è considerato dalle Poste un giorno “bancabile”.

All’articolo 6 della legge numero 109 del 17 luglio del 2015 – che tra le altre cose aveva introdotto la nuova regola del pagamento delle pensioni al primo del mese – era comunque specificata l’eccezione di gennaio 2016, cioè che il pagamento sarebbe stato fatto il secondo giorno “bancabile”. L’associazione Federconsumatori ha accusato l’INPS di aver applicato la norma “senza comunicazione alcuna ai diretti interessati” e ha detto che “nella sostanza i pensionati sono stati defraudati per 4/5 giorni delle loro spettanze”, aggiungendo che “nella forma riteniamo molto scorretto che l’INPS non abbia provveduto per tempo a darne comunicazione”. L’INPS aveva comunicato la circostanza il 23 dicembre.