• Mondo
  • Lunedì 28 settembre 2015

Le proteste a Londra contro un bar di Brick Lane

Un bar diventato simbolo della gentrificazione di uno quartieri più popolari e di moda della città è stato contestato e attaccato da circa 200 persone

Sabato 26 settembre circa 200 persone hanno manifestato a Shoreditch, un quartiere nella zona est di Londra, contro il sempre più alto costo della vita nella zona: in particolare hanno attaccato il Cereal Killer, un bar di Brick Lane che serve solo tazze di latte con diversi tipi di cereali per la colazione. I manifestanti hanno riempito la strada davanti all’ingresso del bar gridando slogan contro i proprietari e scrivendo insulti con la vernice sulla vetrina. Dentro al bar c’erano uno dei due proprietari e alcuni clienti che, dopo aver chiamato la polizia, si sono nascosti spaventati nella cantina del locale. Tra i manifestanti molti erano a volto coperto e alcuni avevano torce infuocate: non era esattamente una protesta “pacifica”, come mostrano i video che hanno ripreso la scena dall’interno del bar.

La polizia è intervenuta ed è arrivato poi anche un reparto di agenti in tenuta anti sommossa. La manifestazione, lasciato il Cereal Killer, si è spostata in altre zone del quartiere senza che ci fossero altri rilevanti episodi di violenza. La polizia ha arrestato una persona e ha detto che un agente è stato ferito dal lancio di una bottiglia. La manifestazione si chiamava “Fuck Parade” e, scrive il Guardian, era stata organizzata da un gruppo anarchico chiamato “Class War”, guerra di classe.

Il Cereal Killer si trova su Brick lane, una delle vie più famose della zona di Shoreditch, ed è stato aperto nel dicembre del 2014 da due fratelli nordirlandesi, Gary e Alan Keery: è diventato presto il simbolo di come il quartiere di Shoreditch sia negli anni diventato sempre più visitato e di moda e quindi anche più caro e difficile da vivere per i suoi abitanti tradizionali. Una tazza di latte con i cereali al Cereal Killer costa in media intorno ai 5 euro, e il locale era conosciuto per questo motivo dopo che durante un servizio del canale televisivo Channel 4 un’intervistatrice aveva chiesto ai proprietari se ritenevano che un abitante del quartiere potesse permettersi di spendere tutti quei soldi per una tazza di latte con i cereali. Fin qui però c’erano state solo minacce inviate online, cose tipo “hipster morite”, e mai proteste vere. La manifestazione era stata indetta proprio contro il cosiddetto processo di “gentrificazione”, quello per cui zone povere ma culturalmente interessanti di una città diventano famose e apprezzate fino a diventare troppo costose per le persone che ci abitavano originariamente.

Shoreditch è un quartiere del borough (il “borgo”, letteralmente) di Hackney e negli ultimi anni è diventato sempre più famoso e visitato, sia dai londinesi che dai molti turisti che visitano la città, per l’architettura, i suoi mercati e la vita notturna. Questa popolarità ha fatto sì che nel corso degli anni gli affitti nella zona – tradizionalmente abbastanza popolare – siano saliti moltissimo, e che abbiano aperto diversi negozi e bar che mirano a una clientela più ricca di quella che tradizionalmente abita il quartiere. Il problema degli affitti troppo cari – e in generale del prezzo delle case – è molto diffuso a Londra, dove in media i lavoratori spendono il 72 per cento del loro stipendio solo per pagare la casa.

Come riporta il Guardian, sulla pagina di Facebook della Fuck Parade c’è una sorta di manifesto della protesta: «Le nostre comunità vengono distrutte dagli oligarchi russi, dagli sceicchi sauditi, dagli schifosi costruttori israeliani, dai texani arricchiti con il petrolio e dai nostri stessi ricconi di Eaton. Le amministrazioni locali stanno cercando di monetizzare tutto, svendendo le case popolari in una miope corsa ai soldi. Non vogliamo appartamenti di lusso che nessuno può permettersi, vogliamo delle case davvero a buon mercato».