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  • Sabato 7 novembre 2015

La nuova scopa del curling, rivoluzionaria

Rende molto più facile ed efficace la "spazzolata" sul ghiaccio: i giocatori – con un "accordo tra gentiluomini" – hanno deciso di non usarla

di Marissa Payne - The Washington Post

Pauli Jaamies, giocatore di curling finlandese (Neil Kerr/Getty Images)
Pauli Jaamies, giocatore di curling finlandese (Neil Kerr/Getty Images)

Il curling – la disciplina olimpica in cui i giocatori spazzano vigorosamente con delle scope una pista di ghiaccio per favorire il percorso di una pesante pietra – potrebbe essere arrivato al suo “momento della mazza di alluminio”. Come la Major League Baseball (MLB) non ha mai permesso l’uso delle mazze di metallo, per paura che potessero facilitare il gioco, la World Curling Federation (WCF), il principale organo di governo dello sport, è ora costretta ad affrontare preoccupazioni simili a causa di un nuovo modello di scopa. C’è solo una grande differenza: il movimento che chiede la regolamentazione della nuova scopa è arrivato dal basso, non dall’alto. Sono stati i giocatori, non i dirigenti, a chiedere un’azione da parte della WCF.

“Siamo al punto in cui ci diciamo: fermi tutti. Fino a che punto la tecnologia può determinare in quale misura gli atleti possano essere il fattore determinante del curling?”, ha detto il membro della nazionale canadese Nolan Thiessen. Al centro della controversia c’è il tessuto posto sulla spazzola di questa particolare scopa da curling: invece che un tessuto liscio – quello classico, in uso da di più di vent’anni – la nuova tecnologia ne utilizza uno ruvido. Conosciuto anche come “tessuto direzionale”, i giocatori di curling sostengono che questa novità stia facendo fare alla pietra delle cose innaturali sul ghiaccio, mettendo in secondo piano le abilità fisiche e le caratteristiche tecniche dei giocatori.

Ai più alti livelli, il curling richiede una combinazione di abilità mentali, precisione e resistenza atletica. Lo scopo del gioco è portare più pietre vicino al bersaglio centrale evidenziato sulla pista di giacchio. La “spazzolata”, se fatta bene, serve ad aiutare la manovra della pietra o ad ostacolare le pietre degli avversari. La nuova tecnologia tuttavia, rende inutili le abilità necessarie a praticare il curling, secondo i giocatori professionisti. La nuova scopa rende più facile spazzare un percorso nel ghiaccio e quindi si può rimediare agevolmente e più volte a eventuali errori.

“Con la nuova scopa posso spazzare meglio di Ben Herbert e Marc Kennedy messi insieme”, ha detto – citando due famosi giocatori dello sport – il giocatore Wayne Middaugh, che appartiene ai 40 professionisti che hanno firmato quello che viene considerato “un accordo tra gentiluomini” che vieta l’uso della nuova scopa in qualsiasi competizione. L’equilibrio del curling è oggi molto fragile: basterebbe che una squadra decidesse di usare le nuove scope e l’accordo tra i giocatori salterebbe da un giorno all’altro. I giocatori di curling però dicono di non essere preoccupati da un eventuale rottura del patto.

“Una delle cose più belle del curling è che è uno sport di squadra senza interferenze. Siamo davvero rispettosi dei nostri avversari e delle loro abilità”, ha detto la giocatrice statunitense Ann Swisshelm, rappresentante degli atleti. “Iniziamo le nostre partite con una stretta di mano e le chiudiamo nello stesso modo. Se i nostri atleti ritengono che un accordo tra gentiluomini sia necessario, lo rispetteranno senza problemi”. Swisshelm ha aggiunto poi che l’accordo non può essere considerato una soluzione permanente: “Penso che l’accordo sia una misura a breve termine e serva ad allentare la pressione sugli atleti. Questa è la mia priorità: alleviare la pressione sugli atleti, già impegnati nelle competizioni”.

In questo momento l’unica vera norma che regola le scope da curling riguarda in realtà ogni tipo di equipaggiamento del gioco: dice che non si può danneggiare la superficie del ghiaccio in nessun modo. Anche se i produttori di queste nuove scope dicono che il tessuto non graffia la superficie del ghiaccio, la WCF non ha mai condotto alcun test.

Il 30 ottobre la WCF ha detto che prenderà una decisione entro l’otto novembre. La federazione ha rifiutato un’intervista con il Washington Post, ma ha dichiarato in un comunicato che comprende l’urgenza della questione, considerando anche le qualificazioni alle prossime olimpiadi invernali, che cominceranno nelle prossime settimane. La WCF ha detto che la sua decisione terrà conto dei test che verrano eseguiti sulla spazzola della scopa, così come dei test eseguiti dalle aziende produttrici. Il giudizio si baserà anche sul concetto che qualsiasi progresso tecnologico ha un impatto positivo per lo sport e le sue tradizioni, e che le prestazioni atletiche e le abilità mentali sono un elemento dominante nei successi.

Il capo della federazione statunitense di curling, Rick Patzke, ha detto che la WCF sarà coerente con quanto detto finora: “Penso che arriveranno a una decisione abbastanza velocemente”. Le prossime gare di qualificazione alle Olimpiadi invernali per le squadre maschili e femminili di curling non cominceranno prima di marzo e aprile del 2016.

© The Washington Post 2015