Stasera cinema?
Decisamente sì: ci sono i nuovi film di Spielberg, Woody Allen, e poi quello della saga di fantascienza di cui forse avete sentito parlare
Il weekend prima di quello di Natale sono usciti nei cinema tre film statunitensi molto importanti: il nuovo thriller di Spielberg, con Tom Hanks protagonista e una sceneggiatura scritta dai fratelli Coen (Il ponte delle spie), la nuova commedia di Woody Allen, con Emma Stone e Joaquin Phoenix nel cast (Irrational Man), e poi – forse ne avete sentito parlare – il settimo capitolo di una saga di fantascienza: Star Wars – Il risveglio della forza. Capita di rado che tre film così importanti e attesi arrivino nei cinema lo stesso giorno: ma è successo, il 16 dicembre. Di almeno due su tre si dice che valga sicuramente la pena vederli, del terzo – quello di Allen – non si è parlato benissimo, ma è comunque un film di Woody Allen: a qualcuno piacerà a prescindere, qualcuno andrà a vederlo fosse anche solo per poterlo criticare.
La scelta non manca. Se non dovesse piacere la commedia di uno dei più bravi registi di commedia della storia del cinema, il thriller di uno dei migliori registi degli ultimi decenni o il nuovo film di quella che è forse la migliore saga di fantascienza del cinema ci sono anche altre due opzioni: Natale col boss e Vacanze ai Caraibi – Il film di Natale, due cinepanettoni usciti anche loro il 16 dicembre.
Star Wars – Il risveglio della forza
È il nuovo Star Wars, il settimo episodio della saga, diretto da J.J. Abrams. È costato circa 200 milioni di dollari e il sito Box Office Mojo ha stimato che già solo nella sua prima sera nei cinema di alcuni – non tutti – i paesi del mondo ne ha guadagnati 57 milioni. Il risveglio della forza farà di sicuro dei nuovi record di incassi: c’è solo da aspettare qualche giorno è vedere quali e quanti saranno. Incassi a parte, sta anche piacendo: il suo voto medio su IMDB (dove hanno già votato quasi 100mila utenti) è 8,9 e sta piacendo anche ai critici che ne hanno in generale apprezzato il modo in cui assomiglia, ricorda e si ricollega ai primi tre Star Wars usciti nei cinema. C’è però chi, proprio per questi stessi motivi, ha criticato il film: su MyMovies Emanuele Sacchi ha dato al film tre stelle su cinque, e ha scritto che è «un remake sotto mentite spoglie». Peter Bradshaw ha scritto sul Guardian che «è ridicolo e melodrammatico e ovviamente sentimentale» ma gli ha comunque dato cinque stelle su cinque e ha scritto che «è eccitante e pieno zeppa di energia e di una generosità tutta sua».
– Prima o dopo il film: pensando a Star Wars le opzioni possibili sono tre: lo si è già visto, lo si vuole vedere a breve, non lo si vuole proprio vedere. Per chi già lo ha visto (e quindi con TANTISSIMI SPOILER), qui sul Post abbiamo risposto alle domande rimaste in sospeso dopo il primo film, per chi lo andrà a vedere tra poco qui c’è tutto quello che serve per arrivare preparati, per chi invece proprio non vuole andarlo a vedere qui abbiamo spiegato (SPOILER, DI NUOVO) la trama, dall’inizio alla fine: può tornare utile per non sentirsi tagliati fuori dalle discussioni.
Il ponte delle spie
È il nuovo film di Steven Spielberg, scritto dai fratelli Coen e con Tom Hanks attore protagonista. A metterli insieme – Hanks, Spielberg e i Coen – si arriva a dieci Oscar vinti. Dieci è anche il numero delle nomination agli Oscar di Lincoln, il film storico-biografico del 2012, l’ultimo diretto da Spielberg prima di Il ponte delle spie, nei cinema italiani dal 16 dicembre. Il ponte delle spie è un thriller ambientato durante la Guerra fredda e ispirato agli eventi del “1960 U-2 incident”, quando i sovietici catturarono un pilota militare statunitense e iniziarono la trattativa per cercare di scambiare quel pilota con una spia russa che gli statunitensi avevano catturato alcuni anni prima. Negli Stati Uniti Il ponte delle spie è uscito a ottobre e se ne è parlato piuttosto bene: su IMDB il voto medio dato al film dagli spettatori è 7,9 su 10.
Il film è piaciuto anche ai critici: la maggior parte di loro ha scritto che nel film sia Spielberg che Hanks sono al loro meglio. Spielberg perché è riuscito a costruire una storia ragionata, con i giusti tempi, belle ambientazioni e una trama intrigante. Hanks perché ha fatto quello che gli riesce meglio: praticare “l’understatement” (la “minimizzazione”). Secondo la maggior parte dei critici cinematografici Hanks è bravo nell’interpretare l’uomo apparentemente normale che si trova in un caso ben più grande di lui, e nella sua recitazione riesce a essere essenziale e proprio per questo efficace e credibile. Bradshaw ha scritto che il film è “magnificent“, eccellente, e gli ha dato cinque stelle su cinque.
– Prima o dopo il film: Nel film c’è una scena che mostra come un agente del KGB usasse una finta monetina (in realtà cava all’interno) per ricevere e mandare messaggi in codice. La vera spia sovietica Rudolph Abel usava davvero una monetina fatta in quel modo per i suoi messaggi cifrati e la cosa era già stata raccontata nel film Sono un agente FBI del 1959 con James Stewart.
Irrational Man
È il nuovo film di Woody Allen ed è nei cinema dal 16 dicembre. Nel cast ci sono Joaquin Phoenix, Emma Stone, Parker Posey e Jamie Blackley. È una commedia e racconta la storia di un professore di filosofia universitario di mezza età in crisi esistenziale (Joaquin Phoenix) e di come inizia a uscirne grazie alla migliore delle sue studentesse (Emma Stone). Irrational Man è stato presentato fuori concorso all’ultimo Festival del cinema di Cannes (dove in genere non è piaciuto) e negli Stati Uniti (ai cui spettatori non è in genere piaciuto) è uscito durante l’estate. La maggior parte dei critici (a cui non è piaciuto) scrivono che Irrational Man è – così come la maggior parte dei recenti film di Allen – lontano dagli standard che il regista aveva raggiunto anni fa. Su CineVue il critico e giornalista John Bleasdale ha scritto che l’ultimo film di Allen – secondo alcuni è il 50esimo da regista, ma ci sono alcune divergenze su quali contare – ha due pregi e due difetti: i pregi sono le prove da attore e da attrice di Phoenix e Stone, i difetti sono la sceneggiatura e la regia (entrambe fatte da Allen). Su Repubblica Roberto Nepoti ha scritto:
È sempre spiacevole etichettare il film di un regista amato e stimato come “opera minore”; ma bisogna pur ammettere che questo, pur farcito di tutti i leitmotiv prediletti di Allen, non aggiunge nulla al suo cinema. Che tuttavia, al ritmo di un film per anno, potrebbe riservarci ancora delle belle sorprese.
– Prima o dopo il film: Il sito IMDB scrive che il titolo del film è un riferimento indiretto (c’è la parola irrational – irrazionale – al posto della parola unreasonable – non ragionevole) a una famosa citazione attribuita a George Bernard Shaw: «L’uomo ragionevole si adatta alle condizioni che lo circondano. L’uomo non ragionevole adatta a se stesso le condizioni che lo circondano. Tutto il progresso dipende dall’uomo irragionevole». La citazione è in qualche modo simile a una frase pronunciata dal gangster impersonato da Jack Nicholson nel film Departed – Il bene e il male: «Non voglio essere un prodotto del mio ambiente, voglio che l’ambiente sia un mio prodotto».
Le due commedie di Natale: quella “col boss” e quella delle “vacanze”, questa volta ai Caraibi
Lo stesso giorno del nuovo Star Wars, del primo film di Spielberg dopo tre anni e della commedia di Allen – uno dei registi più prolifici e apprezzati della storia del cinema – sono usciti anche Natale col boss e Vacanze ai Caraibi – Il film di Natale (“il film di Natale” è proprio parte del titolo, nel caso a qualcuno venisse il dubbio). Natale col boss è diretto da Volfango De Biasi – il regista di Un natale stupefacente e Come tu mi vuoi – e nel cast ci sono Lillo e Greg, Francesco Mandelli e Paolo Ruffini. Le premesse della trama sono semplici, e a chi nell’ultima settimana è successo di guardare la tv per più di 20 minuti è successo anche di vederne uno spot: c’è un boss che va da due chirurghi plastici perché vuole assomigliare a DiCaprio, l’attore. I chirurghi capiscono male e lo fanno diventare uguale a Di Capri (Peppino), il cantante. Nel cast c’è, per l’appunto, Peppino Di Capri.
Vacanze ai Caraibi – Il film di Natale è uno di quei film con Christian De Sica, e oltre a De Sica ci sono Massimo Ghini, Angela Finocchiaro e Luca Argentero. Tra i protagonisti ci sono, tra gli altri, un marito che nasconde cose alla moglie, due ragazzi che, seppur molto diversi, si innamorano, un uomo che si spaccia per miliardario pur non essendolo.
– Prima o dopo il film: se dovesse piacere il genere, Neri Parent, il regista di Vacanze ai Caraibi – Il film di Natale ha diretto anche Vacanze di Natale ’95, Merry Christmas, Christmas in Love, Vacanze di Natale a Cortina, Natale sul Nilo, Natale in India, Natale a Beverly Hills, Natale a Miami, Natale a New York, Natale in Sudafrica e Natale a Rio.
Per quelli a cui questi film non dovessero piacere o incuriosire nei cinema continuano a essere in programmazione altri film. Quelli più visti e discussi delle ultime settimane sono:
– Heart of the Sea – Le origini di Moby Dick: è il film “blockbuster” del momento: un regista famoso, Ron Howard, quello di Apollo 13, Rush e A Beautiful Mind , un buon cast – Chris Hemsworth, Benjamin Walker e Tom Holland – e una storia con molta avventura e non pochi effetti speciali. La storia è quella della baleniera Essex e del suo equipaggio guidato dal capitano George Pollard Jr. Il film è tratto dal romanzo Nel cuore dell’oceano, scritto nel 2000 da Nathaniel Philbrick, e racconta il lungo viaggio fatto dalla Essex a partire dal 1819: quel viaggio fu fonte d’ispirazione per il romanzo Moby Dick scritto nel 1851 da Herman Melville.
– Il viaggio di Arlo: è il secondo film Pixar del 2015, dopo Inside Out; il regista è Peter Schon, che nel 2009 ha diretto il corto d’animazione Parzialmente nuvoloso. Il protagonista è Arlo, un apatosauro (un dinosauro realmente esistito). La premessa è che circa 65 milioni di anni fa la Terra non sia stata colpita da alcun meteorite e i dinosauri non si siano estinti. Nel mondo immaginato dal film, i dinosauri vivono sulla Terra insieme agli esseri umani: Arlo fa un viaggio con uno di loro, un bambino di nome Spot.
– The Visit: è un film horror statunitense, diretto da M. Night Shyamalan, il regista di The Village e The Sixth Sense – Il sesto senso. Tra i produttori c’è Jason Blum, che negli ultimi anni ha prodotto Paranormal Activity e i suoi seguiti. Il film parla di una sorella e un fratello – Becca e Tyler – che vanno a stare a casa dei nonni, in una fattoria della Pennsylvania. Tutto sembra andare bene, fino a quando tutto inizia ad andare male: nella fattoria succedono cose strane, che Becca e Tyler non riescono a capire. Per Becca e Tyler ci sono tre regole nella fattoria: divertirsi, mangiare quanto si vuole e non uscire dopo le 21.30. I due infrangeranno la terza regola.