Il padiglione ad alveare del Regno Unito

Vuole dare l'impressione ai visitatori di trovarsi nel mondo delle api ed è stato costruito con 170mila pezzi di acciaio

Il padiglione del Regno Unito è tra quelli che sta avendo più successo a Expo, come mostra anche la quantità di foto e commenti pubblicati sui social network: rappresenta un enorme alveare ed è stato progettato dall’artista inglese Wolfgang Buttress. Si trova più o meno a metà lungo il Decumano (la strada principale dell’Expo), appena prima dell’incrocio con il Cardo (la strada secondaria perpendicolare) ed è tra il padiglione Kinder e quello dell’Ungheria.

Il padiglione progettato da Buttress è stato creato con ‘aiuto dell’ingegnere strutturista Tristan Simmons ed è stato costruito dalla società Stage One: è formato da una struttura di acciaio che vuole ricordare la forma degli alveari costruiti in natura dalle api mellifere (quelle che producono il miele). Sono 170mila pezzi diversi a formare il padiglione, e sono stati trasportati dal Regno Unito in Italia separatamente, per poi essere assemblati a Expo. L’area sui cui sorge il padiglione è circondata da un prato verde fiorito, per ricreare l’ambientazione dove si possono trovare le api.

Entrando nel padiglione si passa attraverso un breve labirinto di pareti di legno bucherellate, su cui sono appese alcune immagini che spiegano la ricerca scientifica e tecnologica su cui è basato il progetto britannico: è stata sviluppata dal fisico Martin Bencsik tramite un monitoraggio degli alveari, per cercare di trovare una soluzione di abitazione sostenibile per il futuro partendo dall’importanza nell’ecosistema proprio degli alveari. Guardando dentro i buchi della parete di legno si può vedere un breve filmato che spiega il funzionamento del progetto. I visitatori entrano poi nella struttura in acciaio, dove l’esperienza è resa più realistica da alcuni effetti audiovisivi che riproducono il ronzio delle api. All’interno c’è anche una cupola di vetro e moltissime luci a LED che la sera si illuminano creando l’impressione di stare dentro a una sfera luminosa.

Al primo piano, dove si entra nell’alveare vero e proprio, c’è un ristorante che serve piatti tipici come la colazione con uova, bacon e fagioli, il salmone scozzese, il manzo inglese e ovviamente una selezione di tè. Si terranno al padiglione anche una serie di eventi, come l’esposizione fotografica curata dal Natural History Museum dedicata alla flora e alla fauna selvatiche, mentre il British Council organizzerà un concorso per la crescita dei talenti scientifici del futuro, chiamato FameLab.