Perché gli uomini hanno la barba

C'entrano le scimmie, direte voi: ma loro hanno peli ovunque tranne che intorno alla bocca. La spiegazione breve è che piaceva alle nostre antenate donne

(Will Forte in “The Last Man on Earth”)
(Will Forte in “The Last Man on Earth”)

Christopher Oldstone-Moore è professore di storia alla Wright State University e in un suo recente libro – intitolato Of Beards and Men – ha studiato le ragioni evolutive per cui gli uomini hanno la barba. Oldstone-Moore ha riassunto le conclusioni del suo saggio in un lungo articolo pubblicato sul New Republic, nel quale ha spiegato che pensare alla barba degli uomini come a una caratteristica fisica ereditata dai primati non ha senso: gli scimpanzé, il parente più prossimo all’uomo, hanno peli su tutto il corpo tranne proprio che intorno alla bocca, dove cresce la barba: e in ogni caso resterebbe da spiegare perché la maggior parte delle donne non ce l’ha. La ragione del perché l’uomo ha perso i peli dalla maggior parte del corpo ma li ha mantenuti sul viso va spiegata, dice Oldstone-Moore, con la teoria della selezione sessuale: il meccanismo che assieme alla selezione naturale interviene sull’evoluzione delle specie, e che fu studiata da Darwin nell’Ottocento.

La selezione naturale è il fenomeno che regola l’evoluzione delle specie: i tratti genetici favorevoli alla sopravvivenza e alla procreazione vengono premiati rispetto a quelli che non lo sono, e di conseguenza nel tempo gli individui di una specie con caratteristiche genetiche di questo tipo aumentano. Nello studiare i meccanismi dell’evoluzione, tuttavia, Darwin capì che, ai fini di assicurarsi maggiori possibilità di riprodursi, gli esemplari di una specie sviluppano diverse caratteristiche sessuali secondarie – penne più colorate, corna più grosse – per due diversi motivi: attrarre un maggior numero di esemplari di sesso opposto e spaventare e sopraffare gli altri individui dello stesso sesso. Secondo Darwin la barba agisce in questo senso per gli uomini, e ipotizzò che attraesse le donne. Come scrive Oldstone-Moore: «In breve: gli uomini oggi hanno la barba perché alle nostre antenate donne piaceva».

Questa formulazione però era in contraddizione col fatto che ad alcune popolazioni nel mondo la barba non cresce: per esempio ai nativi americani, si credeva allora. Darwin risolse questo problema ipotizzando che alle donne di quelle popolazioni, semplicemente, la barba non piacesse: per questo motivo quella caratteristica fisica non fu premiata dal meccanismo di selezione naturale, finendo con scomparire o quasi. Ma Darwin, spiega Oldstone-Moore, spiegò questo fenomeno anche utilizzando una teoria che in molti credono sia esattamente l’opposto di quella dell’evoluzione della specie: nelle popolazioni in cui la barba non era apprezzata, gli uomini si rasero la barba così a lungo che trasmisero la propria progenie pian piano arrivò a non averla più del tutto. Questa teoria si regge sull’errata credenza che i tratti fisici acquisiti – l’amputazione di un braccio, per esempio – siano ereditari. È la famosa teoria di Jean Baptiste Lamarck, che ipotizzò che le giraffe abbiano il collo lungo perché durante la propria vita si sforzano di raggiungere i rami più alti, e che questo progressivo allungamento avvenuto durante l’esistenza di un individuo venga trasmesso alla progenie.

Questa spiegazione oggi è considerata errata dal punto di vista scientifico, e gli scienziati ritengono che la presenza della barba negli uomini sia da attribuire a un meccanismo di selezione naturale. Molti ricercatori però si sono chiesti come mai le donne in passato e oggi trovino la barba degli uomini attraente, e in generale se questa ipotesi sia vera. Qualcuno ha ipotizzato che la barba in realtà non abbia una vera funzione, che sia un semplice “incidente evolutivo” e che forse sia stata sviluppata come effetto secondario di un’altra variazione genetica più importante. Oldstone-Moore fa l’esempio di alcuni geni che rendono la pelle più resistente, ma le danno un colore più chiaro o più scuro. La maggior parte degli scienziati però ritiene che la barba debba avere una funzione di qualche tipo: la presunta attrazione delle donne potrebbe essere diretta oppure potrebbe dipendere dal fatto che gli uomini con la barba siano stati più capaci di stabilire il proprio primato sociale sugli altri maschi, attraendo di conseguenza gli individui femminili.

Gli studi che hanno provato a stabilire se le donne siano più attratte dagli uomini con la barba hanno dato risultati opposti nel tempo. A partire dalla fine degli anni Sessanta, gruppi di ricercatori di diverse università studiarono direttamente questo fenomeno, ma le conclusioni delle loro ricerche sono state totalmente contrastanti. Uno studio dell’università di Chicago del 1969 disse che sia gli uomini sia le donne sono più attratti dagli uomini con la barba; uno studio di due università del Midwest di pochi anni dopo disse l’opposto; di nuovo un altro condotto poco dopo in California e Tennesse confermò le scoperte dell’Università di Chicago; un altro ancora dell’Università del Wyoming le smentì.

Questi risultati altalenanti hanno portato molti ricercatori a provare a spiegare il significato della barba antropologicamente o psicologicamente: le interpretazioni di questo tipo sono state molte, da quelle freudiane che attribuiscono alla barba un ruolo nella soppressione della libido a quelle che invece sostengono che abbia una funzione di affermazione sociale. Alcuni studi hanno provato per esempio a spiegare la recente moda tra gli uomini di portare la barba concludendo che esiste una correlazione tra il numero di uomini che la portano e la percentuale di donne che ne sono attratte. Un gruppo di scienziati australiani ha scritto sulle Royal Society Journal Biology Letters che più uomini portano la barba, minore è la percentuale di donne che dice di esserne attratta. Attualmente, secondo questi scienziati, è stato raggiunto un “picco delle barbe”: il numero di donne che le apprezza sta diminuendo e la maggior parte di loro dice di preferire gli uomini che si radono. Un po’ come diceva Kevin Spacey in uno spot, in cui invitava gli uomini a finirla con le barbe lunghe.