Stasera cinema?

È uscito l'ultimo "Hunger Games", ma ci sono anche alternative interessanti: un film con Ian McKellen su un vecchio Sherlock Holmes e "Ricomincio da tre" di Massimo Troisi

La settimana di cinema che è iniziata giovedì – il giorno in cui escono la maggior parte dei nuovi film – gira soprattutto attorno a Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II, che chiude una saga cinematografica iniziata nel 2012 e che si ispira a una trilogia di romanzi pubblicati a partire dal 2009. Sarà di sicuro il film che la maggior parte degli spettatori andrà a vedere, ed è probabile che sarà uno dei film che nel 2015 avrà i migliori incassi in Italia e nel mondo. Ci sono però alcune interessanti alternative: il film drammatico francese A testa alta, la commedia italiana Loro chi? e l’interessante film italo-francese d’animazione Iqbal – Bambini senza paura. Da giovedì 19 novembre nei cinema c’è anche Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto, con un ottimo Ian McKellen. Lunedì e martedì torna invece al cinema Ricomincio da tre, di e con Massimo Troisi.

Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II

È il quarto e ultimo film tratto dalla trilogia di Hunger Games, i romanzi scritti da Suzanne Collins. Il regista è Francis Lawrence, lo stesso dei due precedenti Hunger Games, e nel cast ci sono molti bravi attori: i giovani Jennifer Lawrence (non è parente del regista), Josh Hutcherson, Liam Hemsworth e i meno giovani – e famosi da più tempo – Donald Sutherland, Julianne Moore, Stanley Tucci, Woody Harrelson e Philip Seymour Hoffman, morto nel 2014. È difficile che qualcuno che voglia andare a vedere l’ultimo Hunger Games non ne conosca la storia e il mondo post-apocalittico in cui è ambientato. Se così fosse, o se chi ha visto i precedenti ha bisogno di un ripasso per rinfrescarsi la memoria, abbiamo messo insieme tutte le cose che da sapere – o da ricordarsi – prima di andare a vedere Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II.

– Prima o dopo il film: Il concetto degli Hunger Games – ragazzi che vengono scelti per sfidarsi a morte in un luogo chiuso – non è per nulla nuovo. Se la storia appassiona, ci sono due altre cose da andare a cercarsi sull’argomento. L’alternativa colta è il “mito di Teseo”, la leggenda della mitologia greca secondo cui ogni nove anni sette ragazzi e ragazze venivano mandati a essere divorati da un Minotauro. Facendo spoiler di un mito vecchio migliaia di anni: Teseo era uno di quei ragazzi e riuscì a uccidere il Minotauro. Parlando di Katniss, la protagonista di Hunger Games ha detto: «lei è a suo modo un Teseo fantascientifico». L’alternativa meno colta è Battle Royaleun libro giapponese del 2008 tradotto per l’Italia l’anno successivo: si dice abbia una storia molto simile a quella di Hunger Games.

Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto

Il regista del film è Bill Condon, che in passato ha diretto gli ultimi due film della saga di TwilightIl quinto potere, film sulla storia di Julian Assange. Mr. Holmes è Sherlock Holmes: ormai anziano, Sherlock Holmes si è ritirato a vita privata e sembra avere perso l’intuito e il talento deduttivo di un tempo. A interpretare il protagonista è l’attore inglese di 76 anni Ian McKellen, che tra le altre cose è stato Magneto in X-Men e Gandalf nel Signore degli anelli. Una serie di eventi porterà Holmes a doversi occupare di nuovo del suo passato e diversi problemi – soprattutto di memoria – glielo renderanno piuttosto complicato. I critici cinematografici parlano molto bene dell’interpretazione di McKellen: Scott Foundas di Variety ha definito Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto un film «intimo ed elegiaco».

Prima o dopo il filmMr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto è il più recente e poco “classico” film su Sherlock Holmes, da cui negli ultimi hanno sono stati tratti sia film (con Robert Downey Jr) che una serie tv (con Benedict Cumberbatch). Andando più indietro, e tornando a uno dei più apprezzati classici su Sherlock Holmes, il film da vedere è Il mastino dei Baskerville del 1939.

Iqbal – Bambini senza paura

È un film d’animazione italo-francese, promosso e sostenuto da Unicef Italia. Lo si può vedere in 50 sale (non molte) ma la maggior parte delle recensioni dicono che vale la pena cercarlo e andare a vedere. È ispirato – con molte differenze – alla storia di Iqbal Masih, un bambino pachistano ucciso nel 1995 quando aveva dodici anni. Quando Iqbal aveva cinque anni la sua famiglia lo vendette a un fabbricante di tappeti, per cui lavorò per anni per molte ore al giorno. Nel 1992 Iqbal riuscì a fuggire dalla schiavitù e divenne un simbolo della lotta contro lo sfruttamento minorile. Giancarlo Zappoli scrive su MyMovies che «il grande pregio di questo lungometraggio, che dovrebbe essere mostrato al numero più ampio possibile di coetanei del protagonista, è quello di affrontare temi importanti ad altezza di sguardo di bambino».

Prima o dopo il film: Michel Fuzellier, uno dei due registi di Iqbal – Bambini senza paura, ha in passato collaborato alla realizzazione di Momo alla conquista del tempofilm d’animazione del 2001.

A testa alta

È un film francese di Emmanuelle Bercot, la regista di Gli infedeli, del 2012, e nel cast c’è l’attrice francese Catherine Deneuve. A testa alta racconta la storia di Malony, un ragazzo abbandonato dalla madre a 6 anni, e della sua difficile vita tra istituti e tribunali minorili. Nel film Malony – ormai adolescente – incontra persone che riescono ad aiutarlo: tra loro c’è Yann, un educatore a cui Malony viene affidato. A testa alta è stato il film fuori concorso che ha aperto l’ultimo Festival di Cannes; Bercot ha spiegato da dove è nata l’idea alla base della storia: «La mia idea iniziale era realizzare un film sul sistema di sostegno che ruota intorno ai bambini, ma quando ho avuto quest’idea conoscevo molto poco quel mondo. Sono stati gli anni di ricerca che ho condotto prima di iniziare le riprese che mi hanno permesso di capire quanto questi operatori fossero motivati, di conoscere la loro abnegazione, pazienza e capacità di non mollare mai».

– Prima o dopo il film: A testa alta ha aperto il Festival di Cannes, quello che è stato vinto da un altro film drammatico francese: Dheepan – Una nuova vita

Loro chi?

È una commedia italiana co-diretta da Fabio e Bonifacci Francesco Miccichè, regista di molte fiction e, dal 1999 al 2004, del programma televisivo Sfide. I protagonisti del film sono Marco Giallini ed Edoardo Leo, che hanno già recitato insieme in alcuni film. Loro chi? racconta la storia di David (Leo), un “uomo comune” che viene truffato da Marcello (Giallini), “un abile imbroglione che aiutato da due avvenenti socie inganna le sue vittime facendogli credere di potere realizzare i loro sogni“.

– Prima o dopo il film: Leo e Giallini hanno recitato insieme in Buongiorno Papà e Tutta colpa di Freud, altre due commedie, con stile e approccio simili a quello di Loro chi?

Ricomincio da tre

Il 23 e 24 novembre tornerà nei cinema, in versione restaurata, Ricomincio da tre, il primo film di Massimo Troisi (che è lo sceneggiatore, il regista e l’attore protagonista del film). Troisi, morto nel 1994, ha girato Ricomincio da tre nel 1981: in quell’anno il film ha vinto due David di Donatello (gli “Oscar” del cinema italiano) e ha avuto un grande successo. Il protagonista è Gaetano, un timido ragazzo di San Giorgio a Cremano che decide di trasferirsi a Firenze. Nel film – una commedia, ma non solo – ci sono alcune scene diventate molto famose.

– Prima o dopo il film: Ricomincio da Tre è anche un ottimo pretesto per riguardare La vita è bella di Roberto Benigni, grande amico di Troisi. In La vita è bella ci sono chiari riferimenti a due scene del film di Troisi. Uno è il momento in cui il personaggio di Benigni prova a usare la telepatia – «voltati, voltati» – per far si che una donna lo guardi; il secondo è il momento in cui Benigni vede quella donna da dietro e fa di corsa il giro di un palazzo per fingere d’incontrarla per caso. Entrambe le scene sono, molto simili, in Ricomincio da Tre.

Per chi arriva tardi, si fa ancora in tempo ad andare a vedere due dei film di cui si è più parlato nelle ultime settimane. Sono Spectre – 007 e Snoopy and Friends – Il film dei Peanuts. Derivano entrambi da qualcosa che, nella sua prima forma, è stato scritto più di sessant’anni fa: il personaggio di James Bond è comparso per la prima volta nel 1953, nel romanzo Casino Royale dello scrittore britannico Ian Fleming; i Peanuts esistono invece dall’ottobre del 1950, quando fu pubblicata la prima striscia del famoso fumetto disegnato da Charles M. Schultz.

 Spectre – 007: è il 24esimo film della saga di James Bond, il secondo diretto dal regista britannico Sam Mendes – già regista di Skyfall – e il quarto in cui l’agente 007 è interpretato da Daniel Craig, che è già stato James Bond in Casino Royale, Quantum of Solace Skyfall. La S.P.E.C.T.R.E. (acronimo di Special Executive for Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion) è un’organizzazione criminale specializzata in contro-spionaggio, terrorismo, ritorsioni ed estorsioni: è presente nei primi film della saga di James Bond ed è per esempio quella contro cui deve scontrarsi Bond in Agente 007 – Licenza di uccidere, il primo film della saga. Skyfall era piaciuto molto: il secondo Bond di Mendes sembra stia convincendo meno i critici, ma sta comunque piacendo agli spettatori: sul sito IMDB ha ricevuto un voto medio di 7,5 su 10.

– Snoopy and Friends – Il film dei Peanuts: è nato da un’idea di Craig, figlio di Charles M. Schulz morto nel 2000. Craig propose a suo figlio Bryan, sceneggiatore, di scrivere storia e testi del film. Per la regia fu scelto Steve Martino, il regista di L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva e di Ortone e il mondo dei Chi, film d’animazione del 2008, tratto da un omonimo libro illustrato. Gli Schultz hanno spiegato di avere scelto Martino proprio per aver apprezzato il modo in cui ha trasformato quel libro in un film. Snoopy & Friends esce in un anno con molti anniversari: sono passati 15 anni dalla morte di Schultz e dall’ultima striscia dei Peanuts, 35 anni dall’ultimo film sui Peanuts uscito nei cinema, 50 anni dal primo film televisivo sui Peanuts e 65 anni dalla prima striscia disegnata da Schultz, nell’ottobre 1950. Così come Spectre, anche Snoopy & Friends sembra stia piacendo al pubblico più che ai critici, e qui c’è la risposta alla domanda: «È un film per adulti, per bambini, o per tutta la famiglia?»

Per chi arriva MOLTO tardi: negli ultimi giorni ci sono stati due importanti anniversari cinematografici: i 75 anni dall’uscita statunitense di Fantasia e i 40 anni dall’uscita di Qualcuno volò sul nido del cuculoNon sono al cinema, ma sono entrambi un’ottima alternativa a una serata al cinema.