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  • Sabato 4 luglio 2015

Martunis, lo tsunami e il calcio

Da bambino sopravvisse allo tsunami del 2004, la sua storia divenne molto famosa in Portogallo per via di una maglia di Rui Costa: oggi è un calciatore dello Sporting Lisbona

di Ishaan Tharoor – Washington Post

Il 26 dicembre del 2004 un terremoto provocò uno tsunami molto potente nell’Oceano Indiano che arrivò a colpire le coste di 14 paesi, provocando la morte di circa 230mila persone. Uno dei punti più colpiti dallo tsunami fu Banda Aceh, una città nel nord dell’isola indonesiana di Sumatra. Tra le scene dell’incredibile devastazione e distruzione provocate dallo tsunami, ce n’è una che fu molto ripresa dai giornali internazionali: Martunis, un bambino indonesiano che all’epoca aveva sei anni, era sopravvissuto ma era rimasto senza famiglia. Sua madre e i suoi fratelli erano rimati uccisi. Lui riuscì a sopravvivere per tre settimane bevendo l’acqua piovana e rovistando tra le scatole di noodles.

La sua storia fu raccontata dai media internazionali e attirò molte attenzioni in Portogallo. Martunis, nel momento in cui arrivarono i soccorsi, indossava una maglia della nazionale portoghese di calcio con sopra il numero 10 dell’allora capitano Manuel Rui Costa. Di per sé non era una cosa strana: in tutta l’Asia, in Africa e in altre parti del mondo i bambini indossano spesso le maglie di famosi calciatori europei. Martunis, che si fa chiamare solo col suo nome, raccontò allora ai giornalisti: «Non avevo paura per niente: volevo rimanere vivo e incontrare la mia famiglia e diventare un calciatore».

Commossa dalle frasi di Martunis, la federazione di calcio portoghese decise di donare circa 40mila euro per ricostruire a Martunis e alla sua famiglia la casa che era andata distrutta. Cristiano Ronaldo, ora una star conosciuta in tutto il mondo ma allora solo un calciatore di grande talento, andò a visitare Martunis nel 2005 e successivamente lo incontrò altre volte. Martunis incontrò anche la nazionale portoghese di calcio e perfino il presidente della FIFA Sepp Blatter.

https://twitter.com/Cr7Prince4ever/status/616681017965957121

Nel 2008 il padre di Martunis disse in un’intervista: «Lo lascio giocare a calcio nel pomeriggio. Gli chiedo di andare a scuola, imparare il Corano e frequentare il corso di inglese». Il 2 luglio lo Sporting Lisbona, una delle squadre di calcio più forti del Portogallo, quella che per prima ha fatto crescere Cristiano Ronaldo, ha annunciato di avere stipulato un contratto con Martunis, che giocherà in una squadra giovanile dello Sporting.

Martunis, che oggi ha 17 anni, ha detto: «Sono molto felice di essere andato allo Sporting. È un sogno che diventa realtà». Il presidente dello Sporting, Bruno de Carvalho, ha detto: «Martunis frequenterà la nostra scuola calcio. Lavoreremo con lui anche nella sua crescita come essere umano». È rilevante anche quello che disse Ronaldo di lui appena dopo lo tsunami: «Credo che molti adulti non sarebbero nemmeno capaci di avere a che fare con quello che ha dovuto affrontare lui. Dobbiamo portargli rispetto. Ha compiuto un atto di coraggio e maturità. È un ragazzo speciale».

©Washington Post 2015