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  • Martedì 4 agosto 2015

I video degli scavi archeologici abusivi in Siria

Sono stati pubblicati in esclusiva da Buzzfeed: mostrano la ricerca di oggetti di antiquariato venduti per alimentare la guerra civile

BuzzFeed ha pubblicato tre video che mostrano scavi abusivi in alcuni siti archeologici in Siria. Buzzfeed ha detto di aver ricevuto i video da un attivista sul confine tra Siria e Turchia; sono stati girati l’anno scorso nella provincia orientale di Deir el-Zor. Gli scavi sono condotti in modo professionale e con molta cura: l’obiettivo è di recuperare preziosi oggetti antichi e venderli a collezionisti e appassionati, così da ricavare nuovi fondi per continuare la guerra civile. Mark Altaweel, archeologo della University College London, ha confermato che gli scavi sono condotti in modo estremamente professionale: «Li facciamo anche noi così! Queste persone li hanno già fatti prima».

Al momento Deir el-Zor fa parte dello Stato Islamico (ISIS), ma dall’inizio della guerra civile è stata conquistata più volte da gruppi rivali: Buzzfeed non è in grado di stabilire da chi fosse occupata nel momento in cui sono stati girati i video. Uno dei siti è probabilmente Dura Europos, un’antica città della Mesopotamia fondata attorno al 300 a.C. sulla riva destra del fiume Eufrate, che ultimamente è stato saccheggiato più volte anche dall’ISIS.

Il problema del traffico illegale di oggetti archeologici è molto diffuso in Siria, soprattutto dopo l’inizio della guerra civile, ed è praticato da tutti i gruppi coinvolti nel conflitto – dall’esercito governativo ai ribelli sostenuti dall’Occidente – e più recentemente dall’ISIS. Gli oggetti vengono portati di contrabbando in Turchia e rivenduti al mercato nero, dove passano spesso da un venditore all’altro, si mescolano alla merce contraffatta, e finiscono nelle case di collezionisti europei, cinesi e statunitensi.

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