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  • Domenica 25 ottobre 2015

Il laboratorio di Robert Ménard

Un politico francese – ex socialista, co-fondatore di Reporters Sans Frontières – ora ha idee più a destra di Marine Le Pen e fa il sindaco in modo molto discusso

( JOEL SAGET/AFP/Getty Images)
( JOEL SAGET/AFP/Getty Images)

Robert Ménard ha 62 anni e dall’aprile del 2014 è sindaco di Béziers, una città di circa 70mila abitanti nella Francia del sud. Il nome di Ménard è comparso più volte sui giornali internazionali negli ultimi mesi per le sue posizioni intolleranti e molto di destra su questioni come la sicurezza, l’accoglienza ai rifugiati e il “decoro” della città; ma sono parte di una storia più grande, anche perché Ménard in passato ha fatto parte a lungo del partito socialista e nel 1995 è stato cofondatore di Reporters Sans Frontières, un’associazione internazionale no profit che promuove la libertà di stampa.

A Béziers sono in vigore diverse restrizioni a tutela del “decoro pubblico”, come il divieto di stendere i panni sul balcone in centro e un coprifuoco permanente per i minori di 13 anni valido nel weekend dalle 11 di sera alle 6 di mattina. I suoi oppositori politici lo hanno addirittura accusato di stare più a destra del Front National, il partito di estrema destra più popolare in Francia e che fa capo a Marine Le Pen (Ménard non fa parte del Front National, ma è stato eletto da indipendente col suo sostegno). Qualche tempo fa Ménard è entrato in una casa occupata da richiedenti asilo siriani per rimproverarli e dire loro di andarsene. In Francia la storia e le idee di Ménard si inseriscono in un filone di successi politici dell’estrema destra e di intolleranza verso gli immigrati e i musulmani, la cui gestione e integrazione sono da anni temi molto dibattuti nel paese. Il video di Ménard che entra in casa dei siriani per cacciarli ha ricevuto critiche ma anche diversi apprezzamenti online.

BBC Magazine di recente ha scritto un profilo di Robert Ménard; a maggio Le Monde ha pubblicato una lista per punti di tutte le sue azioni più controverse. All’inizio del 2015 Ménard ha rafforzato il corpo di polizia della città dotando gli agenti di pistole semi-automatiche e appeso una serie di manifesti con una pistola in tutta la città con lo slogan “da ora in poi la polizia ha una nuova amica”: la pistola.

A maggio Ménard ha poi preteso di sapere quanti dei bambini che vanno a scuola a Béziers fossero musulmani: per farlo ha tenuto conto solamente dei loro nomi. In una delle sue ultime controverse iniziative, la rivista edita dal comune ha pubblicato in copertina una foto di alcuni migranti con il titolone “stanno arrivando” e altre scritte piuttosto allarmiste. Agence France-Presse, che detiene i diritti della foto, ha fatto causa sia a Ménard sia al comune di Béziers, chiedendo 30mila euro a testa per aver diffuso l’immagine in modo illegittimo.

https://twitter.com/Breaking3zero/status/643890765660188673/photo/1

Ménard è stato poi criticatissimo da attivisti e politici di sinistra quando a settembre è entrato in alcune case che erano state occupate da richiedenti asilo siriani per rimproverarli e ordinare loro di sgomberare l’appartamento. L’episodio è stato ripreso e pubblicato sul canale YouTube dallo stesso comune di Béziers. Nel video si vede Ménard entrare in una casa occupata e accusare una famiglia di siriani di stare rubando acqua ed elettricità (Ménard non ha comunque il potere di sfrattarli, dato che l’ordine deve arrivare da un tribunale). Il video è circolato moltissimo in Francia ed è stato ripreso anche da alcuni giornali internazionali.

Non è chiaro quando e in che modo Ménard abbia cambiato idea rispetto al suo passato socialista. Parlando con BBCha giustificato le sue posizioni dicendo di voler far tornare Béziers ai suoi splendori di una volta, dato che a suo dire la città era molto ricca agli inizi del Novecento grazie alle sue coltivazioni di vino, mentre ora circa un terzo dei suoi cittadini vivono sotto la soglia di povertà. Parlando del rafforzamento della polizia locale, ha spiegato poi che «una forza di polizia armata ottiene rispetto».

Jean Michel du Plaa, il capogruppo del Partito Socialista nel consiglio comunale di Béziers, ha detto che la città è diventata una specie di laboratorio politico per testare le pratiche spesso solamente sostenute a voce dall’estrema destra, e che i suoi cittadini si sentono come «cavie da laboratorio». Altri accusano Ménard di comportarsi in modo estremo per cercare i titoli di giornale, la notizia, cioè in francese le buzz: e quindi lo hanno soprannominato “il sindaco di Buzziers”. Altri ancora temono addirittura che le notizie su Ménard e Béziers possano contribuire a far sembrare Le Pen una “moderata”, aiutandola parecchio dal punto di vista politico.