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  • Lunedì 7 settembre 2015

In Guatemala si andrà al ballottaggio

È in testa il comico Jimmy Morales che promette di combattere la corruzione: si voterà ancora il 25 ottobre

Jimmy Morales. (JOHAN ORDONEZ/AFP/Getty Images)
Jimmy Morales. (JOHAN ORDONEZ/AFP/Getty Images)

Con più dell’80 per cento dei voti scrutinati nessuno dei tre candidati principali alle elezioni presidenziali di domenica 6 settembre in Guatemala ha ottenuto la maggioranza semplice dei voti, e il nuovo presidente verrà quindi deciso con un ballottaggio il prossimo 25 ottobre. Jimmy Morales, l’attore comico la cui popolarità era cresciuta molto nei sondaggi delle ultime settimane prima del voto, è stato il più votato, con circa il 25,8 per cento dei voti; dopo di lui ci sono il ricco imprenditore Manuel Baldizón, che ha ottenuto finora circa il 18,6 per cento dei voti, e l’ex first lady Sandra Torres, che è al 17,9 per cento dei voti. Chi tra Baldizón e Torres sarà il più votato alla fine degli scrutini parteciperà al ballottaggio con Morales. Oltre che per il nuovo presidente, le elezioni di ieri – le ottave dalla fine della guerra civile nel 1996 – serviranno anche per eleggere i 158 membri del parlamento e diverse centinaia di sindaci in tutto il paese. Ha votato circa l’80 per cento dei 7,6 milioni di aventi diritto.

Le elezioni presidenziali hanno seguito di pochi giorni le dimissioni e l’arresto del presidente Otto Pérez Molina, arrivate dopo una lunga indagine per corruzione al termine della quale il parlamento gli aveva revocato l’immunità, e durante la campagna elettorale si è parlato quasi solamente di corruzione e dei problemi della classe dirigente, ormai molto impopolare presso gran parte degli elettori. In molti avevano addirittura chiesto che le elezioni venissero posticipate per dare tempo a nuovi potenziali candidati di farsi avanti: sia Baldizón che Torres sono percepiti come troppo legati alla vecchia e corrotta classe dirigente del Guatemala per poter portare il cambiamento di cui il paese ha bisogno. Il fatto che il più votato al primo turno sia stato l’attore Jimmy Morales, la cui campagna elettorale è stata incentrata sulla lotta alla corruzione, è indice di quello stesso scontento verso i politici.

  GUATEMALA-VOTE( Jimmy Morales – JOHAN ORDONEZ/AP)

Il Guatemala è un paese centroamericano di 15 milioni di abitanti con un’economia in grave difficoltà e un indice di povertà che supera il 70 per cento. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite la politica guatemalteca è abbondantemente finanziata dai cartelli del traffico di droga e un recente rapporto del Central American Institute for Fiscal Studies ha calcolato che circa il 50 per cento dei finanziamenti dei partiti del Guatemala provenga da riciclaggio, mazzette ed evasione fiscale. Nell’aprile del 2015 un’indagine congiunta delle autorità guatemalteche e dell’agenzia speciale delle Nazioni Unite per la corruzione in Guatemala, la CICIG, ha scoperto un sistema per l’evasione delle tesse doganali che coinvolgeva diversi esponenti del governo tra cui anche il presidente Otto Pérez Molina e la vice-presidente Roxana Baldetti. Una lunga serie di partecipate manifestazioni di piazza, negli ultimi mesi, ha spinto il parlamento a revocare l’immunità di Pérez Molina, che è stato arrestato il 3 settembre. Roxana Baldetti si era dimessa ed era stata arrestata per corruzione lo scorso aprile.

Jimmy Morales ha 46 anni, proviene da una famiglia povera e ha una laurea in economia. In Guatemala Morales è piuttosto noto grazie alla sua carriera da attore comico e non ha avuto esperienze in politica prima della sua candidatura alle presidenziali di quest’anno, decisa un po’ a sorpresa e all’ultimo minuto. Durante la sua campagna elettorale Morales ha parlato quasi esclusivamente della necessità di ristabilire la moralità in Guatemala e sconfiggere la corruzione, il suo slogan è “Né un ladro né un corrotto” e lui ha promesso di sostenere ancora il lavoro della CICIG, che ha definito l’unica istituzione credibile del paese. Il programma di governo di Morales è stato definito troppo vago da diversi esperti e in molti hanno attaccato alcune sue proposte, come quella di distribuire smartphone a tutti i bambini del paese, e lo hanno criticato per la sua assenza di esperienza di governo.

GUATEMALA-ELECTIONS-CAMPAIGN-BALDIZON(Manuel Baldizón – JOHAN ORDONEZ/AP)

Manuel Baldizón ha 45 anni ed è un ricco imprenditore noto per i suoi toni populisti: appartiene al Partito Libertà Democratica Rinnovata e nel 2012 aveva perso le presidenziali contro Pérez. Anche Baldizón ha condotto la campagna elettorale parlando della necessità di eliminare la corruzione, ma secondo molti è troppo vicino alla vecchia classe dirigente del paese per poterla sconfiggere. Per la sua campagna elettorale Baldizón ha speso più di 5 milioni di dollari, contro i 450.000 spesi da Morales.

Sandra Torres, la terza candidata, è stata first lady dal 2008 al 2011 quando era moglie di Alvaro Colom e, come Baldizón, non è considerata una candidata “nuova”. Il suo programma elettorale, scrive il Wall Street Journal, è incentrato sull’aumento della spesa pubblica e dei finanziamenti all’istruzione, da finanziare grazie a una ristrutturazione del debito del paese.

GUATEMALA-ELECTIONS-TORRES
(Sandra Torres – JOHAN ORDONEZ/AP)