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  • Martedì 21 luglio 2015

Nessuno ha provato a rapire Emma Watson

Lo aveva scritto il tabloid inglese Sun e la storia, strana e bizzarra al punto giusto, è stata ripresa nei giorni scorsi anche da diversi giornali italiani

TIMOTHY A. CLARY/AFP/Getty Images
TIMOTHY A. CLARY/AFP/Getty Images

È circolata molto lunedì sui siti di news e di giornali anche italiani la notizia del tentato e sventato rapimento dell’attrice inglese Emma Watson, durante le riprese del film La bella e la bestia. La vicenda era stata raccontata per la prima volta dal tabloid inglese Sun: un tassista londinese aveva sentito due uomini che stava trasportando mentre discutevano il piano per rapire Emma Watson, che in queste settimane è impegnata nelle riprese del suo nuovo film agli Shepperton Studios, nel Surrey, a sud ovest di Londra. Secondo la storia raccontata dal Sun – che diceva di aver parlato con una delle persone coinvoltei due uomini parlavano liberamente in una lingua straniera pensando di non essere capiti dal tassista, che invece aveva capito i loro piani, aveva avvertito il suo capo il quale aveva a sua volta avvisato i responsabili dello Shepperton Studios che lo scorso venerdì avevano infine deciso di aumentare le misure di sicurezza per proteggere Emma Watson.

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Ma la società che sta producendo La bella e la bestia ha negato che la storia sia effettivamente successa. Un portavoce ha spiegato che non ci sono stati cambiamenti delle misure di sicurezza intorno alle riprese per via del timore di un possibile rapimento di Emma Watson:

La produzione ha indagato la vicenda riscontrando che la storia è falsa e infondata

Anche la polizia del Surrey ha confermato al quotidiano Independent di non aver ricevuto nessuna segnalazione relativa a un piano per rapire Emma Watson.

Il Sun è un tabloid piuttosto noto per la scarsa accuratezza delle notizie pubblicate, scelte spesso più con criteri sensazionalistici invece che giornalistici. La pubblicazione di notizie false e totalmente infondate ma con la capacità di attrarre i lettori per via di una storia particolarmente strana o del coinvolgimento di personaggi famosi è un fenomeno piuttosto diffuso e discusso. I tabloid inglesi, per via del mercato molto competitivo in cui operano, sono particolarmente spregiudicati e sempre alla ricerca di scoop. È una pratica comune tra i tabloid inglesi quella di pagare le fonti per avere storie in cambio: pratica che produce spesso storie false e inventate, per quanto attribuibili a “una fonte”.
Malgrado questi noti tratti di inaffidabilità, le notizie dei tabloid britannici sono spesso riprese dai giornali italiani e dai loro siti, proprio per l’attenzione che generano a prescindere dalla loro accuratezza, come in questo caso.