“The Verge” ha chiuso i commenti

Uno dei più popolari siti di tecnologia ha sospeso la possibilità di commentare, dopo che il clima era diventato troppo "aggressivo e negativo"

The Verge, uno dei più popolari e seguiti siti internet che si occupano di tecnologia, ha chiuso i commenti ai lettori – almeno per un po’. Il direttore Nilay Patel ha scritto che per anni i commentatori sono stati fonte di discussioni interessanti e proposte costruttive, ma il clima negli ultimi tempi si è fatto “troppo aggressivo e negativo”.

È difficile per noi fare del nostro meglio in questo clima, ed è ancora più difficile per la nostra redazione costruire una relazione fruttuosa con i lettori. Questa situazione genera un loop negativo che vogliamo interrompere.

Patel scrive che per le prossime settimane i commenti di The Verge saranno chiusi, sebbene di tanto in tanto un singolo post potrebbe avere i commenti aperti. I commenti torneranno, scrive Patel, senza specificare quando e come.

Un dibattito sull’opportunità o meno di lasciare aperta una sezione dei commenti, che a un certo punto era molto diffusa sui siti delle testate giornalistiche, va avanti ormai da alcuni anni: il sito di Popular Science, un rispettato magazine americano di divulgazione scientifica, ha chiuso i commenti nel 2013 spiegando che «una piccola minoranza litigiosa di commentatori ha il potere di influenzare la percezione di un intero articolo». Alcuni siti di giornali americani hanno fatto la stessa scelta: fra questi, i magazine Quartz e Vox e il sito del Chicago Sun-Times. Il New York Times impiega nella propria sezione commenti 14 persone come moderatori, di cui 7 a tempo pieno. Anche Reuters ha chiuso i commenti. In Italia la rivista Internazionale ha tolto da diversi mesi la possibilità di lasciare commenti sul proprio sito.